Confessione di un Commissario di Polizia al Procuratore della Repubblica (Damiano Damiani, 1971)

In programmazione su Rete4 la notte di giovedì 28 giugno 2007 alle ore 3.25 (ovvero alle 3.25 della mattina di venerdì 29)

In onda la notte che verrà.

Se non sbaglio la programmazione è saltata, right?

no!è passato tra mercoledi e giovedi!cmq il masterb è veramente pessimo…

a me è piaciuto veramente molto.
la figura del commissariogiustiziere è presentata molto bene nella sua inevitabilità ma contemporaneamente il film criticata e mette bene a fuoco tutte le contraddizioni dello stato itaiano di allora (e di oggi?)

Uscito anche in Italia in dvd, in edicola per la Hobby & Work…la durata è identica al dvd tedesco Koch Media (1:41 ), segnalo solo che nella scena iniziale -sui titoli di testa- l’edizione tedesca ha ribaltato il quadro (chissà perché, poi)…in generale comunque il confronto tra le due edizioni è impietoso:
(a sinistra il frame del dvd H&W; a destra quello del dvd Koch Media)

A voi il giudizio…

Dalle immagini postate da Renato (che ringrazio) si evince che il dvd H&W non ha il formato corretto e che la definizione è alquanto precaria.
Il dvd crucco stravince su tutti i fronti.

Quindi NON in linea con il dvd, esistente e d’importazione, manco più costoso: bel colpo, again, per H&W… (cit.)

Un inquietante Pazzafini in carcere prima dello sputazzo nella scodella di Balsam.

segnalo che il bel film di Damiani, versione Koch, è in offerta a 9.99 su Thrauma:
http://thrauma.it/dettaglio.php?dettaglio=dvd&id=14355

a me mancava e l’ho subito ordinato;)

(ri)visto ieri il grande film di Damiani nell’ottimo dvd Koch: master splendido, audio 2.0 pulito, extra interessanti (titoli di testa in italiano, trailer, una bella videointervista a Nero che parla di questo e di tanti altri film -in inglese però, con sottotitoli crucchi escludibili) amaray canonico ma la grafica della cover è bellissima.
insomma: un gran bel dvd e l’offerta di Thrauma (9.99), ancora valida, è sicuramente imperdibile.

il film è bellissimo, Damiani riesce sempre a coniugare benissimo le ragioni dell’intrattenimento (anche spettacolare) con quelle della riflessione, dell’impegno. ottima la regia, ottimi gli attori, ottima la colonna sonora firmata da Ortolani.
sì, adoro il “modo” di Damiani.

un bel film. il cinema di damiani è stato sempre coraggioso e appassionante.

un bel film. l’atmosfera malinconica che lo attraversa non è tanto dettata dalla impenetrabilità del potere mafioso troppo legato al potere economico e a quello istituzionale.

quanto dal fatto che la mafia viene favorita dal rincorrersi dei sospetti incrociati tra il magistrato-franco nero e il commissario-martin balsam.

sospetti che creano diffidenze continue tra i due e quindi l’impossibilità di allearsi per svolgere un lavoro condiviso contro il crimine organizzato.

se da un lato il commissario (che cmq è onesto) non crede più neanche lui nella giustizia ed è convinto che solo ricorrendo a stratagemmi e strappi professionali si possono annientare i boss mafiosi e i loro potenti alleati del mondo del potere, dall’altro lato il magistrato è convinto che basta eseguire il suo incarico come un compito di scuola per arrivare ad ottenere risultati.


purtroppo così non sarà. spetterà al giudice, ritrovatosi solo e con una inchiesta frammentaria tra le mani, cercare di fare lo stesso giustizia. cominciando da un vero e proprio personaggio insospettabile che si pensava estraneo a qualunque connivenza.

bellissima la musica.

Tema ripreso nel successivo L’avvertimento (ancora con Balsam).

Da sottolineare che poco tempo dopo l’uscita del film di Damiani, il Procuratore della Repubblica di Palermo, Pietro Scaglione, fu ucciso insieme al suo autista in un agguato mafioso (per mano degli emergenti “corleonesi”, Le(i)ggio e Riina).
Le successive inchieste giudiziarie hanno chiarito l’esemplare condotta professionale del Dott. Scaglione (dove nel film si evidenziavano ambiguità)

infatti nel film ci sono tutti i riferimenti a fatti di mafia celebri avvenuti in sicilia a cavallo tra gli anni '50 e '70: l’uccisione del sindacalista placido rizzotto e l’ascesa di luciano liggio. e la strage di viale lazio a palermo, del dicembre '69.

il film uscì a inizio aprile '71, un mese dopo (5 maggio) il procuratore capo scaglione e il suo agente di scorta antonino lorusso vennero assassinati in un agguato di mafia su ordine di luciano liggio.

si, anche nell’avvertimento c’è un gioco di sospetti e diffidenze reciproche tra il commissario-gemma e il questore-balsam: con la differenza che ne l’avvertimento gemma non aveva nessuna convinzione e si fingeva corrotto per portare il questore allo scoperto (la stessa strategia che a sua volta anche il questore seguiva per capirci di più sul poliziotto).

l’altra differenza è nei finali: interrogativi per entrambi, ma quello dell’avvertimento è più ottimista.

Vi segnalo il passagio su Iris venerdi 6/11 alle 23:00 Dovrebbe essere il primo della Rassegna Calibro 9

lo consiglio vivamente a chi ancora non l’ha visto.

Tra poco su Iris - 23.15 del 14/06/2010

non lo vedevo da qualche anno, me lo ricordavo bello ma non così tanto
un film da far vedere nelle scuole, forse uno dei più grandi capolavori del nostro cinema
gran parte del merito secondo me va a Martin Balsam, la cui interpretazione ti prende al cuore, mai sopra le righe, perfetto
ottimo il dvd Koch

L’ho visto per la prima volta qualche giorno fa trovandolo davvero bello e soprattutto interessante. I due personaggi principali son molto particolari ed interpretati abbastanza bene.