Control X (Bernard Declercq e Thomas François, 2007)

Nuova infornata di titoli made in belgio, questo è il primo che mi sparo, mi ha lasciato un po’ deluso.

Il film in sé è fatto bene, ma gli autori fanno di tutto per rendere impossibile l’empatia verso il protagonista, tratteggiandolo come un idiota insopportabile, immaturo e amorale, un coglione di prima categoria. Scelta perseguita con determinazione dall’inizio alla fine ma secondo me opinabile.

È la storia di sto ragazzino che avrà sui 17 anni ed è stato adottato da una famiglia ricca e menfereghista, in quanto abbandonato dai genitori naturali. In periodo di malessere adolescenziale esprime il suo bisogno di ribellione nei confronti delle norme sociali scappando di casa ed andando in giro con degli amici ricchi, viziati e coglioni come lui a combinare puttanate, ad esempio fare cose che mettono a rischio l’incolumità delle persone come causare per divertimento incidenti stradali.
Ad un certo punto decide che deve trovare il suo vero padre ed inizia una ricerca (sempre con le stesse modalità prive di alcunché di valoriale) per poi scoprire alla fine che il padre era un coglione anaffettivo come lui e poi andare a cercare la madre, che in fondo invece sembra una brava donna.

Un film che parla del bisogno innato del cucciolo di homo sapiens di riconoscersi in una figura adulta di riferimento positiva e delle difficoltà che si incontrano nel costruirsi una personalità valida e coerente se questa figura non la si trova.

Come dicevo inizialmente è un film solido e ben costruito ma volutamente irritante, che pertanto sconsiglio (a meno che non vi divertiate a tirarvi le bottigliate sui coglioni come quel comico che non ricordo bene chi fosse).

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