Giovane con fidanzata irlandese al seguito torna nel paesino siciliano d’origine per le celebrazioni della santificazione dello zio prete. Ma la vecchia casa di famiglia e la famiglia stessa, nascondono terribili segreti
Ieri sera mi hanno finalmente passato questo film che mi ero perso all’epoca al cinema, era rimasto in programmazione il solito fine settimana per poi sparire dai radar, non è nemmeno uscito in dvd…è apparso ora su Amazon Prime
Il film è altalenante, trattasi di una storia di fantasmi con oscuri segreti che riaffiorano da un terribile passato e una famiglia in qualche modo complice che porta tali misfatti come un marchio che la segue da generazioni
Ci si perde un po’ troppo nell’onirico, la De Venuto cerca di confezionare un film elegante forte anche di bellissime location (il borgo siciliano e l’imponente casa di famiglia, davvero maestosa e spettrale) perdendo però più volte il filo del discorso. Lo spettatore viene come distratto e fuorviato un po’ troppo dalla storia che si perde tra le atmosfere, le ampie stanze, le visioni ecc
Attori non sempre all’altezza danno uno stridente senso di amatorialità: da un lato una ricerca di eleganza, dall’altro delle prove attoriali e un doppiaggio sotto la sufficienza e questo è un vero peccato
Ci si riprende nel finale, il film è anticlericale e anticipa per (molti) versi di alcuni anni Il Signor Diavolo di Avati
Resta un senso di film a metà con luci e ombre
Colpiscono alcune inquadrature, si vede che c’è una mano femminile in regia. Ottimi anche certi giochi di luci che riescono a rendere inquietante persino l’assolata Sicilia nel pieno dell’Estate
Manca forse un po’ di ritmo e, come detto, le troppe visioni, i simbolismi, le atmosfere sussurrate ed oniriche, alle volte più che inquietare fanno un po’ perdere mordente alla pellicola e distolgono dalla storia confondendo più del dovuto lo spettatore che cerca il bandolo della matassa. Che si trova, ma solo alla fine
Un film senza infamia e senza lode