Regìa: Alfonso Brescia, 1978 Soggetto e sceneggiatura: Massimo Lojacono, Giacomo Mazzocchi Musiche: Marcello Giombini Montaggio: Carlo Reali Fotografia: Silvio Fraschetti
Con: John Richardson, Yanti Somer, Walter Maestosi, Massimo De Cecco, Gaetano Balestrieri, Massimo Bonetti, Omero Capanna, Romeo Costantini
La voce narrante è di Arduino Sacco.
Altro sci-fi di Brescia. Ci sarebbe una vhs olandese, ma circola anche una copia (quella in mio possesso) senza sottotitoli di sorta, presumo presa da una registrazione tv di chissà quando. Il cast è quello di Anno zero - guerra nello spazio, persino le musiche di M.Giombini sono le stesse…tant’è che l’Imdb confonde clamorosamente i due film presentandoli come un film unico…mah.
Oltre che la VHS olandese della precision video che è in italiano sottotitolata in olandese, c’era la VHS avo che ho, ai miei tempi la si trovava anche sotto i sassi, il film rimane celebre e vivo nei ricordi per il suo slang spaziale, robe del tipo “Figlio di una venusiana”.
Dopo un paio d’anni ho anche visto il film… non male, non male. La canzone di Marcello Giombini We are not alone in the space, che comunque si sentiva anche nel precedente Anno zero - guerra nello spazio, è una meraviglia assoluta, secondo me.
Chiaramente il film è girato con 30mila lire ed un paio di orologi forniti dalla Bulova (!), però merita la visione. Nei titoli di coda scrivono che le scene della grotta sull’asteroide le hanno girate alle grotte di Collepardo, nel frusinate :gratold
Per chi volesse estasiarsi con la musica del maestro Giombini, ho estrapolato il file in mp3:
La vhs della Avo dura 88’45’’ in PAL, dietro la cover è segnalato un nullaosta ministeriale datato 01/78.
Nel film ho riconosciuto anche due doppiatori: Romano Malaspina e Giorgio Locuratolo, rispettivamente le voci di Actarus e Alcor nella mitica serie di Goldrake. Terrificante Vassili Karis con la cuffia della piscina fatta passare per un casco spaziale
Mi era sfuggito il passaggio su Cine34 ma c’è una discreta copia sul canale youtube della Filmar. Che dire? Secondo me non raggiunge le vette eccelse di Anno Zero ma si mantiene su ottimi livelli. So che sembro un folle a parlare così di un film poveraccistico come questo che ricicla la già povere scenografie dei due predecessori ma a me il Brescia fantascientifico diverte da morire, con tutti i suoi orrori visivi ed i suoi dialoghi imbarazzanti. Eppure con un forte esercizio di sospensione della credulità anche la trama ha un senso.
Concordo sulla bellezza della main song “We are not alone here in space” con il suo inglese del Tuscolano. La adoro. Così come adoro Yanti Somer con il taglio a la maschietto.
