Crisantemi per un branco di carogne (S. Pastore, 1968)

Il film - si dice - sia rimasto sepolto nei depositi della ex Variety, il cui contenuto è stato acquisito dal biscione in tempi recenti

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La Variety è già stata contattata a proposito. Non hanno niente. Addirittura si vociferava della presenza di una vhs. Zero assoluto.

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La mia idea è che questo film, se mai è stato terminato, ormai è perduto per sempre; le uniche cose che si sanno sono le solite quattro righe della trama: un fuorilegge (con la sua banda) rapisce una sposa durante il suo matrimonio e la porta in un monastero chiedendo al prete di sposarli; lui si rifiuta e quando la banda si allontana, li segue, assiste ai loro crimini e alla fine li uccide tutti e salva la sposa.
Non c’è il visto censura, ma questo non è determinante perché nemmeno *I fratelli di Arizona è vistato eppure abbiamo una versione in italiano; quello che in realtà mi fa pensare che non ci siano possibilità di recuperarlo è che in tutti questi anni non ci siano stati sviluppi: come dicevo in un altro post, nell’ultimo decennio sono comparsi film in italiano che disperavamo di reperire, ma per questa pellicola niente.
Ma noi, come Lee Van Cleef, siamo esattori pazienti e alla fine speriamo, come lui, di riscuotere sempre. :smiley:

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@Carlitos
Dipende da chi l’ha contattata la Variety a suo tempo.
Comunque, stante che “ambasciator non porta pena”, dell’esistenza del telecinema su vhs ne scrisse proprio nel 2013 su FB il fondatore di Nocturno a questo link

Io parlai sia con Pulici che con Fratter, il secondo non sapeva di questa notizia, il primo mi ha confermato come già a suo tempo avesse appurato fosse una bufala, senza se e senza ma. Stare a scervellarsi su questo mito è anche inutile: il film non è mai passato nelle mani della Euroimmobilfin (oggi Variety), dopo essere capitato nelle mani di varie piccole società dagli anni 60 fino agli anni 90, l’ultimo atto risulta datato 2007, dove la pellicola viene acquisita dalla Minerva dei fratelli (o forse padre e figlio?) Curti. Quindi, in una possibile situazione primordiale priva di conferme o smentite, la notizia si rivelerebbe già da sé falsa ed inverosimile.

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Ma, quindi, non è possibile che sia in mano della Minerva oggi?

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Legalmente è nelle mani di Minerva, purtroppo loro (come per altri film) non posseggono e non riescono a reperirne una copia. Pertanto poco niente si riesce a fare.

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@Carlitos
Hai chiesto anche in Cineteca?

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Su Facebook un collezionista di cui non posso fare il nome aveva pubblicato l’intro dei titoli di testa …
Ricordo lo schermo viola e la musica di Piero piccioni…diceva che era una vhs o altro e che proveniva dal mercato tedesco…e non voleva mettere nemmeno mezzo secondo del film…solo l’introduzione ai titoli di testa.
Quelli di Nocturno dicevano di averlo visto, addirittura avevano una copia.
Possibile che nessuno lo recensisce e non dice pubblicamente che il film esiste?
Mah…

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Come può esserci in Cineteca (sia Nazionale che Bologna) un film che ha bypassato l’esame censoriale, è circolato localmente in qualche regione del Sud Italia solo per due-tre giorni, per poi sparire dalla faccia della terra senza distribuzioni video, repliche televisive o seconde visioni? Nelle due cineteche nominate è vero che c’è spesso e volentieri roba invisibile ma sempre con dei criteri ben precisi ovvero o copie censura o copie positive a distribuzione (più o meno) nazionale, mica raccattano quello che trovano in strada. Ribadisco, Pulici e compagni non hanno visto niente, sfatiamo anche questo mito. Sotto indicazione di Davide inoltre, ho scritto a G. M. (probabilmente saprete chi è ma per privacy preferisco non fare nome) in un preciso modo parente della famiglia Pastore. Di lui, ulteriore leggenda, si è sempre detto conservasse dei rulli superstiti “sotto il letto”. Mi ha potuto confermare oggi che non solo non ha un bel niente (nonostante sia alla ricerca pure lui del film) ma anche che durante gli anni alla SIAE un pò di persone hanno fatto trascrivere atti di passaggio dei diritti fittizi, solo per accaparrarsi un giorno il film. Allucinante. È quindi evidente che semmai un giorno spuntasse, che so, una copia da umatic malandato in lingua Ungherese con sottotitoli in Sanscrito, prima che il film arrivi a noi comuni mortali, ci sarebbero da sbrigare e sciogliere alcuni, molti, lucchetti, attorno ad eredi, contendenti e proci.

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L’unica pista da battere sarebbe risalire alle distribuzioni regionali di allora che hanno avuto una copia del film (chi erano, dove erano) e capire i loro materiali dove sian finiti nel corso degli anni. A questo punto magari, in qualche magazzino del centro-sud. Considerando che Manera era abruzzese, ci sta che qualche distributore regionale di laggiù abbia avuto la pellicola tra le mani

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Secondo me e’,e rimarra,solo un sogno poterlo visionere

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Concordo.

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Salve e bentrovati. Perchè non fare il nome? Si tratta di tal Alfonso Gemito (o Vincenzo De Rosa?) che, tra parentesi, avrebbe dovuto passarmi il film attraverso uno scambio dispari (due titoli rari in cambio di questo). Si è limitato a dichiarare di possederlo, ma in realtà non lo ha (senza timore di smentita). Il nome lo faccio per due motivi:
1 - Il post in cui ha dichiarato sta stronzata megagalattica è disponibile “PUBBLICAMENTE” su facebook.

2 - Mettere in guardia appassionati e collezionisti che, attratti dalla ghiotta prospettiva di scambio, potrebbero cadere in “tentazione”.

Al di là di tutto, se qualcuno volesse organizzare una “cordata” spedizionistica alla ricerca dei materiali perduti dalle fantomatiche distribuzioni regionali, partendo da una ricostruzione filologica, sono assolutamente disponibile!

A presto,
Il Saggiatore

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