Crooklyn (1994) - Spike Lee

Per chi avesse CROOKLYN: vi riporto quanto scritto su un cartoncino presente nella vecchia VHS, assente nell’attuale edizione DVD.
ATTENZIONE! DAL 60° ALL’ 80° MIN. CIRCA LE IMMAGINI RISULTERANNO ALTERATE COME FOSSE UN CINEMASCOPE NON CORRETTO. NON È UN ERRORE TECNICO MA UNA PRECISA SCELTA ARTISTICA ATTRAVERSO LA QUALE IL REGISTA VISUALIZZA IL SENSO DI DISAGIO DELLA PROTAGONISTA DURANTE IL SOGGIORNO PRESSO LA ZIA”.

Uno dei pochi S.L. che non ho visto… Chi me ne parla, relazionandolo agli altri film del regista?!

È una commedia su una famiglia afroamericana residente a Crooklyn (gioco di parole per intendere “Brooklyn = posto di malfattori” [crooks]), composta da 5 figli (4 maschi, 1 femmina), madre orgogliosa, cazzuta, tuttofare: lavora, si occupa dei figli “disgraziati”:), sostiene (monetariamente, non moralmente e comunque momentaneamente) il marito musicista disoccupato, il quale non intende commercializzarsi o cambiare genere per stare al passo coi tempi.
La protagonista è la piccola Troy che, suo malgrado, sarà costretta a diventare “la donna di casa”.
Rispetto ai film passati, questo è forse il più autobiografico: (e pure quello con più musica :)): la madre che si ammala e muore di cancro potrebbe rappresentare la madre di Spike (morta della stessa malattia) ed il padre, testardo musicista “puro”, non incline ai compromessi, potrebbe rappresentare il padre di Spike.