Titolo Il paradiso degli orchi Autore Pennac Daniel Dati 37 ed., 206 p. Anno 2002 Editore Feltrinelli
Professione? Capro espiatorio… geniale!
I personaggi sono fantastici, ben caratterizzati e tutti con un profilo psicologico notevole! Onirico, ironico, mai ripetitivo o scontato. Ricco di colpi di scena e di morale da non sottovalutare.
Delizioso, è stata una splendida lettura, credo prenderò anche La fata Carabina.
Ricordo ke quando ero alle superiori ho letto il paradiso degli orchi per conto della prof di lettere. All’inizio mi sembrava una fuffa, però andando avanti mi aveva così preso ke lo finii in una notte. Molto interessante.
Dunque se non sbaglio la famiglia Malaussene è protagonista nei seguenti romanzi di Pennac:
-Il paradiso degli orchi;
-La fata carabina;
-La prosivendola;
-Signor Malaussene;
-Ultime notizie dalla famiglia;
-La passione secondo Thérèse;
Ho avuto modo di leggere solo “Il paradiso degli orchi”, “la fata carabina” e “la prosivendola” e mi sono piaciuti tutti e 3 moltissimo. Consigliatissimi.
Riuscite a spiegarmi cos’ha di interessante Pennac?
Io ho letto una pagina una di uno dei suoi libri di cui ho rimosso anche il titolo da quanto l’ho trovato insulso.
Mi rendo conto che deve essere un problema mio, visto che suscita tanto entusiasmo, per questo vorrei provare a capire meglio.
Mi date un’idea di cosa posso trovarci che valga la pena leggere?
Secondo me vale assolutamente la pena leggere almeno “Il paradiso degli orchi”, ovvero il primo libro della saga di Maloussene: qui Pennac riesce ad essere originale mescolando abilmente i risvolti drammatici della vicenda con quelli più comici. Io ho letto anche i due libri successivi (ovvero “la fata carabina” e “la prosivendola”) ma secondo me se ne può fare tranquillamente a meno dato che sono davvero troppo simili al primo, soprattutto il secondo.
Quindi, IMHO, consiglierei a chi volesse avvicinarsi a Pennac di leggere almeno “il paradiso degli orchi” ma poi di fermarsi lì e orientarsi magari sulle migliaia di libri di altri autori che vale la pena di leggere
Beh, personalmente quando abbandono un libro non lo faccio mai prima di aver letto una una trentina di pagine…
dagli un’altra possibilità, magari…
Comunque conosco abbastanza bene i libri di Pennac e “Il Paradiso Degli Orchi” è stato proprio il primo che ho letto. Tra l’altro leggendolo in francese è stimolante notare che le invenzioni letterarie siano accompagnate da brillanti invenzioni linguistiche che sicuramente, nella stragrande maggioranza dei casi, si perdono nella traduzione.
Ma qual è la cosa bella? Quello che vi spinge a leggere tutto quello che esce di questo autore? Intendo il modo di scrivere, le storie, le ambientazioni…
La sua penna è fluida che per me è fondamentale in uno scrittore, riesce a dare ritmo alle vicende che non annoiano mai!
La cosa che mi piace di più, però, è la caratterizzazione dei suoi personaggi che non lascia nulla al caso, li puoi immaginare senza sforzi, in tutta la loro ordinaria follia.
Finito quello, che peraltro è assai smilzo, ti rimarrebbe da leggere solo “La passione secondo Thérèse”
poi potresti passare a questo :“Belleville. L’altra Parigi di Daniel Pennac” di Anusca Ferrari e Paola Ghinelli. Dovrebbe essere una sorta di guida che ripercorre i luoghi e i personaggi della saga di Malaussene