Rivisto dopo tanti anni e, per quanto ne avessi alcune scene ben impresse in mente, rimane un film molto sorprendente, anche se preferisco nettamente tutto il Jarmusch che va da “Dead Man” in poi. Mi sembra più duro, compiuto, originale, pur restando fedele alla sua cifra straniante.
“Down By Law” è, nonostante la cura visiva -Robby Muller alla fotografia - un po’ debole nei primi trenta minuti. Situazioni tra avanguardia e Cassavetes già viste, plot poco credibile (Laurie e Waits cadono vittima di due trappole telefonatissime), dialoghi non sempre all’altezza.
Gli altri due atti (la galera e la fuga) sono invece eccellenti, pieni di non sense e di un’atmosfera che mescola meravigliosamente l’assurdo con il tragico, lo strampalato con il presagio funebre.
Benigni, inutile negarlo, domina il film. Aveva ancora quella forza di essere un uragano scevro di qualsiasi incombenza predicatoria, ma capace di unire poesia e follia in maniera irripetibile.
Il dvd della One Movie ha un ottimo master.
Come extra ci sono 24 minuti di scene tagliate (extra, tra l’altro, non segnalato nella fascetta), trailer, un videoclip di Tom Waits e 7 spassosissimi minuti di Benigni dalla conferenza stampa a Cannes.
Nota dolente: i sottotitoli sono cialtroneschi, nel senso che alcune frasi non sono tradotte, ci sono parecchi buchi. Per fortuna nulla che comprometta la comprensione dei dialoghi.