David Lynch. Viaggio nell'occulto (Sergio L. Duma, Weird Book Editore 2020)

Ogni volta che esce un libro, su david Lynch, è un evento:
David Lynch , da molti stimato e da moltissimi incompreso, è l’autore che con opere disturbanti come Twin Peaks è stato capace di muovere generazioni, seminando stupore e inquietudine tra il pubblico. Ma chi è davvero David Lynch e cosa, in realtà, vogliono dirci i suoi film?
Questo saggio di Sergio L. Duma ci accompagna in un viaggio alla ricerca di risposte, passando attraverso le terre dell’occulto e del misticismo, culla di Lynch e della sua ispirazione. In un puzzle di elementi storici ed esoterici, l’autore intreccia la realtà con la filmografia costruendo, alla fine, una plausibile risposta. Una volta per tutte sarà chiarito perché “i gufi non sono quello che sembrano”.
Il testo si propone di analizzare gli elementi occulti ed esoterici presenti nelle principali opere del regista David Lynch. Si comincia con l’analisi delle prime due stagioni del serial Twin Peaks e, in particolare, evidenzia le influenze della Teosofia e della Thelema di Aleister Crowley presenti nella trama. Si occupa anche dei simboli e degli svariati elementi magici collegati ai personaggi principali. Non viene nemmeno trascurato il prequel Fuoco cammina con me , con i suoi molteplici legami con le varie correnti dell’occultismo. Il secondo capitolo è incentrato su Cuore selvaggio e, soprattutto, sui riferimenti alla favola di “Il mago di Oz” di Frank L. Baum, anch’essa influenzata dalla Teosofia. Si procede poi con un’analisi di Strade perdute , altra opera lynchiana caratterizzata da tematiche occulte. Subito dopo viene affrontato il tema dei numerosi misteri riguardanti Mulholland Drive , uno dei capolavori indiscussi del regista americano. Oltre ai numerosi riferimenti alla massoneria e al satanismo, vengono esplorate diverse tematiche a sfondo cospirazionista presenti nel film. Successivamente si affronta Twin Peaks – The Return , l’acclamata terza stagione di Twin Peaks che ha segnato il ritorno di Lynch al mezzo televisivo. In questo contesto, si analizzano ulteriori tematiche occulte. Inoltre, c’è un capitolo dedicato al concetto del doppio, onnipresente nell’opera lynchiana, e sul modo in cui si collega all’esoterismo. Non mancano riflessioni sugli esperimenti MK-Ultra, sulla meditazione trascendentale e sul misticismo orientale, argomenti che hanno certamente influenzato l’immaginario di Lynch. Il capitolo conclusivo cerca di rispondere alla domanda: “Lynch è un occultista?”, esaminando diverse ipotesi ed evidenziando alcune voci inquietanti che fanno del regista una delle figure più inclassificabili e misteriose del cinema contemporaneo.:grinning:

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