Regìa: Bruno Corbucci
Soggetto e sceneggiatura: Mario Amendola e Bruno Corbucci
Fotografia: Silvano Ippoliti
Montaggio: Daniele Alabiso
Musiche: Fabio Frizzi
Con: Tomas Milian, Pino Colizzi, Dagmar Lassander, Bombolo, Massimo Vanni, Sergio Di Pinto, Olimpia Di Nardo, Paco Fabrini, Marcello Martana, Licinia Lentini, Isabel Russinova, Maria Grazia Buccella, Enzo Garinei, Valerio Isidori, Isaac George (n.c.), Dino Cassio (n.c.), Mario Donatone, Leo Gavero, Jimmy il fenomeno, Ennio Antonelli, Luciano Foti (n.c.), Nicola Pistoia.
Penultima avventura del Commissario Giraldi, ormai più sul comico che sul poliziesco ma ancora più che godibile. Ci sono delle scene davvero assurde, a partire dall’apparizione di Jimmy il fenomeno, petomane reo confesso, al balletto scatenato di Nico (palesemente controfigurato, immagino da Quinto Gambi)…imperdibile la Buccella, che sembra recitare tipo Wanda Osiris totalmente fuori dal registro del film. La Lentini volgarissima come sempre, Pino Colizzi che si doppia da solo (e vorrei vedere…) e tra l’altro puzza di colpevole già dopo 45’’ di film.
Non manca proprio nessuno, da M.Donatone a L.Gavero, da D.Cassio al Gargiulo di M.Vanni, A.Ralli tipo Jean Todt dei poveri…allucinante il finale con l’inseguimento per Roma tra due macchine che sembrano l’incrocio tra due go kart e due Formula 3000…
Molto bella la scena con Nico in macchina commosso che ascolta L’italiano di T.Cutugno, anche in un film così si vede chiaramente quanto valesse Milian come attore…grandissimo.
ps - marchettone clamoroso per radio dimensione suono, con la presenza dell’inutile I.Russinova.