Deux Jours, Une Nuit - Due giorni, una notte [J.P. & L. Dardenne, 2014]

http://www.imdb.com/title/tt2737050/?ref_=nm_knf_i1

Sandra, una ragazza sposata con due figli piccoli, è stata licenziata dopo un periodo di malattia per depressione. La decisione è scaturita dalla dichiarazione del capo reparto che ha stabilito che la sua era una posizione inutile per l’organigramma della fabbrica per cui lavorava. Con un metodi intimidatori è stata indetta una votazione interna se scegliere di riprendersi Sandra rinunciando al premio annuale di produzione oppure di convalidare il licenziamento e continuare ad usufruire del premio. Grazie all’interessamento di un paio di colleghi si riesce ad indire una votazione più democratica e quindi Sandra spinta anche dal marito si reca personalmente nelle abitazioni dei colleghi per convincerli ad una votazione a suo favore. Tutto questo nel weekend, esattamente in due giorni ed una notte…

Sceneggiatura molto lineare per l’ultima fatica dei fratelli Dardenne, una pellicola che mi ha decisamente convinto più de “Le Fils”, l’unico lavoro che ho visto dei fratelli belgi. A mio avviso è una visione decisamente forte, l’umiliazione e la vergogna di elemosinare dei voti per mantenere il posto di lavoro assume colorazioni diverse sia in profondità che valore. Il cammino di Sandra con il contorno della sua depressione che è in bilico tra l’andare ed il tornare è a tratti atroce, a volte violento, spesso spietato e reale e qualche volta consolatorio. Ci si scontra ed incontra con persone che vogliono aiutare, altri che con modi giustificati dicono no, altri danno sfoggio di una naturale ipocrisia e qualcuno reagisce in maniera violenta. Il tutto nella cornice di una regia realista con macchina a mano e fotografia senza filtri in un caldo non atroce ma sufficiente a creare disagio.

L’ho visto nel buon DVD italiano in lingua originale, presenti tra gli extra due interviste alla Cottilard ed ai fratelli Dardenne.

PS Leggendo alcune recensioni online mi sembra di capire che quasi tutti non hanno compreso la natura del bonus a cui si fa riferimento. A mio avviso è l’annuale premio di produzione che molte aziende medio-grandi elargiscono a Marzo, non è un pagamento extra legato esclusivamente al licenziamento di Sandra come molti recensori fanno intendere.

Io li ho visti tutti tranne questo. In sostanza i Dardenne sembrano ripetere un po’ un compitino, infatti sebbene li reputi tutti dei buoni lavori, lo stile è sempre lo stesso: macchina a mano, nessuna colonna sonora, personaggi presi dal sotto proletariato, sceneggiature striminzite, un Belgio non da cartolina ecc.
Se non ti è piaciuto “Le Fils”, non saprei neanche cosa consigliarti perché alla fine sono tutti gemelli.

Visto anch’io proprio ieri.
Mah, alla fine è il solito film dei Dardenne, con tutti i suoi pro e contro. Purtroppo ormai girano col pilota automatico e alla fine i loro film sono tutti simili, sia stilisticamente (anzi, da quel punto di vista sono praticamente identici) che come ambientazione e contenuti.
Questo non è da meno, si regge quasi interamente sulla sofferta interpretazione della Cotillard e non regala molte sorprese.

L’idea di questa dolorosissima via crucis per cercare di mantenere il lavoro è buona e spesso funziona bene anche perché tocca un tema molto delicato sul quale tanti spettatori saranno particolarmente sensibili.

Mi è piaciuto, è certamente un buon film, però alla fine non lascia molto, almeno non a me.

Non amo particolarmente il loro cinema, questo invece mi ha emozionato. Vero, onesto, urgente. Tra le critiche ricevute, quella di essere “noioso” mi pare inaccettabile. Il personaggio della Cotillard è bellissimo.

In Francia sono osannati, hanno vinto due palme d’oro e un gran premio della Giuria per tre dei loro film. Ma secondo me sono anche un po’ sopravvalutati, un po’ come dei protetti. Dovrei guardare anche questo “Deux Jours, Une Nuit” per giudicare, ma sinceramente mi manca proprio lo stimolo.
Un’altra caratteristica che non amo dei loro film è che riciclano gli attori film dal loro primo film del '96.