Dies Irae (Vredens dag) (Karl Theodor Dreyer, 1943)

Un capolavoro assoluto del mito Dreyer, un film eccezionale.
Visto settimana scorsa (colpevolmente in ritardo), il film narra il dramma delle donne accusate di stregoneria, in questo caso nella Danimarca del '600…
Riporto da Wikipedia il commento illuminante sul film, insieme a una curiosità:

"Il rigore stilistico di Dreyer raggiunge una delle vette più elevate in questa perfetta ricostruzione storica della Danimarca del seicento.

Ricorrono alcuni temi cari al regista e già presenti ne La passione di Giovanna d’Arco.
Esplicita la condanna all’intolleranza, alla superstizione e all’insensibilità umana, ma è nel gioco psicologico molto profondo e pieno di ambiguità che questo film sorprende continuamente concludendo con un atto eroico la vita di un personaggio che, sino a quel momento, tutto aveva fuorché dell’eroina.

Non risulta riduttiva nell’analisi dei tanti significati di questo film, la contestualizzazione con il momento nel quale la pellicola è stata girata. La Danimarca era sotto il dominio nazista, dopo che, tre anni prima, aveva subito un’invasione con una rassegnazione che fa il paio con l’accettazione del dolore di Anne, condannata ingiustamente.

Il titolo lo si deve al canto da requiem che accompagnava al rogo i condannati, appunto il Dies irae, il cui testo è citato in apertura e in chiusura.

Curiosità:

Il film è annoverato tra le terrificanti visioni a cui erano costretti gli impiegati ne Il secondo tragico Fantozzi, assieme a L’uomo di Aran di Flaherty e La corazzata Potëmkin.

Da: http://it.wikipedia.org/wiki/Dies_irae_(film)

Anne, la protagonista:

Una delle gravissime lacune della mia videoteca personale! :oops:

Caltiki, ma hai recuperato il film in DVD?

Concordo pienamente uno dei migliori film di Dreyer con stupende atmosfere, lo considero un capolavoro del cinema al pari di Giovanna d’Arco che però è considerato dai critici superiore , il dvd è molto buono

Lo segnalo qui perché mi sembra l’unico topic su Dreyer: abbiamo appena inaugurato un sito dedicato ad Adriano Aprà, che raccoglierà progressivamente tutti i suoi scritti sul cinema, e per iniziare abbiamo allestito un dossier su Dreyer, che parte oggi con una dettagliata analisi di Gertrud e proseguirà nei prossimi giorni con altri film del regista.

Veniteci a trovare, non ve ne pentirete :smiley:
http://www.adrianoapra.it/

Stupendo, di un’eleganza esagerata. Nonostante la calma delle riprese c’è una tensione fortissima, capolavoro anche solo per questo dettaglio ed attori decisamente in forma in tutti i sensi.

Ottimo il bluray della BFI, il bianco e nero è perfetto.

Scoperto ora per caso il post con il link. Ottima iniziativa. Complimenti.

Visto in pellicola alla Cineteca, è un film essenziale ed asciutto nelle scenografie e nei movimenti di macchina, lenti come la narrazione e la recitazione che seguono in qualche modo le profonde meccaniche dell’animo umano. Per me magistrale la sequenza del rientro di Absalon nella campagna spazzata dal vento, montata in alternanza al momento in cui Anne esprime il desiderio della morte dello stesso.