Anno 1979
Altri titoli Oublier Venice
To Forget Venice
Vergiss Venedig
Durata 103
Origine ITALIA
Colore C
Genere DRAMMATICO, PSICOLOGICO
Specifiche tecniche PANORAMICO - COLORE
Distribuzione CINERIZ - DOMOVIDEO, MEONDADORI VIDEO (IL GRANDE CINEMA)
Vietato 14
Regia
Franco Brusati
Attori
Erland Josephson Nicky
Mariangela Melato Anna
Eleonora Giorgi Claudia
David Pontremoli Sandro, detto ‘Picchio’
Hella Petri Zia Marta
Fred Personne Rossino
Anne Caudry La sposina
Armando Brancia L’oste
Nerina Montagnani
Note - DAVID DI DONATELLO 1979 PER MIGLIOR FILM (EX-AEQUO CON “CRISTO SI E’ FERMATO A EBOLI” DI FRANCESCO ROSI E “L’ALBERO DEGLI ZOCCOLI” DI ERMANNO OLMI).
NASTRO D’ARGENTO 1979 A MARIANGELA MELATO COME MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA.
CANDIDATO ALL’OSCAR 1980 PER IL MIGLIOR FILM STRANIERO.
È uscito in dvd per Medusa.
Come extra contiene il trailer e delle interviste ad Andrea Occhipinti ed Eleonora Giorgi.
Qualcuno l’ha già preso e sa dare un commento sul master usato?
Per me il film è molto bello e, nonostante al momento della sua uscita sia stato acclamato e abbia avuto un grande successo di pubblico e critica, trovo che adesso sia stato un po’ dimenticato così come tutta l’opera del bravo Brusati, che meriterebbe maggiore considerazione.
Il master è ottimo.
Concordo sulla bravura di Brusati e sul fatto che debba essere rivalutato, anche se Dimenticare Venezia è, a mio avviso, un film troppo “cerebrale”, che gioca troppo su costruzioni metaforiche e allegoriche.
Film immenso, che dalla prima al cine, ho avuto modo di rivedere soltanto in (rari) passaggi televisivi e che reputo il migliore di Brusati (superiore persino a “pane e cioccolata”) per come: rappresenta efficacemente la paura-rifiuto di crescere, rende tangibile uno dei tanti posti delle fragole comuni a ciascuno di noi (i riferimenti a Bergman sono, del resto, frequenti), tratteggia alcune situazioni in modo adeguato ed all’avanguardia per l’epoca, miscela atmosfere dense e profonde (mai stucchevoli) con tratti elegiaci e crepuscolari, assembla recitazioni differenti ma tutte determinanti nell’economia dell’opera, adopera una fotografia a dir poco incantevole e che il dvd riporta intatta nel suo splendore (pare l’home video di un film recente che, ritengo, in blu ray sarebbe ancora più grande).
Spero sia d’auspicio, alle più giovani generazioni, per apprezzare (e conoscere) un Autore italiano che (forse) non ha colto ciò che ha seminato e non è stato mai apprezzato come dovrebbe.
Per questo film, Davide di Donatello che ha sfiorato l’oscar per il miglior film straniero, ricordo applausi a scena aperta al cinema.
Come dice Occhipinti, in uno dei due ottimi extra del dvd, si apprezza maggiormente il film con l’avanzare dell’età.
Ottimo video, a tratti stupefacente per quanto non si parli di restauro, audio più discreto: extra pochi, ma pertinenti ed adeguati.
Dai, diciamoci la verità, per fortuna Occhipinti ha spiegato il tutto per bene nell’extra… (senza nulla togliere alla tua capacità personale di lettura del film, eh…)
No, voglio dire semplicemente che è si un grande film, senz’ombra di dubbio, ma -ripeto-troppo intellettualistico e per questo, forse, non mi ha trasmesso tutte quelle emozioni che invece mi ha dato Pane e cioccolata…
Non capisco perché un film così intimista, che ebbe comunque ottima critica al momento della sua uscita, debba venire accusato di cerebralismo o intellettualismo.
E’ sempre stato lineare e non ricordo, nella maniera più assoluta, che vi siano state persone che non ne abbiano compreso il significato.
Ovviamente rispetto la tua opinione ma, per me, resta poesia allo stato puro felicissimo che finalmente sia uscito (degnamente) almeno in dvd.
Onestamente, il significato l’ho compreso subito…non preoccuparti (non mi è successo come con il film di Nolan :D), e non ho mai detto che il film non sia lineare, anzi, lo è fin troppo.
Intimista? si, senz’altro; intellettualistico? senz’ombra di dubbio. Costruito in “laboratorio”? anche…
Il fatto poi che la critica ne abbia parlato bene, beh, mi fa piacere, ma questo comunque non dà nessuna garanzia che il film sia riuscito… (e parlo in generale, non per il film di Brusati).
Il film è indubbiamente bello! Non per caso arrivò a sfiorare l’Oscar quale miglior film straniero, battuto salvo errori da IL TAMBURO DI LATTA.
Quello che però m’infastidìsce un poco è l’approccio di parte, compiaciuto ed a tratti persino zuccheroso, tenuto dal regista nei confronti delle tematiche omosessuali!
Dopo averlo visto, debbo dire che la candidatura all’Oscar è materia per farsi realmente 4 risate… vabbè che se la Wertmuller è stata candidata più volte con le sue farsacce, non c’è di che stupirsi particolarmente.
Il film di Brusati è una bergmanata senza vergogna; purtroppo non basta chiamare Erland Josephson per trasformare un noioso dramma della gayezza in un film interessante, se i personaggi non vengono sviluppati a dovere. Un film statico e senza veri motivi di interesse, se non che la Melato e la Giorgi si sbiottano parecchio.
Condivido pienamente. All’epoca ho visto questo film essenzialmente per la Giorgi e l’ho rivisto in Tv recentemente per lo stesso motivo.
Di sicuro non acquisterò il DVD, non è un brutto film anzi … ma è ben lontano dai capolavori di Bergman.
Bella e valida comunque l’ambientazione veneta.
il film è qualcosa di ignobile, una delle cose più brutte che ho visto negli ultimi anni
un cast diretto da schifo, con una recitazione spesso inutilmente sopra le righe complici anche i dialoghi che ancora non ho capito cosa mi dovessero rappresentare
l’atmosfera, che dovrebbe aiutare la visione, è un altro flop pauroso, non trasmette nulla
e il bello è che per la scena del ristorante nel bosco ha fatto riattaccare le foglie verdi agli alberi perchè era autunno!
se io sono il produttore prendo Brusati a testate per una cosa del genere
poi cosa voleva, imitare Bergman?? questa mi risolleverebbe il pomeriggio
notevole poi l’intervista a Eleonora Giorgi, con le lodi sperticate a questo regista, “molto colto, molto sofisticato, molto milanese” che citava Proust e Mann come se nulla fosse e che ha avuto il grande merito di parlare di tematiche omosessuali addirittura nel 1978!
a proposito del master del dvd, la sequenza iniziale che segue i titoli di testa ha un oscuramento come voluto all’epoca dalla censura o è stato ripristinato ?
Dici la Giorgi che osserva i due che trombano con lo sguardo da grande attrice, manco fosse Bibi Andersson? No niente oscuramento, tutto alla luce del sole.