Domande a Franco Garofalo (diviso da Un'idea originale...)

Ciao Franco, sono un tuo grandissimo ammiratore!
Sono contento che sei venuto a trovarci su Gdr, sei davvero una risorsa preziosa.
Nel caso non lo sapessi, in un numero della rivista Nocturno uscì, non molto tempo fa, un dossier su Mattei.Ti riporto qui la sua risposta alla domanda “Mentre Franco Garofalo…?”
“Non lo trovo più, è scomparso.Personaggio stranissimo, un uomo senza morale e un attore maledetto.Scomparso.S’e n’e andato a Napoli, dice che apriva una scuola di attori, ma io non l’ho da allora piu sentito…Bravo però, molto bravo” poi continua “Noi lo volevamo usare molto, solo che non si poteva, perchè era un pazzo”
:smiley:
Franco ma eri davvero cosi pazzo?:slight_smile:

Ciao Impact, mi ha fatto molto sorridere quello che ti ha detto Bruno sul mio conto e mi piacerebbe avere una copia di Nocturno se ti è possibile reperirla. Questo è quello che raccontavano di me i registi, ai quali piace però, fare letteratura anche quando non scrivono per il cinema. Vedono l’attore sempre in funzione di una ipotetica sceneggiatura da costruire per il loro prossimo film.
Anche a me, loro, non sembravano tanto normali…
grazie ciao

Franco io ne ho soltanto una copia che acquistai, all’uscita, in edicola.Posso o fotocopiarti l’intera intervista e inviartela oppure rimandarti al sito di Nocturno dove è possibile ordinare tutte le copie arretrate della rivista inclusa quella col dossier dedicato a Bruno Mattei.
Volevo inoltre sapere, se ti va di rispondere, cosa ricordi con piu piacere della tua partecipazione ne “La banda vallanzasca”, ti sei trovato bene con Enzo Pulcrano e Mario Bianchi, sei stato contento del risultato?
Inoltre io sono anche un grandissimo ammiratore di Stelvio Massi, con cui, se non erro hai fatto “Il commissario di ferro” con Merli protagonista.Come ricordi anche di questi 2 personaggi chiave di quello che è stato il nostro poliziesco?

Ciao, Brass mi spedisce una copia di quella rivista dove c’è l’intervista a Bruno, grazie.
Per quanto riguarda Stelvio Massi, prima di fare il regista, ha lavorato molto come operatore alla macchina e fece anche con Sergio Leone Per un pugno di dollari. Quindi, grande esperienza nel cinema di azione. Con Maurizio Merli lavorai prima nel film “I gabbiani volano basso” e fu lui a suggerire il mio nome a Stelvio Massi. Maurizio era un ragazzo romano molto semplice, ma prigioniero di quel clichè di attore da rotocalco che a mio avviso, è stato un pò il suo limite. Ci siamo frequentati per un pò nella vita e lui si lamentava appunto delle sue scelte professionali non sempre compatibili con i suoi desideri.

Tranquillo Franco, come vedi anch’io ho un pò latitato…:wink: No, la Newton mi ossessiona come donna, aveva un volto particolare, come attrice sembrava molto volenterosa ma forse un pò troppo istrionica per il personaggio che interpretava, al contrario di te invece che avevi un personaggio che rendevi alla grande!
Grazie per l’aneddoto, se ne hai altri… sai poi che fine abbia fatto?
Thx

Effettivamente la scena con la mano rosicata dal cagnolone lascia un po’ a desiderare, lo stesso Fragasso lo ammette nell’audiocommentary. Mi spiace apprendere che ti abbiano tagliato delle scene, però devo dire che ne hai di efficaci. Ad esempio mi piace molto quella dove la Stoppi ti minaccia con un paio di cesoie; la tua faccia terrorizzata è impagabile, e la Franca nei ruoli da psicopatica metteva davvero strizza.:smiley: Sul fatto che Fragasso esagerasse nel caricare gli attori ti do ragione, mi vengono in mente certe situazioni da After Death… della Stoppi che ricordi hai? Io la trovo piuttosto brava, non sei d’accordo?

si sono d’accordo, la Stoppi è una attrice che come me, viene dal teatro e in Italia purtroppo le scuole di formazione per attori hanno un indirizzo unico soltanto lavorando nel cinema impari le differenze tecniche. Ti dico questo perchè sia io che Franca, tendevamo ad esagerare e in alcuni films funziona, ma per altri meno. Poi molto dipende dalla capacità del regista nel capire queste differenze ed aiutare l’attore anche con le inquadrature per essere più funzionale

Purtroppo in Italia nel mondo dello spettacolo e non solo, bisogna avere i santi in paradiso o una tessera del partito che conta al momento. Io, e questo vale anche per molti altri attori che conoscevo, non ero politicizzato. E’ vero che se sei bravo ci arrivi lo stesso, ma i tempi si allungano maledettamente.

Eravamo vicini di casa a Roma e quindi ci incrociavamo spesso. Quando sono andato via, non ho saputo più niente di lei. Non credo però che come attrice abbia avuto un futuro anche se conoscendola, sono sicura che ci avrà provato come una pazza. A lei piaceva di più la cornice del cinema, la parte superficiale, l’ambiente mondano etc…
Si presentò a Barcellona in compagnia di un palestrato come guardia del “corpo” , ma non bastò, l’ostacolo venne rimosso, ma non da me…

Franco una curiosità, c’e qualche film che in passato ti è stato proposto ma che per un motivo o per un altro hai rifiutato e ripensandoci magari ti sei pentito di non aver fatto?
Quali erano, o sono ancora oggi, in Italia i registi che ti piacevano di più con cui magari ti sarebbe piaciuto lavorare?

hai messo il dito nella piaga! Quando ero pazzo e decisi di smettere di fare l’attore mi chiamò il regista di “In nome della rosa” per farmi un provino per la parte dell’antagonista di Sean Connery, il frate custode dei vari segreti. Il provino andò benissimo e scelsero me per quel personaggio. Il resto fù pura follia: sparai una cifra astronomica con il proposito di farmi dire di no…in quanto avevo già preso la mia decisione di non fare più l’attore. Seguì ancora un’altra importante occasione: 27 puntate di uno sceneggiato per la Rai di Paolo Poeti, regista col quale avevo già lavorato in Ciao Ni con renato Zero (lo scenziato pazzo)

Cavolo mi spiace molto, comprendo davvero il grado di sofferenza che hai dovuto subire per questa tua forzata rinuncia al cinema…
Ti chiedevo anche…Quali erano, o sono ancora oggi, in Italia i registi che ti piacevano di più con cui magari ti sarebbe piaciuto lavorare?

Visconti, Antonioni e Sergio Leone: con questi ultimi due ci è mancato poco. Antonioni mi chiamò quando era già infermo, ma il film per ragioni loro, di produzione non si fece più. Con Sergio Leone invece, per il film “Giù la testa” era fatto! Affidò la regia a Giancarlo Santi e lui mi scelse per un ruolo importante, ma quando Rod Steiger arrivò a Roma, volle Sergio leone come regista, e ci fù una modifica radicale della sceneggiatura e saltò pure il mio personaggio. Un pò sfigato eh?

Ma infatti la tua faccia io l’ho sempre vista particolarmente adatta al western, davvero strano che non sei arrivato a farne…

Ero molto giovane e arrivai quasi alla fine del filone, quando ormai avevano già detto tutto. Però uno l’ho beccato, il peggio forse: “Lo chiamavano verità”

volevo dire a Brass una cosa. Perchè non inviti Claudio nel forum? Potrebbe essere una idea interessante se gli altri sono d’accordo. Che ne pensi?

Mmmm… Claudio non è molto pratico di internet, è Rossella che lo usa…
Conoscendo Claudio non lo vedo molto bene su un forum ma posso sempre provare a proporgli la cosa.
In ogni caso bisognerà aspettare un po’ perché adesso è fuori per qualche tempo…

Ho comunque una domanda per te…
Da cosa nasce il tuo pseudonimo “Christopher Oakes”?

Lo scelse il regista Franco Brocani che fù anche lo sceneggiatore del mio primo film…un pò complicato elo cambiai con frank Garfield

Non sapevo che Claudio fosse negato con internet, forse però, essendo parecchio esibizionista, l’idea di maltrattarmi pubblicamente, potrebbe stimolarlo…Una chiacchierata colorita, senza peli sulla lingua, come abbiamo sempre fatto io e lui. Un modo originale per risentirsi, ma solo se tu lo ritieni pertinente con lo stile del forum

Franco ti si trovato bene a lavorare, per 2 volte, con Bruno Corbucci? Sul set hai avuto modo di conoscere Tomas Milian, se si che impressione ti ha fatto?

scusami per il ritardo Impact. Ricordo poco veramente di quel film. Tomas era un tipo taciturno e stava un pò ih disparte: mi rimase impresso la bottiglia che sistemava ogni mattina sotto la sedia riservata a lui così iniziava la giornata, bevendo

:)colgol’occasione per salutare di nuovo Franco Garofalo,che ho gia contattato sul sito cineapolis…da che mi hai risposto mesi fa e’ risbocciata in me la passione dei vecchi film italiani di genere,di ogni tipo…(horror,polizieschi,nazi,commedia…)insomma sto rinfrescando mi la memoria;di un attore(o meglio caratterista)ho perso le tracce.Lavoro’ con te in Virus,l’ho rivisto in una abominevole ciofeca ispano/svizzera dell’80…si faceva chiamare robert O’neal…dopo e’ praticamente scomparso…tu ne sai qualcosa?Nessuno ha piu’ memoria di lui?Un saluto da un tuo ammiratore…ciao:)

mister garofalo

non può capire da quanto tempo ho il desiderio di incontrarla,

ricordo che nella mia indimenticabile chiacchierata con Bruno Mattei (r.i.p.) accennammo anche a lei, ricordo chiaramente che il caro bruno sentiva il bisogno di rincontrarla dopo tanti anni, spero sia riuscito nel suo intento.
volevo chiederle,
nella famosa scena del “santor, che cazzo stai facendo” com’è nata l’idea del suo momento di pazzia totale e del suo dialogo cibario con gli zombi?
è stata una cosa predeterminata o improvvisata, e nel caso, di chi è stata idea?

aggiungo un mio pensiero
il cinema delgli anni 80 non tornera’ piu’ perche’ mancano persone come Franco…
cioe’ che la parte,benche stracciata e derisa dai criticatrrrr…dell’epoca la vivevano…avete notato gli attori delle soapopera di adesso? bleaaaaahhhhhhh(CONATO DI VOM…)

CIao Rocco…anche a me quella scena fece impazzire,specie il dialogo…cosi’ surreale in un momento cosi’,come dire…apocalittico(vivi contro morti)…bello sapere che siamo in molti…Ancora ciao…a proposito io ho avuto l’onore di vedere Virus alla prima uscita nelle sale cinematografiche…