Domino - Ivana Masetti, 1988

Titolo: Domino
Anno: 1988
Nazione: Italia
Genere: Erotico/Drammatico
Regia: Ivana Massetti
Durata: 97’
Cast: Brigitte Nielsen, Tomas Arana, Kim Rossi Stuart, Stéphane Ferrara, Cosimo Fusco, Sheila Costantini Folli, Antonella Tinazzo, David Warbeck
Produzione: Taurus

Link IMDB
http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?sch=26566

Questa sì che una prova di resistenza! Avete mai visto questo capolavoro di Ivana Massetti? Una roba estenuante, resistere fino al 97esimo minuto senza mai spegnere la tv è veramente eroico. Assurdo sotto tutti i punti di vista, totalmente privo di senso, fuori da qualsiasi realtà, kitsch oltremisura, però quel kitsch noioso, non divertente.

C’è la Nielsen che è un troll aggindato da vamp (ma poteva esserci la Mazzamauro sarebbe stato lo stesso), ci sono ambienti stilizzati e super fashion in stile urlatissimi anni '80, illuminati con luci sparatissime, arredati come un museo d’arte contemporanea, ci sono sfibranti dialoghi demenziali che non dicono assolutamente nulla, ci sono personaggi a caso, situazioni random, tutto purché la Nielsen sia sempre al centro della scena, con quelle tette mastodontiche che non puoi smettere di fissare. Cambia abito e parrucca ogni cinque secondi, e credo che il budget del film sia finito tutto lì, poiché per il resto pare girato con 10 mila lire dell’epoca.

Presuntuoso, affettato, pacchiano, estetizzante, tronfio, Domino voleva essere una roba sofisticata nelle pompose intenzioni di Ivana Massetti, ma è un’enorme vaccata di proporzioni titaniche, come la Nielsen. Eppure, in Cobra per dire, riesce a risultare anche sexy. Qui ha la sensualità di Cassius Clay.
Si salva giusto nella scena dell’autoerotismo col catsuit bianco, sorprendentemente riuscita, malgrado la Massetti…:smiley:
Imperdibile (si fa per dire) quando la Nielsen va dal vicino di casa cieconon lo ha mai incontrato prima, e gli confida di sentirsi spiata alla finestra, reputando la cosa piuttosto “fastidiosa”; dopo un secondo il cieco la palpa in ogni dove e la Nielsen gode come una pazza furiosa. Alla faccia del “fastidio” :smiley:
C’è pure un giovane Kim Rossi Stuart, qui gaio.
Dvd CDI senza extra, che riporta sulla costoletta la dicitura “thriller” … thriller!!!:confused:

La cosa che fa scalpore più di tutti però è leggere sulla locandina che hai postato “Screenplay by Gerard Brach and Ivana Massetti”! Ma è lo stesso Gerard Brach di alcuni dei migliori film di Polanski (e di tanti altri)??? :confused:

Stando all’imdb parrebbe di sì http://www.imdb.it/name/nm0102722/

Priceless le recensioni, da cui desumo che il film abbia avuto un budget di 7 (SETTE!!!) miliardi:

“Chi esce dopo 20 minuti non può avere idea di come la noia e la presunzione cavalchino insieme in questo ‘Domino’, enigmatico fin dal titolo, arruffato e nascosto in uno psicologismo di maniera, intellettualmente losco e sentimentalmente (una volta scrostato dalla curiosa forma scenografica visiva astratta, notturna, irreale) riducibile al refrain di una sexy canzone per melodramma di segretaria d’azienda. Scritto e diretto, in odor di debutto, da Ivana Massetti - è inspiegabile la presenza come sceneggiatore di Gerard Brach, collaboratore di Polanski, e qui rintracciabile solo in una battuta che cita un inquilino del terzo piano - il film si fa bello di principi micidiali (‘il piacere non uccide l’innocenza’, ‘dentro una donna c’è sempre qualcosa che piange’), e singhiozza sulla spalla di una signora (Brigitte Nielsen) ormai oltre l’orlo di una crisi di nervi.” (Maurizio Porro, ‘Il Corriere della Sera’, 5 Novembre 1988)

“L’esordio di Ivana Massetti è lussuoso e patinato (costo del film, sette miliardi?), anti-cinematografico e furbesco. Tre minuti di videoclip sarebbero stati più che sufficienti per raccontarci la favola di Cenerentola e per mostrarci le grazie aliene, per nulla incancrenite, di Brigitte Nielsen. Il set è ridondante di immagini volutamente falsissime, oniriche e sonnolente, ricostruite in studio con grande sciupìo di luci bladerunneriane. I dialoghi, straniti più che stranianti, evocano la psicanalisi da portineria e la logica narrativa (o del montaggio disinvolto) s’imbatte in strani e inafferrabili costrutti dì videocinema. Per Brigitte un vero disastro, una sensazione penosa di disagio, un altro film sbagliato.” (Fabio Bo, ‘Il Messaggero’, 11 Novembre 1988)

“La storia è vecchia, ma forse per raccontarla c’è ancora il modo. Però quello di Ivana Massetti è francamente vecchio e sbagliato. La Massetti viene dai videoclip e questo sarebbe anche un buon biglietto da visita. Un bel po’ di superstar della regia americana e inglese (Hugh Hudson, Adrian Lynne, Ridley Scott) hanno lo stesso background (i tempi strettissimi di uno spot aiutano alla sintesi, ai segnali concentrati e fulminanti). Ma il cinema ha altre esigenze narrative. Non puoi per oltre cento minuti andare avanti a spot, l’occhio e l’orecchio dello spettatore devono avere le loro pause. Quando poi il bombardamento delle immagini serve a coprire un discorso quanto mai ovvio e risaputo, allora si giustificano le reazioni da curva Maradona dei ragazzotti (‘Ma questa è la réclame dell’AIDS’ ridacchiavano i gaglioffi, e con ragione, la TV li ha smaliziati davanti alle esibizioni di finta bravura). E Brigitte Nielsen? L’ex signora Stallone conferma di essere una brava attrice di videoclip. Cioè plausibilissima e bravissima per circa due minuti e mezzo. Più o meno quanto il film.” (Giovanni Mogani, ‘La Nazione’, 8 Novembre 1988)

Sarebbe da recuperare quella di Giusti su Stracult.

La posso postare io stasera, appena rientro a casa.

…7 Miliardi!!!

Eccola:

Terribile filmetto modaiolo costruito su Brigitte Nielsen e affidato a una sconosciuta che ha però la fortuna (boh?) di lavorare con personaggi come Danilo Donati, Antonio Nardi, Ruggero Mastroianni. Ne viene fuori qualcosa di assurdo, assolutamente senza senso, dove la Nielsen non fa altro che muovere il suo corpo inespressivo da uno spazio all’altro. Lei dovrebbe essere una regista di video (ne sta preparando uno su Billie Holiday) in crisi fra uomini che non la capiscono, che la perseguitano al telefono, che vogliono e basta. Si consola con un’amica mignotta. C’è anche Kim Rossi Stuart!

Riassumendo:la Massetti è FORTUNATAMENTE sparita dalla circolazione,il film era 'na chiavica…Ricordi personali:venne proiettato qui a TS in un cinemino di seconda visione (chiuso da tanti anni,dove però c’ho visto roba come “La mosca”,“Aliens” e…“Fracchia contro Dracula”!),ed era un vm 18.Su “Nocturno” stava scritto che il dvd era tagliuzzato (avranno usato la copia derubricata per la tv…la CDI l’ha già fatto!).
P.S.Il manifesto di Sciotti era comunque molto bello.Certo che Di Clemente aveva all’epoca soldi da buttare,per produrre roba simile…