Dramma Borgonovo. La disgrazia si ripete

http://www.sportmediaset.it/calcio/articoli/15419/scheda+borgonovo/?from=tgcom

Spero sia solo un caso.:frowning:

La triste notizia è stata anche commentata dagli azzurri Cannavaro e Buffon, impegnati in Nazionale: “Le statistiche fanno impressione. Bisogna farsi delle domande, bisogna capire il perché”.

Cannavaro avrà ripensato ad un noto video che lo ritrae con un ago in vena e gli si sarà venuta un po’ di strizza. OH SHIT SON

purtroppo NO!!!

Personaggi famosi colpiti dal morbo:

Lou Gehrig - giocatore americano di baseball
Gianluca Signorini - giocatore della Cavese, Parma, Roma e Genoa negli anni novanta
Luca Coscioni - esponente politico dei Radicali
Jason Becker - chitarrista metal neoclassico
Stephen Hawking - fisico teorico
Charles Mingus - contrabbassista jazz
David Niven - attore inglese
Dimitri Sostakovic - compositore russo
Armando Segato - giocatore della Fiorentina e Udinese degli anni cinquanta/sessanta (primo caso in Italia)
Giorgio Rognoni - giocatore del Milan, Foggia e Cesena degli anni sessanta/settanta
Ernst Ocwirk - giocatore della Sampdoria degli anni sessanta
Narciso Soldan - portiere del Milan, Inter, Torino, Triestina, Catania e Treviso degli anni cinquanta/sessanta
Guido Vincenzi - giocatore della Sampdoria e dell’Inter degli anni cinquanta/sessanta
Lauro Minghelli - giocatore e capitano del Torino e dell’Arezzo degli anni novanta
Ubaldo Nanni - giocatore del Pisa degli anni settanta
Fabrizio Dipietropaolo - giocatore della primavera della Roma degli anni ottanta
Albano Canazza - giocatore del Como degli anni ottanta
Adriano Lombardi - giocatore e capitano dell’Avellino negli anni settanta e ottanta
Mario Melazzini - presidente nazionale dell’AISLA
Stefano Borgonovo - giocatore del Como, Sambenedettese, Milan, Fiorentina, Pescara, Brescia e Udinese degli anni ottanta/novanta

[fonte wikipedia]

Mi dispiace moltissimo, è un calciatore che ho sempre apprezzato.
E poi ha raggiunto il top nel periodo a cavallo tra metà anni '80/primi anni '90, periodo storico al quale ovviamente il sottoscritto, tifoso napoletano, è molto legato… Come dimenticarlo? Nel Como, nel Milan, nella Fiorentina e anche nel Pescara (se non erro rifilò una tripletta proprio al Napoli in un Pescara-Napoli 3-0).
FORZA STEFANO!!!

[flash]http://www.youtube.com/v/oZWBIpKHxZE&hl=it&fs=1[/flash]

Gianluca De Ponti: “Negli anni Settanta troppi farmaci nel calcio”
«A quei tempi girava di tutto: facevamo le iniezioni di antinfiammatori, poi ci davano i ricostituenti, una puntura al giorno»

[i] ROMA
Stefano Borgonovo ritiene che non ci sia uno stretto legame tra calcio e Sla, la sclerosi laterale amiotrofica che sta colpendo in maniera preoccupante gli ex calciatori, non è dello stesso avviso Gianluca De Ponti, negli anni Settanta e Ottanta centravanti di Cesena, Bologna e Avellino.

«Nel ’95 mi diagnosticarono un tumore alla testa - spiega in una intervista ad un quotidiano. Ero appena andato in B con l’Avellino come secondo di Papadopulo: dissero che era benigno e invece era maligno. Sono in causa con i medici. Relazioni con la mia attività di calciatore? Certezze non ci sono mai. A casa ho una decina di foto di squadre, piene di morti. Ho una foto del Cesena che ha più croci del cimitero di Campiombi. Prendevamo di tutto in quei tempi. C’era a disposizione un sacco di Micoren, lo prendevamo tutti. Facevamo le iniezioni di antinfiammatori, poi ci davano i ricostituenti, una puntura al giorno, chissà cosa c’era dentro. Quando avevi la pubalgia ti infilavano un ago lungo così sotto i testicoli: si cura ancora così la pubalgia?. Dal momento che fumavo mi facevano anche delle flebo per disintossicarmi dal fumo. I medici prescrivevano questi farmaci e i massaggiatori li somministravano».

«Il calcio di oggi?», si chiede l’ex attaccante. [b]« Non so come facciano a giocare tanto: in uno dei miei migliori anni al Bologna feci una trentina di partite e segnai nove reti. Spesso si andava in campo ancora indolenziti per le botte prese la domenica precedente».

[/b][/i]http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calcio/200810articoli/17044girata.asp

E stasera al Franchi una amichevole delle all stars di Milan e Fiorentina in onore di Stefano Borgonovo

Commovente. Mi dispiace davvero, vedere un uomo di 45 anni ridotto così mi fa sempre male

http://www.corrieredellosport.it/Notizie/Cronaca/45798/Milan+e+Fiorentina+in+campo+per+Borgonovo

Qui l’articolo della commovente serata. Vinta 4-1 dai viola.
Alcune foto (le 2 con Sacchi su tutte) sono molto toccanti

La triste notizia è stata anche commentata dagli azzurri Cannavaro e Buffon, impegnati in Nazionale: “Le statistiche fanno impressione. Bisogna farsi delle domande, bisogna capire il perché”.

Perché siete puttane fallite, brutte merde. Accettate di farvi iniettare qualsiasi mondezza pur di stare all’interno di un sistema corrotto, invece di denunciarlo e combatterlo. Dimenticate che alla fine vi viene presentato il conto.

Puttane può anche essere, fallite direi proprio di no. E comunque se a tutt’oggi i medici che studiano la malattia da 15 anni non si sentono di pronunciarsi con chiarezza su un’eventuale responsabilità del doping, non so come potremmo farlo noialtri.

Per me uno che accetta simili compromessi a discapito della propria salute e vita è e sarà sempre un fallito. Uno sconfitto.
In tutte le cose in cui il dosaggio è minimo e perpetrato negli anni non sempre è facile stabilire colpe e cause (conservanti e coloranti artificiali ne sono un esempio, dato che la lista di quelli banditi o dei quali s’è provato che portino allergie e siano tossici dagli anni 60 ad oggi s’è allargata enormemente), ciò non toglie che il doping è roba chimica e non può fare bene.

Non devi difendere sta gente, punto.

ma guarda che è ipotizzabile che vi sia un nesso tra l’eccessiva assunzione di farmaci del tutto ‘leciti’ come gli antidolorifici e questa malattia, ma non tra sostanze dopanti in senso stretto e la malattia

lo so che non ti cala tanto, ma il doping nel calcio è questione assai marginale rispetto ad altri sport come il ciclismo… è oramai appurato che in certi ambienti lo si è usato per rinforzare la struttura muscolare di qualche giovane promessa deboluccia, ma mai per migliorare una prestazione contingente perchè non ne vale la pena, e di questi casi acclarati in realtà non mi risulta si sia ammalato nessuno

Mi sono espresso male, nella parola doping avevo mentalmente incluso tutta quella serie di farmaci leciti e non che gente come Cannavaro si inietta col sorriso sulla bocca senza porsi troppe domande.
La maggior parte delle medicine odierne ti risolve un problema e te ne regala tre ulteriori, per cui qualsiasi abuso in quel senso non può fare bene. Il corpo umano è in grado di ripararsi da solo in una infinità di situazioni, la questione è che oggi non si vuole avere il tempo di far passare i mali o non si vuole sentir dolore.

E comunque, caro il mio garantista-or-die Pollanet, era scontato ed ovvio quanto è vero che mi chiamo Lucio che saresti andato a parare sul ciclismo per discolpare il tuo amato calcio, come se in quest’ultima disciplina fossero tutti immacolati.
Nell’enfasi di questa tua estenuante difesa di uno sport tanto meraviglioso e puro devi aver saltato, ahinoi, diverse parti di ciò che ho scritto. Sarà la tua veneranda età o l’analfabetismo tipico di un Sinti a non averti fatto notare che mai ho scritto la parola “calciatore” e che il mio pensiero è rivolto a qualsiasi sportivo accetti un sistema del genere.

vi è una sottile differenza caro il mio lucio che si chiama lucio

esiste un punto zero tutte le volte che si utilizza qualcosa senza avere la possibilità di studiarne gli effetti nel lungo e lunghissimo periodo, talvolta utilizzarla senza avere questo tipo di informazione può essere deprecabile o meno ma generalmente lo si fa

quando l’amianto è stato inventato/scoperto oggettivamente non si aveva la percezione di quello che comportava, lo si è scoperto successivamente

arriva pertanto poi il punto uno in cui ci si è reso conto che chi entrava a contatto con l’amianto pure di striscio aveva un rischio enorme di rimanerci secco malamente a stretto giro di posta e, purtroppo, c’è chi per non rimetterci dei soldi ha fatto finta che il problema non esisteva

nello sport il discorso non è molto diverso

per anni si è abusato allegramente di farmaci come antidolorifici e ricostituenti oltre che di sostanze dopanti, certo una persona particolarmente intelligente ci poteva pensare da subito che la cosa non era il massimo, ma la percezione piena la si è avuta negli ultimi anni

siamo pertanto al punto uno, cosa accade nello sport?

di giocatori di calcio disposti a farsi bombardare di medicine pur di non saltare una partita inizio a vederne in giro pochini

d’altra parte anche per questioni organizzative non esiste nessun tipo di torneo nel calcio che ti fa giocare due partite a fila in meno di 3 giorni, poi una partita dura un’ora e mezzo e in campo si è in 22, lo sforzo richiesto ovviamente c’è ma non è sovrumano e c’è il tempo per il recupero

nel ciclismo nonostante siamo al punto uno non sta capito un cazzo di nessuno, fa pure rima ahimè, dall’ultimo dei ciclisti che fa le gare amatoriali la domenica (questo poi è anche il peggio) a chi organizza le corse più importanti, che se ti ricordi prevedono che un giorno si facciano 200 km scalando sette montagne e il giorno dopo che se ne facciano 300 scalandone diciannove, e là se vuoi andare avanti devi pedalare e basta, non è che ti riposi passando la palla a qualcuno

se ci vuoi star dentro l’unica cosa è bombardarti di ogni possibile sostanza lecita e illecita, anzi, per fottere quei rompicoglioni dell’antidoping meglio ancora renderti disponibile a sperimentare sulal tua pelle tutto ciò di cui non si conosce neanche lontanamente gli effetti neanche a breve, ogni tanto qualcuno stramazza senza neanche riuscire a togliere i piedi dai pedali ma vabbè

io non è che voglio difendere a spada tratta i calciatori, ma da ciclista sei veramente indifendibile :pollanet:

E dimmi, per esserti sincerato di questo vai negli spogliatoi di ogni società prima delle partite così come in mezzo ai team di ciclismo per confermare quello che hai appena scritto? O lo leggi distrattamente la mattina sulla gazzetta dello sport (se lo scrive il giornale sarà vero di sicuro) al bar mentre mangi la brioche a bocca aperta e discuti con animatamente col tuo vicino di bancone sulle suonerie del cellulare?

Fermo restando che non hai ancora sottoscritto l’amara verità da me scritta sopra: chiunque prenda medicine e quant’altro ingenuamente o ancor peggio consapevolmente è un fallito da biasimare, senza tanti “eh però in quello sport lì ce n’è di più che fan così”. Ma per piacere…

ma guarda caro il mio luciobasik che non c’è nemmanco bisogno delal gazzetta dello sport per capire l’aria che tira

una volta nel calcio era la prassi che un giocatore casomai prendeva una stringa al ginocchio e per non saltare la partita dopo accettava di farsi fare le infiltrazioni per non sentire il dolore e giocare lo stesso

adesso a meno che non deve disputare la partita dell’anno col cazzo che lo fa, se ne sta a casa a giocare con la pleistescion sotto le coperte tanto lo pagano uguale

nel ciclismo non c’è negli ultimi dieci anni un’edizione del tour de france o del giro d’italia in cui le classifiche non siano state stravolte dai controlli anti-doping, non c’è un’edizione in cui non abbiano fatto un blitz da qualche parte trovando un arsenale di medicine di tutti i tipi e soprattuto non esiste un ciclista che almeno una volta in carriera non sia stato squalificato per la stessa ragione, e sto parlando di sostanze proibite non di quelle concesse che senò non la finiamo più

fattene una ragione e soprattutto puzzt ard!!!1

Vedo che continui a non capire che io non difendo nessuno sport piuttosto che un altro e che per me qualsiasi sportivo dopato non merita nulla.

Visto che hai degli evidenti problemi mentali e che per fortuna lavori all’USL rimedia per te un paio di quelle pastigliette che anni fa a Imola andavano un sacco in voga.

Basik io in parte ti capisco, tra parentesi io penso che fare sport a livello professionistico sia sbagliato a prescindere per la salute perché i danni sono sempre superiori ai benefici, e questo senza nemmeno entrare nel campo del doping, che ovviamente ingigantisce il problema. Però denigrare così delle persone gravemente malate senza sapere fondamentalmente un cazzo (tu come me come pollanet e così via) mi sembra decisamente esagerato.

La colpa di certe malattie è dell’abuso di farmaci, leciti o meno, dici tu…può essere. Ma anche no. Da che mondo è mondo gli sport dove si fa maggior abuso di sostanze sono quelli più semplici, cioè il nuoto, il ciclismo, l’atletica. Tutti siamo capaci di nuotare, correre, andare in bicicletta…ovvio che una bella pompatina possa fare la differenza. Dove c’è da possedere anche una tecnica innata (calcio, basket, football, pallavolo) il ruolo del doping sarà sempre meno importante, ma questo forse non è nemmeno così importante.
Perché non risultano casi di SLA tra gli ex-nuotatori? Tra gli ex-olimpionici di atletica? O come detto gli ex-ciclisti? Ed invece spuntano come funghi tra gli ex-calciatori e (pare) si comincino a vedere anche tra gli ex-rugbisti? Io non ne ho idea, c’è chi parla di sostanza usate per mantenere verdi i campi di gioco in qualsiasi condizione (i diserbanti) ma non ci sono conferme per ora…

siamo partiti da un assunto

che epidemiologicamente parlando è oramai evidente che esiste un nesso tra l’attività calcistica (professionistica) e questa orrenda malattia, perchè la probabilità di un calciatore di contrarla è enormemente più alta rispetto sia ad un altro sportivo sia ad una persona normale

ciò che sosteneva renè e su cui concordo è che è possibile che l’assunzione oltre la norma di farmaci possa essere una causa o concausa, ma però non è che la cosa sia così automatica semplicemente perchè alcune categorie di sportivi che è acclarato che ne fanno ricorso millanta volte di più (‘atleti’ di atletica leggera e pesante, ciclisti, etc.) non si ammalano

pertanto c’è perlomeno qualcosa di altro legato a quell’ambiente ma ovviamente non si capisce cosa

poi nessuno dice che fanno bene a riempirsi di pasticche per migliorarsi perchè è evidente che il miglioramento è falso

tutti credo siamo abbastanza d’accordo che il calcio è marcissimo e che ha tanti problemi, ma perlomeno mi si consenta di dire che dal punto di vista dei farmaci il calcio è adesso come adesso uno degli sport che ha preso più coscienza della questione

poi pensa un pò il cazzo che ti pare ma soprattutto non dimenticarti di puzzt ard!!!1

Magari a qualcuno è sfuggito, ma di promesse dello sport che si dopano ce n’è anche fra gli under 18. Falliti quanto volete, ma fino a che punto puoi dichiarare responsabile delle proprie azioni un minorenne? La legge dice di no, quindi vogliamo parlare di quelle merde di adulti che prescrivono simili schifezze ai loro giovani protetti? Ci sono responsabilità criminali molto più ampie di quanto si voglia ammettere; dire che se uno si dopa è un coglione è semplicistico, un po’ come dare la colpa all’ambiente della moda se ci sono tante adolescenti anoressiche in giro. Io fra i miei allievi ho delle classi di atleti, e lo sfruttamento e la pressione cui sono sottoposti dalle società sportive presso cui si allenano sono enormi.