DVD - Dove stiamo andando?

Vedo nel mercato Italiano, con alcune rare eccezioni, un trend assolitamente negativo: il mercato è saturo, i magazzini pieni di invenduti, le LABEL risparmiano su ogni aspetto. Il tutto a discaspito della qualità.
I prodotti cialtroneschi sono in evidente aumento e la cultura del “recupero” e del “restauro” è andata a farsi benedire.
Provate a fare un paragone della qualità del prodotto medio rispetto ad un paio di anni fa e ditemi se avete le mie stesse impressioni.

Non hai torto. Per dirne una, l’Alan Young quando cominciò ha fatto uscire due belle uscite come Cannibal Holocaust e il cofanetto poliziesco di Milano, molto belli anche dal punto di vista grafico. Adesso mi sembra che questa cura non ci sia più ma credo che sia dovuto a questioni di domanda del compratore

Ne si parlava anche a Pesaro qualche giorno fa. Sembra che anche inizialmente AY NS etc, non avessero tutta questa voglia di fare dvd validi, ma abbiano voluto solamente farsi un nome. Per poi sprofondare nell oblio attuale, senza extra, grafiche orrende, e film poco interessanti. Il trend di fare uscire tanto materiale non mi piace, non mi è mai piaciuto. Che facciano poche uscite, mirate: venderebbero il triplo.

Completamente d’accordo. E io continuo a rifornirmi nel mercato a stelle e a strissie, soprattutto per le edizione No Shame…

la caratteristica di partire da un punto molto alto, con realizzazione validissime da tutti i punti di vista, andando progressivamente a scemare uscita dopo uscita mi sembra sia comune a pressochè tutte le label italiane

aggiungo che anche il meccanismo dei prezzi, almeno nei canali non on-line è pure quello oramai consolidato: uscite nei negozi a prezzo alto, dopo pochi mesi ribassi negli stessi negozi, dopo poco ancora edicole e bancarelle a prezzo ancora più basso (con qualche sgradevole eccezione tipo negozi a prezzo alto e bancarelle a prezzo basso simultaneamente che mi hanno fatto perdere del tutto la stima nei riguardi di una ditta specifica)

il guaio è che non c’è nessuna differenza tra ciò che compri a prezzo alto in negozio e ciò che prendi in edicola, sono sempre gli stessi dischi evidentemente prodotti in tirature eccessive

poi io trovo ci sia un altro aspetto, che magari si entra in un campo un pò antipatico, ma però…

mi sembra che i responsabili delle etichette non siano in grado o siano assolutamente disinteressati a fare una valutazione della qualità dei film che hanno in catalogo; per fare un esempio che per Un poliziotto scomodo prendano un master tv non particolarmente eccelso vabè amen… che lo facciano per Roma violenta gioiello visivo e con le musiche strepitose che ha questo no eh

I dvd della serie Cinema Forever invece non scendono nemmeno a piangere in cinese…:mad:

stiamo andando a finire su una brutta strada per quanto riguarda il cinema di genere(e non )italiano in dvd

Era meglio quando il dvd era un “lusso”.
Ogni film lo pagavi 50.000 lire, invece di 10 te ne compravi 5 però erano prodotti con i controcazzi. Il mio primo lettore Sony l’ho pagato 500.000 lire (era il 1999) ed era uno di quelli di fascia media…
Ora un lettore costa 30 euro. I dvd costano 10 euro. In edicola anche meno, sulle bancarelle non ne parliamo.
Prezzi più bassi = qualità più bassa.
Inoltre con la diffusione ormai capillare dei lettori dvd (che costano pochissimo) è notevolmente cresciuta anche la domanda e quindi sono spuntate fuori come funghi label cialtronesche che con pochi mezzi e pochi soldi tirano fuori edizioni indegne che comunque il popolino bue acquista lo stesso visti i prezzi bassi.

Se la cosa può in qualche modo consolarvi posso dirvi senza alcun timore di smentita che la cialtronaggine nel campo dei dvd di genere sta prendendo piede anche al di fuori dall’Italia.

Purtroppo si sta innescando un meccanismo perverso di gioco al ribasso, e siccome la qualità costa si rischia di rimanere fuori dal mercato. Il problema è che anche aziende serie sono costrette a concedere qualche compromesso e così se vogliono continuare a competere devono rinunciare ahimé a quegli elementi che hanno sempre contraddistinto i loro prodotti. Paolo ha evidenziato comunque un vulnus difficilmente ricucibile. Credo che buona parte di questa strana partita dobbiamo giocarcela noi acquirenti, selezionando certi prodotti piuttosto che altri, ma ragionando su una scala più larga la vedo piuttosto complessa la faccenda.

Penso che si stia puntando più sulla quantità che sulla qualità e quindi inevitabilmente l’acquirente è costretto a fare una scelta: se prima di film di genere in un mese ne uscivano 2 o 3 al massimo adesso siamo ad almeno 7/8 uscite. A questo va aggiunto che da dvd 9 con commenti audio e interviste, grafica curata che rendevano il prodotto “da avere” e “di prestigio” si è passati a dvd 5 spesso senza extra che somigliano (e purtroppo spesso sono) semplici riversamenti in digitale di film già registrati da satellite o già posseduti in vhs: questo a mio avviso (o almeno per me è così) porta ad una spirale nella quale aumenta la diffidenza e la sfiducia verso tutte o quasi le label, ad una maggiore attenzione al prezzo e l’ansia di avere in digitale una edizione tutt’altro che definitiva meno spasmodica. E non dimentichiamo che ci sono in giro i masterizzatori che in mezzora copiano un dvd 5 senza perdita di qualità.

In conclusione penso che la colpa principale sia delle varie label, le quali naturalmente adesso piangono miseria (come sempre) senza fare della valida autocritica.

Noto anche io un calo della qualità all’interno dei DVD.
Specie in termini di edizioni video e formati, per non parlare di locandine, copertine, booklet.

Sono cose che non fanno mai piacere,non è mia bello aprire la custodia del DVD e vedere solo il DVD senza uno straccio di booklet, inserire il dvd nel lettore e non avere extra nè trailer nè nulla. Ma non facciamone un dramma: Sinceramente sono tra quelli che in primis bada al sodo e preferisce un DVD con un film che si veda bene a tutto il resto. Gli extra ben vengano se ci sono ma non sono, salvo qualche caso, un requisito fisso quando acquisto il DVD del film che mi interessa.

Boh, forse non sono abbastanza collezionista.

Vorrà dire che spenderò meno soldi per comprare i DVD che mi interessano e chissà, magari non correrò il rischio di prendere fregature colossali (Tipo quando ho comprato il Noshame del Giustiziere Sfida la Città a 19.90) perchè grazie alle elevate giacenze troverò tutto nei cestoni o in edicola o dal benzinaio a 5.90:)

Sono daccordo con te ma mi sà che,oltre alla soddisfazione personale,sia una battaglia persa come voler boicottare le multinazionali non comprando le scarpe Nike,la cioccolata Nestlè o la benzina Esso.Siamo una percentuale di mercato ridicola rispetto alla massa che compra cercando solo il prezzo più basso infischiandosene della qualità.Il grave è che molto spesso non c’è possibilità di scegliere un dvd economico ma scadente oppure uno più costoso ma di alta qualità…Ti devi beccare quello che viene,alle volte anche non troppo economico(vedi Roma violenta)

Non sono molto daccordo su questo punto. Posso dire che molti DVD anche di etichette importanti per “filmoni” dagli U.S.A. allora uscivano con un contenuto di soli 4,35 GB ovvero DVD-5, mentre ora per lo più sono a doppio strato, e non solo per contenere gli extra. Io penso che il mercato di qualità sia rimasto, solo che espandendosi ha dato il via libera anche alle uscite di massa di infima qualità (che comunque son sempre esistite, del tipo riversamento da VHS). Che il cinema di genere sia stato il più maltrattato lascia immaginare quale possa essere la speranza di una sua rinascita in Italia.

L’unica label che mantiene uno standard qualitativamente alto, seppur non esca con molti pezzi sul mercato, è la Ripley Home video, vedasi l’eccellente lavoro sul Casanova, oppure sulle prossime uscite, come il generale Della Rovere, presentato anche a Venezia se non erro.

Confermo, sono forse gli unici ad avere sempre packaging molto belli sia nella grafica che nella sostanza (non manca mai un bel booklet di più pagine, per dire), oltre comunque a presentare le pellicole in maniera degna. Per questi prodotti qualche soldo in più della media lo sgancio sempre volentieri.

io ho preso qualche dvd della Ripley (dei film di Wim Wenders) e devo dire che sono prodotti ottimi- non si può davvero chiedere di più a 1 dvd, secondo me…la perfezione nn esiste, ma qui ci avviciniamo. Vedi edizioni tipo Paris, Texas o Nel corso del tempo…

La cosa che mi intristisce è che trattano così anche certi prodotti di nicchia, non sapendo che gli appassionati sono attenti a certe cose ed hanno anche vie preferenziali per l acquisto dei prodotti, come l ordine dall estero. Secondo me il discorso che fa El Topo è giusto, siamo noi a dovercela giocare: certi film hanno già un bacino d utenza stretto, se noi lo stringiamo ulteriormente comprando altri prodotti loro sono costretti a rivedere la proprio politica.