è un cult personale, un tentativo riuscito a metà di unire la comicità già allora reputata trash di bombolo-cannavale ad un linguaggio giovanile (vedi il titolo, ripetuto a mò di slogan per tutta la durata del film in particolare da bombolo) in una farsa giocata sul canovaccio classico della truffa e dello scambio di persona;tuttavia privata la comicità del duo di situazioni pecorecce e di parolacce e imprecazioni il film sarebbe un’occasione sprecata, se non ci fosse un magnifico cast di supporto tipicamente eighteen’s: un gianni ciardo insolitamente misurato e senza la solita pronuncia barese, il grande tognella che fa il finto autista, sandro ghiani finto cameriere conteso dalle donne(!), jimmy il fenomeno padrone del bar dove gli improbabili amici si incontrano quotidianamente e cammeo di ennio antonelli-aho. Cmq a nio avviso poteva essere un capolavoro se avesse spaziato maggiormente sulle truffe, vedi quella iniziale in vaticano con bombolo in doppio ruolo…