(come disse una volta elio delle storie tese aprendo il concerto del 1° maggio a roma)
ieri sera dopo un bel pezzo mi sono rivisto Le iene (la trasmissione) che mi appare un pò decaduta nel tempo, ma comunque oggettivamente ancora in grado di far vedere cose interessanti e servizi che fanno riflettere
in uno di questi servizi, realizzato da quello roscio che certo non è uno di destra o un berlusconiano, si è parlato di sindacati e abolizione dello ‘scalone’
la faccio brevissima: dentro al recente accordo sul welfare c’è la revoca di un procedimento del precedente governo con il quale l’età di pensionamento (ri)scende dai 60 ai 58 anni
bello, ho pensato, un pò di catorci se ne va allegramente a giocare a bocce e magari pur non completando il turn-over al 100% qualcuno giovane riesce a sistemarsi svecchiando un pò il cimitero degli elefanti con buona pace di tutti (lavoro nella pubblica amministrazione e ragionavo su quello)
c’è un però
il però è che questa mossa costa 7,4 miliardi di euro che non sono pochi, ma c’è di peggio, e il peggio è che questa manovra viene coperta per la metà dall’innalzamento delle aliquote contributive per cococo e figure varie di precariato tricolore
guardatevelo un pò da soli se ve lo siete persi sul sito delle iene
E? COME? COSA?
dico ma stiamo scherzando?
e tutta questa mossa è passata grazie alle pressioni dei sindacati confederali i cui iscritti oramai sono in larga maggoranza costituiti da pensionati o gente prossima alla pensione?
ma io ho votato questa gente e avallato per lungo tempo i sindacati per produrre questa merda?
e io che sono pur sempre un dipendente regolarmente a tempo indeterminato e quindi in teoria potrei essere avvantaggiato da una norma del genere posso accettare una cosa di questo tipo quando lavoro con persone che da dieci anni vagano tra borse di studio e contratti a progetto e oltre tutto dovranno pagare le pensioni dei cinquantottenni che non vogliono stare lì altri due anni?
ma in che cazzo di posto viviamo?