Un uomo di mezza età, sposato con prole, abbandona la famiglia per seguire una ragazza hippy. Tra i giovani che questa frequenta ce n’è uno particolarmente esperto nel confezionare mocassini. L’uomo, fallito il tentativo di sfruttare il ragazzo per scopi commerciali e divenutone geloso, lo uccide; ammazza anche l’amante e ritorna in famiglia.
Cast:
Pamela Tiffin, Virgilio Gazzolo, Toni Miranda, Renato Lupi, Nino Musco, Carlo Sabatini
Davvero interessante questo film di denuncia dello spaccato borghese ambientato nel mondo degli hippy. Posseggo una vecchia registrazione presa da un canale privato, di cui però ahimè manca la prima decina di minuti, ovvero la parte dell’incontro tra l’uomo e la ragazza… un vero peccato!
Da segnalare le musiche cariche di pathos e tensione eseguite dal gruppo di improvvisazione Nuova Consonanza, quando ai tempi vi militava Ennio Morricone.
Non lo conoscevo, strano film la copia incompleta su YT è ottima CSC Roma. Di attori famosi c’è solo la Pamela Tiffin una ex fotomodella che proprio in Italia trovò una sua collocazione nel cinema. Comunque il tema mondo hippy e antisistema è interessante forse merita una riscoperta a patto di trovarlo completo.
Si, tema in voga in quegli anni, diciamo :D, anche se la vena da commedia tipica del classico Sindoni mi induce a pensare a una robetta un po’ frivola, ma magari mi sbaglio.
La trama in effetti è particolare, con questo giovane muto abile a fabbricare mocassini, soprannominato “Cristo”…
Ho visto anc’io che c’è un personaggio che ha il nome di Cristo abilissimo nel fare mocassini. Non a caso la commistione tra la figura di Cristo visto come rivoluzionario, un nuovo cristianesimo e il cinema è tipica di quelli anni. Certo che il film deve essere un pò pesantuccio e saporifero giustamente come dici avendo visto anche altri film di Sindoni anche frivolo. Onestamente non spenderei un cent per vederlo ma se capitasse su YT o in televisione lo guarderei.
In effetti Sindoni fece ed è conosciuto per molti film leggeri e frivoli negli anni settanta con Walter Chiari e Gino Bramieri se ben ricordo. Anche se aveva iniziato con un genere diverso l’appena discreto (e sono molto generoso) L’assassino ha le mani pulite. Poi dagli anni 80 praticamente sparì dal mondo del cinema per fare la regia di spettacoli alla Rai un mondo, penso, più adatto e consono.
Girato con pochi soldi da lì a poco la casa di produzione fallì risultava essere per quei tempi anche abbastanza originale e scorrevole anche nella sua ambientazione francese. Tra gli attori c’era anche la Benussi. Per Sindoni poteva essere un buon inizio nel campo del film giallo.
Sei un po’ ingeneroso però: almeno un film buono lo ha fatto, ossia “Perdutamente tuo… mi firmo Macaluso Carmelo fu Giuseppe”, con l’ottimo e compianto Stefano Satta Flores (ma in realtà tutto il cast funziona), che peraltro non è affatto frivolo come potrebbe sembrare dal titolo…
Film caricato su Mediaset Play in una copia ottima, ma fullframe. Credo comunque che fosse il formato originale, ad occhio.
Non così palloso come temevo: la Tiffin è spettacolare, che ve lo dico a fare. Notevolissima la OST del gruppo Nuova Consonanza, con dentro gente come Egisto Macchi ed Ennio Morricone. Bizzarra.
Film che parte un po’ ingessato, tanti luoghi comuni e odore di già visto, poi pian piano si riprende e diventa interessante, quando si inizia ad andare oltre lo stereotipo e si entra in contatto con l’umanità dei personaggi, che acquisiscono uno spessore psicologico.
Pamela Tiffin bellissima e bravissima, come nel successivo film di Sindoni La signora è stata violentata.
Segnalo la colonna sonora estremamente sperimentale (così tanto che a volte risulta straniante anche per il contesto hippies) realizzata dal “gruppo di improvvisazione Nuova Consonanza”, storica realtà di avanguardismo musicale della scena italiana, in cui militava anche il compianto Ennio Morricone.
Devo dire che Vittorio Sindoni, pur essendo un regista di cui non si parla molto, mi intriga parecchio per la scelta dei soggetti, che mostrano spesso uno spaccato delle contraddizioni della società dell’epoca sotto alcuni aspetti particolari che intendono prendere in analisi. E anche per il retrogusto amaro che talvolta resta in bocca allo spettatore al termine della visione del film (come in questo caso, o anche in Perdutamente tuo…). In realtà non conosco molto la sua filmografia, ma i suoi lavori che ho visto per un motivo o per l’altro mi hanno colpito.
purtroppo mi sono fermato prima quando vanno in quella specie di comune dove c’è un tipo che fabbricava scarpe
l’ho trovato per certi versi (pochi) interessante ma purtroppo pesantissimo e il gioco non mi sembrava valere la candela
Boh, sarà che a me la tematica interessa molto, ma non sono arrivato al punto di dire “adesso spengo”.
Cmq è proprio dal punto in cui incontrano il tipo che fa le scarpe che il film ha la svolta di interesse. Forse a me ha iniziato ad agganciarmi da un filino prima, quando finiscono in questura.
quando vanno in quella specie di comune dove c’è un tipo che fabbricava scarpe
