È stata la mano di Dio (Paolo Sorrentino, 2021)

Premessa per inquadrare il mio giudizio: io sono tra quelli che non hanno amato troppo “La grande bellezza”, “Il divo” mi è piaciuto a metà e non ho ancora visto “Loro”.
Detto questo, per me “La mano di Dio” è il più bel film di Sorrentino da tanto tempo.
L’ho trovato simile a “The Fabelmans” ma mi è piaciuto anche di più del film di Spielberg.

Ammetto di aver iniziato la visione senza neanche sapere che fosse un film autobiografico e non me ne sono reso conto fino quasi al finale (il protagonista non mostra aspirazioni registiche).
È sicuramente un film diverso dagli altri suoi - è evidente lo sguardo affettuoso che Sorrentino qui ha sui personaggi.
Napoli c’è, bellissima, ma resta sullo sfondo. E anche la figura di Maradona non è invadente come si potrebbe pensare.
In compenso c’è un bel nudo integrale di Luisa Ranieri.

A me questo film ha commosso e divertito.
C’è qualche scena che sembra superflua e pare spezzare il ritmo ma in realtà ci si rende conto che è necessaria; qualche dialogo è forse ingenuo ma sincero.
Insomma se c’è qualche difetto è quasi funzionale.
O forse sono io che sono molto indulgente perché – ripeto - il film mi è piaciuto molto.

È disponibile su Netflix.

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