riespongo con cortesia la mia opinione: trattasi di una ottima rivista per avere la giusta misura del fenomeno antropologico dei cosiddetti metallari, vera disgrazia della musica di sempre e simbolo dell’utente musicale da dileggiare senza vergogna in quanto espressione imperitura dell’ignoranza a 360 gradi.
Che cazzo, perchè avete cenzurato Pappo ? A sto punto aveva ragione a dire che siete dei nerds voi metallari
numero 5 in edicola…molto bello anche questo numero
Vedo una foto dei primi Death SS…c’e’ un articolo?
Il sommario dice: DEATH SS: alle origini del mito nel racconto di Steve Sylvester
questo lo leggero perche ci sono i venom che erano un bel gruppo. glia ltri li ho comprati ma non li ho letti
Fai poco lo sborone Fabrì, o vuoi forse che dica a tutti dove ti ho incontrato sabato pomeriggio?
In merito ai (IMHO GRANDI) Death SS è trattata la storiella secondo la quale per alcuni “Portano Sfiga”?
ci sono vari aneddoti sui primi anni di storia della band e il racconto molti fatti “strani” accaduti…
Chi li racconta, Steve?
Stefano Ricetti ha curato l’articolo e il racconto è un lungo monologo di Steve …
madonna l’articolo sui death ss e di una stupidità imbarazzante. ma chi è sto qua che lo ha scritto? ma come si esprime? ma che minchia dice? mi sono cadute le braccia leggendolo. va bene che posso essere interessanti le cose raccontate ma leggerle cosi è demoralizzante. ecco sono demoralizzato
Il monologo di Silvestri secondo me è molto interessante… l’intro e l’outro di Ricetti sono stravaganti, e vanno chiaramente lette con un pizzico di ironia (o almeno io l’ho vista così).
Certo è che sui Death SS dei primordi sarebbe stato bello fare un doppio articolo/intervista tirando dentro anche Paul Chain, visto che i due non è che abbiano esattamente le stesse posizioni su un sacco di cose - per esempio la questione dei fantomatici primi singoli poi ristampati in box, su cui Chain dice cose radicalmente diverse.
Cioe’ cosa dice Ricetti?
Certo è che sui Death SS dei primordi sarebbe stato bello fare un doppio articolo/intervista tirando dentro anche Paul Chain, visto che i due non è che abbiano esattamente le stesse posizioni su un sacco di cose - per esempio la questione dei fantomatici primi singoli poi ristampati in box, su cui Chain dice cose radicalmente diverse.
Proprio recentemente ho chiesto lumi nel forum dei Death SS e dicono che ne esistono solo test press in possesso di Steve…Chain cosa dice?
Eh, devi leggerlo per farti un’idea…
Proprio recentemente ho chiesto lumi nel forum dei Death SS e dicono che ne esistono solo test press in possesso di Steve…Chain cosa dice?
Da un’intervista a Paul Chain presa dal sito SPECTRA:
[b]Cosa è questa storia dei falsi?
[/b] Quel Box, “The Cursed Singles”, pur nella sua qualità, è un falso. Roberto Mammarella (titolare dell’Avantgarde Music, etichetta che ha stampato il Box) da anni ci dichiarava il suo amore per i primi Death SS e si diceva altamente interessato alla pubblicazione di nostro materiale. Steve ha quindi approfittato della situazione per farsi i comodi suoi. Nel 1993, come sai io e Steve ricucimmo i rapporti e tornammo a suonare insieme. Durante le registrazione del suo solo album “Free man” registrammo in amicizia anche dei brani più sullo stile Death SS, ripescando anche qualche riffs composto negli anni '80 e rimasto nel dimenticatoio negli anni seguenti. “Profanation” e “Spiritualist seance” (registrate, ripeto nel 1993/94) contengono alcune idee/soluzioni inizialmente concepite nel lontano bienno 1980/81, poi mai registrate per i motivi che ti ho sopra elencato.
Sono comunque a tutti gli effetti dei pezzi nuovi, ma Steve ha spacciato in giro la voce che siano ristampe di fantomatici singoli pubblicati nei primissimi anni di vita del gruppo; ma chi può credere ad una roba simile? Le hai sentite la registrazione e la produzione? Come si può farle passare per cose dei primi’80, soprattutto pensando a come, in Italia, si producevano i dischi metal in quegli anni?
Steve ha sfruttato ancora una volta la mia fiducia e amicizia per mettere sul mercato l’ennesimo falso targato Death SS.
Il resto dell’intervista si può leggere QUI.
e inoltre mica lho capita la chiosa sul cancello e la data.
Eheh…a chi credere? Io propendo per il Catena…poi boh.
Appena letto il monologo di Steve, interessante. Fra l’altro ho avuto la conferma di aver conosciuto il primo bassista dei Death SS, aveva una piccola etichetta per cui incisero dei miei amici e qualche volta veniva nella nostra sala prove. Ha suonato anche nei Violet Eves, ma sui Death Ss non si era mai sbottonato, ma commentava ironico il poster della band che avevo appeso (pur facendo noi tutt’altro genere).
Personalemnte a rendere tutto più interessante e curioso è il fatto alcuni di questi personaggi sono delle mie parti, e pur non avendo approfondito la conoscenza di Paolo ho avuto a che fare spesso con musicisti che gli gravitavano attorno, incidavamo per un’etichetta fondata da un suo ex socio, ecc. Anzi questa persona, che aveva un negozio di dischi, mi ha raccontato che un bel giorno Paolo era passato a ritirare tutte le copie di Cursed Singles per bruciarle, fortunatamente me ne aveva tenuta una sapendomi interessato.
Inoltre Sanctis Gorham è lo zio di una mia amica, così come Alex Scardavian, chitarrista di Paul, col quale avrei dovuto anche suonare.
Sula questione dei “falsi” sinceramente non saprei a chi credere.
Classix Metal n.6
ARMORED SAINT
RIOT
OVERKILL
ANNIHILATOR
DOSSIER: LE RADICI DIMENTICATE DELL’US METAL
ACID
LITTLE CAESAR
DARK STAR
MEANSTREAK
VANEXA
10 CULT ALBUM DEL SOUTHERN GLAM
comprato e ovviamente manco sfogliatoa