El topo (Alejandro Jodorowsky, 1970)

l’edizione che ho recuperato recentemente è quella Raro post restauro.
per la precisione: versione rimasterizzata e restaurata da negativo originale 35 mm.
video 1.33:1 4/3
audio dd 5.1 spagnolo (originale) con sub in italiano.

oh… il film è meraviglioso e questo lo sapevo già… ciò che invece mi ha stupito è l’ottima qualità video.
sbalorditiva.

lo sto controllando proprio in questo momento e devo dire che siamo a livelli altissimi… sembra un bd. vedere per credere.

inoltre ha un buon comparto extra: intervista a Jodorowsky,commento audio del regista, intervista a Sesti, gallery e trailer + booklet.

straconsigliato.

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E’ stata una scelta della Raro quella di non inserire la traccia audio italiana oppure il film non è mai stato doppiato nella nostra lingua?

Si naturalmente quando uscì nelle sale era doppiato in italiano, ma la Raro ha fatto la scelta bizzarra di non includerlo, chissà se lo farà in futuro come fece con Fino all’ultimo respiro.

Ho dedicato ieri la mia serata alla visione di questo film che affrontavo per la prima volta. Essendo scevro da ogni aspettativa devo dire che l’inizio è stato piuttosto ostico, cercavo infatti di capire il significato delle immagini che scorrevano e, se qualcosa poteva sembrarmi sufficientemente chiaro (o quanto meno accettabile nelle mie interpretazioni), molto mi sfuggiva rendendomi la visione mano mano sempre più difficoltosa. Dopo mezz’ora abbondante ho deciso di spegnere. Non è mia usanza, anzi è davvero una rarità per me interrompere e abbandonare la visione di un film, ma in questo caso mi pareva giusto, io in effetti conosco poco di Jodorowsky e non so certo nulla di Panico, Psicomagia, Tarocchi e tutte queste amenità. Cosa avrei potuto comprendere delle immagini, seppur affascinanti, che mi scorrevano sotto gli occhi ? Ma proprio mentre pensavo queste cose, nel rimorso di aver fatto un gesto così estremo per i miei costumi, quelle immagini tornavano alla mia mente. Quel deserto, quel cielo, quel cavaliere nero vestito, con un bambino nudo in spalla, i peones, il sangue…no non potevo abbandonare, e quindi ho deciso di ricominciare la visione ma stavolta in maniera diversa, in maniera non convenzionale. Ho deciso di abbandonare ogni mia pretesa di capire od interpretare, e di abbandonarmi semplicemente alle immagini, ai suoni, alla musica, di liberare i miei sensi e di concedermi un esperienza più mistica che materiale. Ed in effetti ha funzionato, le gesta del pistolero che libera il villaggio oppresso dal Colonnello da operetta, hanno cominciato ad apparirmi più famigliari di quello che erano state all’inizio. Le sfide con i 4 Maestri, le trappole gli inganni, la vittoria, la morte dell’eroe, tutto ha cominciato a prendere una forma ed un ritmo che mi riempiva gli occhi, l’anima e la pancia, lasciando libera la mente di vagare in cerca di significato, ma senza l’assillo di trovarlo. Tanto da non essere nemmeno poi tanto sorpreso di scoprire che il film finisce e ricomincia con il Pistolero trasformato in una specie di “Dio dei Freaks” e poi in un monaco, un mimo, un minatore (El Topo – La Talpa) che scava una galleria per portare il proprio popolo verso una “Terra Promessa” che sarà invece rovina, spettatore inerme dello sterminio del proprio popolo, di nuovo giustiziere, per terminare in un Bonzo che si da fuoco, la Talpa che scava cercando il sole ma che diventa cieca quando affiora in superficie. Ho spento felice di averci ripensato.

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Dì la verità che ti sei abbioccato alla grande dopo mezz’ora e il resto te lo sei sognato… :smiley:

così è più corretto… :weedman:

p.s. venticè usa il tasto spoiler!!! :rasta:

Anvedi ma quanto siete insensibbili oh…parlate del film piuttosto, che Steed prima lanci il sasso e poi nascondi la mano…

Seriamente parlando, io a suo tempo lo abbandonai verso la metà, credo.

Il fatto è che esiste un cinema di prosa ed uno di poesia, anche se non sono ovviamente divisi in maniera così netta… questo mi parve un esempio di cinema di poesia, e purtroppo la poesia mi ha sempre lasciato indifferente. Mi è davvero difficile sorbirmi certe visioni quasi totalmente a-narrative, è un limite mio, lo so.

Ciò detto, El sorcio m’ha fatto du’ palle che parevano quattro

Mah non saprei, io chiaramente sono quasi totalmente per un tipo di cinema più action e meno impegnato, però sta di fatto che certuni film lenti o comunque di poesia se mi piacciono li guardo ben volentieri, così su due piedi mi viene in mente il settimo sigillo di Bergman che mi è piaciuto molto.El topo anch’io l’ho trovato noioso, bellissime se vuoi le immagini o affascinanti per citare Venticello, oppure suggestive, ma il problema è che non riuscivo a stare sveglio per più di dieci minuti, finendo per svegliarmi sempre con il dvd con i titoli di coda.Poi aggiungiamo anche il fatto che non ci ho capito na fava….sto cinno nudo che scorrazza che alla prima occasione viene abbandonato per essere sostituito con la topa…

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:rofl:

E’ la parabola del percorso iniziatico-alchemico diviso in tre fasi: Opera al Nero (Nigredo), Opera al Bianco (Albedo), Opera al Rosso (Rubedo). Il film è zeppo di simboli difficilissimi da capire per chi non s’interessa di certi argomenti; è comprensibile il fatto che, nell’insieme, possa risultare non solo spiazzante ma addirittura noioso.

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A me non ha annoiato anzi. Ero curioso di vedere dove, come diceva Totò, voleva andare a parare. Eccessivo il divieto a 18: non è un film che possa interessare i ragazzini. Assurda la scelta di aver lasciato il titolo originale. Quanti pensate potessero sapere che voleva dire ‘topo’ in spagnolo?

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forza estate 74!!!

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comunque il BR della Raro recupera la traccia audio italiana anche se non è il massimo della audibilità

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Si, l’ho notato anch’io. Evidentemente non han trovato niente di meglio.

Comunque, in spagnolo “topo” significa talpa…:nerd_face:

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Sì l’ho scoperto poi. Pensa tanti anni fa quando se non lo leggevi da qualche parte veramente non lo avresti mai saputo a meno di non conoscere lo spagnolo. Dunque andavi a vedere un film che pensavi che parlasse non dico di un topo vero ma di un uomo detto topo.

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ma lo scoprivi immediatamente nel film, viene spiegato nella sequenza introduttiva

Sì, d’accordo, ma comunque dovevi andare a vedere il film per scoprirlo. O leggere una recensione sperando che ti dicessero che significava il titolo.

penso che quello del titolo fosse un falso problema, perché indica chiaramente una nomea messicana non nuova ai cultori del western, che si trovava anche nei fumetti (vedi el muerto in tex willer etc). per cui non credo proprio che uno se ne stesse a casa incerto sul da farsi perché non sapeva che topo volesse dire talpa o proprio topo. tanto meno nel 74 quando il film aveva già fatto tre quattro volte il giro, due delle quali a ridosso de la montagna sacra col quale jodorowsky sbancò anche da noi. mi sembrano onestamente sofismi oziosi.