Elvis (Baz Luhrmann, 2022)

Non amo Baz, ma fremo…

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Ecco, stessa situazione che sto vivendo io.
Luhrmann, probabilmente è un mio limite, non riesco ad apprezzarlo a pieno. Non divago e casomai aprirò un thread a parte qualora non vi fosse già.
Per quanto riguarda questo Elvis, devo dire che il trailer lascia presagire qualcosa di molto buono. Ho letto qualche informazione sparsa riguardo alle parti cantate che dovrebbero essere un lavoro di sovrapposizione tra le piste originali cantate da Elvis e quelle ricantate dall’attore protagonista.

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Extended trailer. Buono l’accento olandese di Hanks per il Colonnello.

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Visto ieri sera, promosso a pieni voti. Non vado pazzo per lo spirito baracconesco di Baz, anche se Romeo+Juliet & Moulin Rouge funzionano; The Great Gatsby ha probabilmente il miglior Gatsby possibile in Di Caprio, e le feste sono cool, ma troppo il trash che poco c’azzecca con la Gilded Age. Ma Elvis baraccone lo era, anche prima di Las Vegas, per cui il taglio dato dal regista calza a pennello. Poi c’è Tom Hanks, un mostro, e Olivia DeJonge che assomiglia molto a Priscilla. Ma soprattutto lui, Austin, da brividi perfetto e a tratti indistinguibile, dallo special di Natale allo struggente finale, quando le due si fa fatica a capire quale sia l’attore e quale il vero Elvis. L’attenzione al dettaglio è sovrumana, ogni signolo extra dello special del 68 è stato “clonato”, stesse lenti focali, stesse inquadrature. A larger than life movie for a larger than life star.

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Io l’ho visto domenica in un’arena estiva (il posto più bello dove vedere un film).
Sposo in pieno la tua recensione. Una pellicola grandiosa, consiglio a tutti di vederla. Soldi spesi benissimo.

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A me è piaciuto molto. Sin dall’inizio Baz spinge a tavoletta e più che un vero e proprio biopic parte con l’intenzione di ragionare sull’Icona Elvis e di come si svolgono ed evolvono le relazioni tra tutti i personaggi che gli girano attorno. Tutti hanno un interesse particolare, ma nessuno sembra davvero curarsi di lui e probabilmente il fatto che molto sia incentrato sulla figura del Colonnello (un magistrale Tom Hanks) rafforza questa mia impressione. Impressione che si affievolisce col passare dei minuti, così come l’incisività del personaggio Parker viene un po’ a scemare e maggiore spazio viene dato alla parabola drammatica della carriera/vita di Elvis. Quì cominciano i momenti più toccanti ma magari meno originali del film. Film che per me rimane una biografia di grande impatto sia visivo che emozionale, con ricostruzioni fedeli e una superlativa interpretazione da parte di Austin Butler. Promosso a pieni voti.

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