Regìa: Giovanni Fago, 1974 Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Fago, Adriano Bolzoni Fotografia: Roberto Gerardi Montaggio: Alberto Gallitti Musiche: Piero Piccioni
Con: Henry Silva, Philippe Leroy, Rada Rassimov, Gabriele Ferzetti, Franco :bmw: Diogene, Lia Tanzi, Armando Brancia, Calisto Calisti, Loris Bazzocchi, Paul Muller, Rosita Torosh, Pino Ferrara, Fausta Avelli, Luciano Bartoli, Renato Pinciroli, Marco Bonetti, Gianfranco Barra, Guido Alberti, Omero Antonutti, Bruno Boschetti, Alessandro Perrella, Antonio Antonutti, Margherita Horowitz.
Poliziesco con rapimento incorporato dei bei tempi, con un cast di prim’ordine ma che stranamente sembra sparito nel nulla…circola? Passaggi tv?
Ho 2 copie… Una, conosciuta, in tedesco, l’altra in inglese… Ma porca miseria in italiano no? Non le ho ancora visionate comunque sembrano simili… Durata quasi 100’ pal. Ok Silva con la sua voce però… Qualcuno possiede qualcosa di meglio? Grazie :rolleyes:
CSC = Centro Sperimentale di Cinematografia
SNC = Scuola Nazionale di Cinema
La Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia […] è articolata in due distinti settori: la Cineteca Nazionale […] e la Scuola Nazionale di Cinema
In ogni modo il film non è una cosa clamorosa, peraltro ha diversi punti di contatto con Milano odia. E il vice-commissario si chiama Mercuri proprio come in Milano calibro 9… mi chiedo se queste cose fossero casuali o meno, boh.
Molti dialoghi e pochissima azione, e quella che c’è è meglio dimenticarla in fretta, vedi il tremendo inseguimento finale in motoscafo sul lago di Como con Ferzetti che prende in mano la situazione a modo suo.
Personaggi appena sbozzati, resta impresso solo Silva come commissario siciliano che conosce la mala dall’interno perché è nato lì ecc.ecc.
Metà poliziesco e metà noir con un commissario che s’incazza ma stranamente non con i suoi superiori. Doppiare Silva in siciliano è una scelta abbastanza discutibile (un po’ meno quella di fargli interpretare un commissario) mentre Ferzetti e Leroy sono una garanzia. Bella la fotografia della nebbiosa Como. L’inseguimento finale, con tanto di pellicola velocizzata, è alquanto discutibile. Un buon film, ma se qualcuno si aspetta l’azione è meglio cercarla altrove