che poi ovviamente la questione è sempre quella, che a me se questo si fa i festini a zoccole e coca non me ne frega un cazzo, anzi magari posso pensare che fa pure bene, salvo poi che però sono quelli che pretendono di imporre agli altri il loro modo di pensare
che se poi la tipa non gli veniva il coccolone e finiva al pronto soccorso voglio proprio vedere se questo si pentiva
ma comunque ieri è anche uscita fuori una sentenza non mi ricordo se delal cassazione o di chi altro, una sentenza E S E M P L A R E
in cui un tizio è stato dichiarato non colpevole di aver causato la morte per negligenza della propria convivente semplicemente perchè la legge avendo scelto di non disciplinare i rapporti tra conviventi considerandoli ancora meno di un rapporto tra badante e assistito allora sto tipo non aveva obblighi, ossia non avendo nessun diritto non gli torna neanche nessun dovere
e spero solo che qualcuno di questi cazzoni si azzardi a fare un qualsivoglia commento sulla vicenda
Ecco il punto…vuoi andare a zoccole? Per me nessun problema. Vuoi pippare come un aspirapolvere turbo? Saranno cazzi tuoi…
Però se poi un ragazzino 15enne deve passare dei casini allucinanti perché viene trovato in possesso di 3 grammi di hashish grazie alla legge del cazzo che TU hai sostenuto a spada tratta, ecco che non mi sta più tanto bene allora…
Fatevi due risate, va là…
LA VITA DA DEPUTATO - Cesa (segretario dell UDC) sottolinea anche il «problema» dei parlamentari che vivono a Roma da fuori sede, «e fuori dalla loro città hanno una vita abbastanza dura». Lo dice riferendosi anche alla sua vita pubblica: «Quando ero eurodeputato, stavo da solo tutta la settimana e la solitudine è una cosa molto seria». Per questo, ripete più volte, «la vita del parlamentare è molto dura» e bisognerebbe pensare, propone, all’ipotesi di un ricongiungimento familiare: più soldi a deputati e senatori, quindi, per poter permettere il trasferimento delle loro famiglie a Roma.
Renato… visto che lo hai citato sai per caso dove posso trovare un tasto per badreputare almeno un milione di volte quello che ha detto Cesa? Ovvero la più grande caxxata sentita almeno “dai tempi in cui l’uomo inventò il cavallo” (cit.) :mad:
Mi raccomando non scordare di farti un paio di piste di coca prima…sai come ti sentirai meno solo!
No purtroppo no…se non mandandogli una mail che non leggerà in ogni caso dal sito della Camera dei Deputati (io ogni tanto lo faccio, mai avuta risposta ovviamente…)
Uh!
Leggo ora che il simpatico Mele è stato in galera perché quand’era vicesindaco andava a sputtanare i soldi delle tangenti al Casinò, assieme al sindaco, tra il 95 e il 98. Il processo è ancora in corso.
Insomma, basterebbe questo per fare di lui la persona ideale per sedere dove siede (o dove sedeva…).
>Per questo, ripete più volte, «la vita del parlamentare è molto dura» e bisognerebbe pensare, propone, all’ipotesi di un ricongiungimento familiare: più soldi a deputati e senatori
Mi viene in mente la scena di “Smokin’aces” dove la tizia di colore spara pallettoni a distanza da una finestra all’altra… Vorrei quasi essere la tizia e sto coglione (con altri magari) dall’altra parte.
Io avrei una soluzione alternativa più economica per risolvere i problemi del ricongiungimento famigliare dei deputati. Forse non sarà molto originale, ma è di sicura efficacia.
La soluzione è questa: Ti senti solo? Ti manca la famiglia? Dimettiti e torna a casa tua!!!
Malore per il quale, dice F.Z., non fu il suo occasionale accompagnatore a chiamare i soccorsi per lei, anzi: «Macché, ha cercato di strapparmi il cellulare di mano . Io ho telefonato al mio compagno e poi a mio fratello». Poi un’altra smentita: «Nessuno ha mai dormito quella notte. Siamo rimasti dalle 2 alle 5 del mattino, in tre in una stanza. E poi alla fine mi sono sentita male, ho visto delle cose che mi hanno fatto paura»
Prego notare cosa dice Rocco Buttiglione: “…Qual è il partito che non ha avuto nelle sue fila un drogato, un corrotto, un mafioso o un camorrista?”
Dovrebbe essere in qualche modo consolatorio ???
E intanto il buon Mele è indagato per cessione di stupefacenti
Casini respinga le dimissioni di Cosimo Mele. Il primo deputato che si è dimesso per essere andato a puttane è un eroe. Invece di rubare, estorcere, mentire, corrompere ha soltanto ceduto ai piaceri della carne. Guardatelo in faccia. Uno così aveva bisogno assoluto di scopare. Due squillo e un po’ di coca all’hotel Flora sono il minimo sindacale.
Mele va tutelato. Ha difeso in passato “la nostra identità cristiana” e ha chiesto che fossero messi alla berlina i deputati cocainomani. Ha voluto sperimentare, vedere, toccare di persona. Lui c’entra, ci è entrato. Chi è senza puttana scagli la prima pietra.
Cosimo, 50 anni, lo ha ammesso: “E’ stata un’avventuretta di una sera”. Casini che vuole un test sui parlamentari per la droga avverta prima i suoi per non creare inutili imbarazzi. Se la casa di tolleranza delle libertà è per il family day, questo episodio ne rafforza i principi.
Il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa, ha infatti commentato: “La vita del parlamentare è dura se fatta seriamente, ricca di impegni fuori casa, con tanti giorni da solo a Roma…”. Umana comprensione, ed è giusto così. I familiari dei nostri dipendenti dovrebbero raggiungerli a Roma. Ricongiungersi, anche carnalmente a spese del contribuente. E tra una seduta parlamentare e l’altra andrebbe facilitata la scopata in famiglia. Con delle stanze attrezzate per l’occasione con una gigantografia dello psiconano e le cinque badanti sulle ginocchia.