Festival di Roma 2008 (anticipazioni, notizie e commenti)

Il Festival di Roma propone due film inediti tra reggae e canzone d’autore
Il primo racconterà il nostro poeta-cantautore, l’altro Bob Marley

Wenders: filmerò il tributo
dedicato a Fabrizio De Andrè

                              [i]di ERNESTO ASSANTE e GINO CASTALDO 

[/i] ROMA - La notizia più sorprendente la lancia Wim Wenders alla fine di un toccante documentario, Effedia, sulla mia cattiva strada (regia e ricerca d’archivio di Teresa Marchesi, che sarà presentato nella sezione Extra del Festival internazionale del film di Roma) quando rivela non solo un amore smisurato per l’opera di De André, ma anche un progetto preciso: "Spero di partecipare al concerto di tutti i grandi musicisti del pianeta che in onore di Fabrizio suoneranno le sue canzoni.

Un giorno ho scoperto che anche Hal Willner, uno dei più grandi produttori musicali di tutti tempi, era innamorato dell’opera di Fabrizio quanto me. Hal ha in progetto di organizzare questo concerto, a New York. Io ci sarò. E per tutto quello che potrò fare per farlo realizzare, o per filmarlo, potete contare su di me. Sarà un grande giorno per tutti i “missionari " di Fabrizio De André del mondo”. Dunque tra non molto potrebbe esserci un evento di portata mondiale che finalmente spingerà alla ribalta internazionale il valore dell’opera del nostro più prezioso poeta della canzone. La Fondazione conferma. Il progetto è davvero in corso d’opera.

L’atto d’amore di Wenders arriva alla fine di un approfondito documentario costruito intorno alla figura di De André come un mosaico di canzoni e interviste. Un ritratto pressoché definitivo, anche perché affidato in gran parte alle parole dello stesso De André, dopo una lunga e fruttuosa ricerca negli archivi Rai e nelle collezioni private: “Io credo che chiunque possa essere maestro di pensiero” racconta il cantautore in apertura, “anche un ciabattino, anche un venditore di polli. Ma deve esserci una continuità in questo suo, chiamiamolo, mestiere e, soprattutto, che il maître a’ penser dia certezze. E queste certezze di solito le danno i filosofi, o alcuni politici. Non sicuramente gli artisti, se non in casi rarissimi”. Ma De André era certamente l’eccezione, in fin dei conti più un libero pensatore, anarchico e inquieto, che non un semplice musicista, per quanto geniale.

A impreziosire il documentario ci sono soprattutto filmati di performance dal vivo, alcune delle quali mai viste prima.

Nella stessa sezione del festival verrà celebrata anche la figura di Bob Marley, grazie a Exodus 77, un nutrito racconto centrato su uno dei momenti chiave della sua vita, il 1977, l’anno in cui si trasferisce in Inghilterra all’indomani dell’attentato di cui è vittima in Giamaica, e in cui realizza il suo disco di maggior successo, Exodus. Il racconto realizzato da Antony Wall è straordinariamente ricco, sia di immagini di Marley sia della storia di quell’anno. Il 1977 viene rivisitato attraverso gli eventi storici di tutto il mondo, quello stesso mondo che Marley prova a raccontare nelle sue canzoni, nella parabola dell’esodo, del “movement of Jah people”, il movimento del popolo di Jah, come vuole la religione rasta. Marley intercetta i sentimenti delle
(23 settembre 2008)

http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/spettacoli_e_cultura/wenders-andre/wenders-andre/wenders-andre.html?ref=hpspr2

Illustrate oggi le sezioni più innovative e trasversali della manifestazione
che partirà il 22 ottobre. Tra film di finzione, documentari, omaggi vari
Da Van Damme ad Al Pacino
l’altro cinema del Festival di Roma
Pellicole di ogni tipo, provenienti da oltre quindici paesi del mondo
Ma il piatto forte sono gli incontri: Cimino, Cronenberg, Servillo-Verdone…

http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/spettacoli_e_cultura/festival-roma-2008/altrocinema/altrocinema.html

Il nuovo Van Damme dev’essere una bomba. Speriamo esca in sala…:confused:

RONDI, ‘W, ROMA E LE POLEMICHE’
Il nuovo direttore del Festival di Roma chiarisce il caso Oliver Stone (il cui film è stato annunciato e poi ha scelto di andare Londra) e spiega il festival dai film al tappeto rosso

SESTI, 'DA VAN DAMME A VERDONE
Il curatore Mario Sesti racconta cosa ci sarà nella sezione L’altro cinema- Extra “curiosa come una marmotta”

BASE E IL FILM DA RECORD
Al festival il film che ha ottenuto la certificazione del Guinness dei primati per ‘la più lunga corsa della storia del cinema’

di Arianna Finos

L’artista Nella capitale per presentare anche «chinese coffee»
Al Pacino apre il festival di Roma
«Si recita soltanto nella vita»
L’attore premiato con il Marc’Aurelio d’oro alla carriera: «L’Italia è la Mecca del cinema»

http://www.corriere.it/cinema/08_ottobre_22/pacino_festival_cinema_roma_7d8d1e90-a06c-11dd-bdbb-00144f02aabc.shtml

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FOTOGALLERY CULTURA SPETTACOLI (22/10/2008)
Star Trek il film in anteprima mondiale a Roma
Il 14 novembre la capitale italiana ospiterà l’anteprima del lungometraggio che uscirà nelle sale a maggio 2009, con l’obiettivo di ripetere il successo della serie televisiva che ha fatto la storia sul piccolo schermo. Padrino dell’evento sarà il regista J. J. Abrams (nella foto accompagnato da Jennifer Garner) che fornirà qualche ghiotta anticipazione ai fan. Senza dubbio, un’occasione ghiotta per conoscere il genio capace di creare capolavori come le due celebri serie televisive Alias e Lost. Nel cast del film è presente anche Zachary Quinto, celebre per la sua splendida quanto oscura interpretazione di “Sylar” nella serie Heroes.

http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?p=1&pm=1&IDmsezione=12&IDalbum=13071&tipo=FOTOGALLERY#mpos

Seeeeee, na volta…

Ma ancora fanno i film di Star Trek??? Assurdo, mi viene in mente quella battuta di Luttazzi che diceva “Nuova missione per l’Enterprise del comandante Kirk: rimanere in tv per sempre”.

Incontro fra il comico romano e Toni Servillo, una lezione sul mestiere d’attore
L’appello: “E’ un’arte e andrebbe insegnata, ma per lo Stato i problemi sono altri…”
Verdone: “Fate cinema a scuola
invece che separare le classi”
Brani dai loro film più celebri, un incrocio fra dramma e comicità
Il protagonista di “Il Divo”: “Il nostro paese farebbe bene a evitare gli steccati”

http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/spettacoli_e_cultura/cinema/roma/verdone-servillo/verdone-servillo/verdone-servillo.html

[SIZE=1] Di scena oggi come evento speciale (con tanto di dibattito pubblico) il controverso
“Il sangue dei vinti” di Michele Soavi: la lotta mortale tra due fratelli durante la liberazione
[/SIZE] [SIZE=5]Tutti gli orrori dei partigiani
nel film più discusso del Festival
Giampaolo Pansa, autore del romanzo da cui la pellicola è tratta, attacca
“L’Italia non è pacificata perché il muro d’omertà dei vincitori non è mai caduto”

http://www.repubblica.it/2008/10/sez…nguevinti.html[/SIZE]

Il divo protagonista del poliziesco “Pride and glory”, in cui recita accanto a Edward Norton
e in cui interpreta un agente corrotto: “E dire che a me le armi non piacciono per nulla…”
Sbirro e killer, riecco Colin Farrell
E lui rivela il suo grande trauma…
L’attore: “Alexander mi ha rovinato, ma ora ho ritrovato l’amore per il cinema”
E su Hollywood: “Non mi ci sono venduto l’anima, peggio la privacy violata”

http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/spettacoli_e_cultura/cinema/roma/farrell-roma/farrell-roma/farrell-roma.html?ref=hpspr1

«Dal gabinetto del sindaco Alemanno ci hanno massacrato di richieste»
Biglietti omaggio (la solita storia)
L’aneddoto dell’assessore Umberto Croppi: due biglietti per High School 3 ma entrano in quattro

ROMA — Sono strepitosi, a volte. Sono davvero oltre. Sono esattamente come uno se li immagina. Politici potenti e arroganti, politici banali, paonazzi, un po’ volgari. Allora, sentite: erano giorni che quelli che gestiscono l’organizzazione di questo Festival venivano giù, sui gradoni dell’Auditorium, con gli occhi al cielo e le braccia larghe, e raccontavano: «No, sul serio: tipi così, mai visti al mondo…». Tu gli chiedevi: dài, spiegate. E loro: «Ti spieghiamo cosa?.. No, credici: è una storia troppo triste, dacci retta, lascia stare». Ma che lascia stare. Infatti, dopo un po’, sono crollati: «La verità? Dal gabinetto del sindaco Alemanno ci hanno massacrato di richieste». Richieste, scusate, per cosa? «Biglietti omaggio. Biglietti gratuiti. Per figli, per amici dei figli, per le fidanzatine dei figli e…». E poi? «Per le mogli, per le cognate, per la suocere…».
L’ASSESSORE PRETENDE - Storie spiacevoli. Complete di aneddoto. High School 3, anteprima, domenica pomeriggio: all’ingresso della sala si presenta Umberto Croppi, assessore alla Cultura del Campidoglio e amico personale del sindaco (la loro adolescenza politica, come noto, fu piuttosto nera e agitata). Croppi ha due biglietti e quattro persone al seguito. Dice: «Vabbé, dov’è il problema?». Gli spiegano che quattro meno due, fa due. Cioè mancano due biglietti. E lui: «Ne mancano due? Beh, facciamo che ora non mancano più». Lo guardano con aria interrogativa. «Entrano tutti e quattro. Punto, basta. Entrano e basta. Qualcosa da obiettare?». I deputati del Pd Giovanna Melandri e Dario Franceschini, a pochi passi, nella folla festante dei bambini, assistono muti. Inevitabilmente, lunedì sera, l’ufficio di presidenza del Festival è stato così costretto a spedire una lettera (per ovvio escamotage diplomatico inviata anche alla Regione e alla Provincia) in cui si avvertivano tutti «i soci fondatori del Festival» che, qualora volessero avanzare richieste per acquistare biglietti, è ora in funzione un numero telefonico specifico» (si noti la sottigliezza dell’indicazione: «per acquistare»).
IL MAESTRO BACCHETTA - Non casualmente, il maestro Mario Monicelli dice che «la Mostra di Venezia e il Festival di Roma non sono neanche in concorso. Venezia, infatti, ha una sua tradizione e una sua classe che Roma, purtroppo, non ha». Monicelli parla sotto la pioggia, davanti a una folla che neppure riesce ad ascoltarlo, sperduta com’è nelle piccole piazze e lungo i vicoli: proiezione pubblica in piazza Santa Maria dei Monti del suo primo, memorabile documentario: «Vicino al Colosseo, c’è Monti». C’è il rione Monti. Un rione bellissimo. E a entrarci, per dire, non si paga niente.
Fabrizio Roncone
29 ottobre 2008

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(29-10-2008)
A lezione di ballo (e cinema) con Michael Cimino

http://trovacinema.repubblica.it/multimedia/roma/Cimino-lezione-di-cinema-e-ballo/3466222/1/1?speciale=roma2008

Il grande regista (‘Il cacciatore’, ‘I cancelli del cielo’) ha montato una sequenza di scene di ballo dei film che preferisce. Le ha mostrate al pubblico e poi ha risposto alle domande. “Mi sarebbe piaciuto fare il coreografo”, ha detto Cimino, classe '39 ma un aspetto da eterno ragazzino, a metà fra Andy Warhol e Michael Jackson. A moderare, Antonio Monda e Mario Sesti
GUARDA: / [b]PARTE 1[/b] / [b]PARTE 2[/b] / [b]PARTE 3[/b] / [b]GUARDA: RED CARPET DANCIN’ IN THE RAIN[/b] a cura di Anna Zippel / riprese Stefano Cipullo Pubblicato da RepubblicaRadioTv

Ma sbaglio o non se ne parla affatto di questa edizione del festival? Vedo un po poco clamore su giornali e tv…