Visto questa mattina questo film sulla vita di Neil Armstrong, pubblicizzato a Londra come il Blockbuster che ci lascerà con gli occhi spalancati.
Non so, a me non ha entusiasmato. Più che altro ho trovato curiosa e interessante la raffigurazione della sfera intima e privata di Armstrong, seppur non somigliante ben interpretato da un attore che apprezzo Ryan Gosling. Che peraltro seppur coi suoi buoni motivi (perse una figlioletta per un male brutto a soli 2 anni) viene raffigurato non proprio come un umile sul lavoro ed un allegrone in famiglia. Mi innesterei qui su come la storia che abbiamo studiato dal 1945 ad oggi ce la siamo dovuta prendere e studiare noi perché a scuola dire che è stata trattata in maniera lacunosa e insufficiente è dire poco. Del cast anche la Foy, Jason Clarke, Kyle Chandler.
Nel complesso oltre 2h20 abbastanza impegnative, specie per vederlo in lingua originale. Prendendo poi con le pinze la trasposizione cinematografica invito e fare un più accuratofact checking su varie tematiche trattate nel film.
La cosa che più mi ha colpito comunque è come le strumentazioni interne e le componentistiche delle ASTRONAVI siano state raffigurate così lerce, sporche e grezze.