Flight (R. Zemeckis, 2012)


http://www.imdb.it/title/tt1907668/
Visto nella sua settimana di uscita questo nuovo film di Robert Zemeckis con Denzel Washington protagonista.
Il trailer mi aveva veramente molto ben predisposto e solitamente ne Denzelone Washington ne Zemeckis mi hanno mai regalato boiate clamorose , tantomeno steccate. Questo Flight mi ha però un pò deluso in quanto dopo la bella, bellissima parte iniziale con ottima tensione ed effetti speciali mi aspettavo una parte molto più di indagine che so a la “il muro di gomma” (anche se qui si affrontavano in verità tematiche diverse) anzichè una lunga , lunghissima e francamente molto pesante parentesi sulla vita di un alcolista e di una tossica culminata da un finale un pelo troppo severo. Salvo l’interpretazione di Washington (Le sue frequenti inquadrature di lui stampatissimo dietro i ray-ban mi hanno veramente divertito fatto quasi dimenticare le parti noiose del film) , il pre-finale ed il personaggio interpretato da Mr. John Goodman, un divertentissimo occhialuto spacciatore-hippy “nella lista” amico di Washington. :cool:
Peccato.

Visto Giovedi sera in dvd, la parte iniziale e da antologia, bellissima, non c’e che dire. Poi in effetti il film prende tutta un'altra piega e spiazza, anche perche le tirate sull’alcolismo possono prender piede negli States, altrove fanno un po’ ridere. Comunque girato bene, su tutto appunto l’inizio e la scena prima dell’audizione, Washington sfatto ma bravissimo, Don Cheadle sottoutilizzato, John Goodman sempre una certezza.

Se il pilota del tuo prossimo volo arrivasse in quello stato non la penseresti cosi`.

Coraggioso comunque con inizio bomba e full frontal di Nadine Velazquez, il film vav visto anche solo per quella mezzora iniziale.

A me è piaciuto, non sapevo che il film fosse sostanzialmente sul tema dell’alcolismo… mi aspettavo più un thriller para-processuale sul pilota che ha salvato quasi cento persone ma siccome era leggermente brillo viene comunque messo in croce dai cattivoni eccetera. Invece c’è proprio un ubriacone di quelli tosti… bello. Goodman notevolissimo, avevo letto che aveva perso un sacco di peso, ma qui sembra uguale ai tempi del grande Lebowski, pure coi pantaloni corti :smiley:

Visto in sala, decisamente notevole. Oltretutto, un sacrosantissimo ritorno al film “vero”, per Zemeckis, dopo TROPPI anni dedicati alla motion-capture (e se “Polar express” e in parte “Beowulf” li posso pure trascurare, almeno " A christmas carol" era davvero ottimo). Già l’inizio, del tutto insolito per il cinema mainstream yankee, col nudo frontale integrale (tutt’altro che fugace…) della hostess in camera d’albergo era “promettente”, il resto è sicuramente all’altezza. Bei dialoghi, bei personaggi, forse qualche minuto di troppo ma dinanzi a cotanto talento, suvvia, siamo clementi. Note di merito a Kelly Reilly (britannica, vista altre volte in vari film, ma mai così intensa e brava), a un Washington che non ha paura di “insozzare” la propria immagine positiva (e qualche chilo di troppo, qui, è particolarmente funzionale), Cheadle è una sicurezza, e Goodman appare in un paio di scene ma “lascia il segno” senza grandi sforzi. In breve, una gran prova di cinema hollywoodiano “adulto”. Nota personale: se negli States rompono tanto i coglioni a uno che - pur “bevuto” e incocainato - riesce a salvare quasi miracolosamente tante persone, cosa dovrebbero fare a un VERO cialtrone d.o.c. come quel coglione cretino del comandante Schettino? Scuoiarlo vivo sulla pubblica piazza, minimo…
P.S. Per Renato: se vuoi vedere Goodman dimagrito, c’è “Una notte da leoni 3”. A figura intera, vedi tranquillamente che ha smaltito parecchi chili…

Un drammone che mi ha colto un po’ alla sprovvista, mi aspettavo un film totalmente diverso.
Mi è piaciuto ma senza esagerare. Ovviamente la parte migliore (che poi è quella che viene meglio a Zemeckis) è quella dell’incidente aereo, poi il resto diventa un po’ pesante.
Concordo con almayer, certi pipponi sull’alcolismo vanno bene negli USA, qui in Europa invece lasciano il tempo che trovano.
Zemeckis gira tutto molto bene e ogni tanto non rinuncia a qualche suo tipico virtuosismo dove unisce idee registiche e tecnologia. Tanto per citarne uno: l’inquadratura verso il finale sul viso di Washington che passa da una location all’altra.
Però boh, alla fine non mi ha esaltato.
Tra l’altro ho trovato ridicolo il personaggio di Goodman, un macchiettone fuori luogo.

Ottimo il blu ray con alcune brevi featurette. La migliore è quella che mostra come è stato realizzato l’effetto dell’incidente e le riprese dentro l’aereo.

Domanda per almayer: questo non l’hai visto in aereo, vero? :smiley:

Tra l’altro, a mio parere, Zemeckis in Castaway ha girato uno dei punti di vista più terrificanti sugli incidenti aerei: quello di Tom Hanks, che lo avverte mentre è dentro il minuscolo bagno del veivolo.

L’ho pure rivisto una seconda volta a breve distanza dalla prima visione… confermo la mia impressione ampiamente positiva. Che Washington sia un ottimo attore si sapeva, ma vederlo nella sequenza in cui accompagna la ragazza alla riunione degli AA è impressionante.

Nooooo dai è un ruolo di supporto ma fa troppo ridere dai… ci vediamo sulla faccia scura della luuuuna! ah ah

Visto, molto bello, la prima mezz’ora come si suol dire vale da sola il prezzo del biglietto.
Denzel Washington è bravissimo, una volta non l’apprezzavo molto ma con l’età mi pare sia migliorato di brutto. Qui è del tutto credibile, considerando pure che regge da solo parti intere di film.

Sono d’accordo con voi sull’inopportuno pipponesimo americano riguardo Bacco e tabacco, però ragazzi qua non si tratta di un tizio che si fa un bicchierino e rimane coinvolto in un incidente stradale, qua si parla di uno che si sfonda di vodka e coca e che mezzo morto di sonno se ne va a pilotare un aereo di linea con cento persone a bordo, facendosi pure qualche robusto cicchetto mentre è in cabina di pilotaggio. Oltretutto c’è un’ambiguità di fondo nel fatto che

durante l’incidente Washington riesca a reagire con prontezza anche grazie alle sniffate, sennò sarebbe uno zombie morto di sonno, così come poi accade anche nella scena dell’udienza.

Mi piace insomma che certe situazioni siano sfumate piuttosto che tranciate di netto.

Poi qualche lungaggine c’è, così come qualche stereotipo (la moglie invasata del copilota), poi c’è John Goodman con parrucca e treccione che fa il Mr. Wolf della situazione (sempre simpaticissimo), ma il piatto è molto ricco e qualche sbavatura ci sta.
Finale perfetto secondo me, più breve e meno retorico di quello che avrei creduto.

Io l’ho apprezzato molto. Come tutti avete notato, la prima parte è più spettacolare, poi il film prende tutt’altra piega, ma va bene così, pare quasi che Zemeckis avesse l’obbligo “morale” di fare per forza un film boom-boom-sbash-sbash. Invece è una prospettiva curiosa quella per cui si parte in un modo e si arriva in tutt’altro, senza che per questo ci sia una perdita di coerenza interna o interesse in un film che è assolutamente ben fatto.
Washington è uno dei migliori in circolazione a mio parere, non delude praticamente mai e, come dice Zardoz, gli fa onore il fatto di non stare a soppesare quanto dei ruoli “negativi” possano crear problemi alla sua carriera di eroe buono. Goodman per me è una nota dolente, l’attore non si discute, ma siamo al macchiettismo puro, praticamente c’è un film nel film, Lebowski dentro Flight.

La parte in cui Washington viene “ripescato col carro attrezzi” nella stanza d’albergo, prima dell’audizione, sembra girata da Tarantino, con Greenwood e Cheadle goffi e impacciati. Siamo al limite del comico, tralasciando il fatto che regge un po’ poco che dopo il mazzo che i due si sono fatti e la dirittura morale che hanno ostentato per tutto il film, accettino passivamente quella situazione.

Impressionante la scena nelle scale di servizio dell’ospedale, il dialogo a tre tra la roscia, Washington ed il morto che cammina. Frasi come “la morte dà prospettiva” lasciano il segno.

Oh, finalmente un altro che la pensa come me su Goodman!
Per me è davvero un macchiettone fuori luogo, fuori contesto, fuori tutto.
In un altro film poteva starci benissimo (anche se io non sono affatto fan di questo tipo di personaggi infatti, come credo di aver già scritto, anche Il Grande Lebowski mi fa schifo) ma qui per me non c’entra nulla.
Le sue battutine cool (tipo quella sul dark side of the moon) vanno a vuoto, magari in un altro film potevano essere perfette ma qui sembrano forzate e gratuite, come il suo personaggio.
E poi, ma forse questa è una mia idiosincrasia personale, nutro un sincero odio per tutti i personaggi sballoni che risolvono tutti i problemi con le canne o con quello che è. Capisco perfettamente che c’è una grossissima parte di pubblico che con questi personaggi si gasa ma a me fanno tristezza e li trovo insopportabili. E non perché io sia un salutista (cosa che neanche sono, tra l’altro), è solo che mi stanno sulle palle, e ancora di più se, come Goodman in questo film, sono dei pupazzoni che non c’entrano nulla.

Beh dai, ok il pupazzone, ma che non c’entri nulla proprio no. Voglio dire, è perfettamente logico che un alcolizzato cocainomane abbia un amico come quello… o no? Che poi il tutto sia un po’ caricato non lo discuto.

Ma infatti il personaggio potrebbe anche starci (fermo restando che non mi piace) ma per me è proprio la sua caratterizzazione che non funziona. E Goodman, sempre secondo me, ci mette troppo del suo.

Nonostante sia d’accordo sui toni da macchietta, secondo me il personaggio di Goodman è fondamentale per bilanciare un film che altrimenti, tra la vicenda di Washington e la sua altrettanto devastatissima amica, scivolerebbe su toni fin troppo seriosi e tragici. L’intervento da

deus ex machina che riporta in vita Washington, con gli altri due che collaborano inebetiti, è uno scivolamento inaspettato da una potenziale tragedia a una farsa come a volte accade anche nella vita reale, e che ha l’effetto di disinnescare un finale che poteva essere ultraretorico.

Per me è uno di quei casi in cui il totale è superiore alla somma delle parti, e il personaggio di Goodman va considerato nelll’insieme della storia, come ingrediente che sgrava un racconto che altrimenti diventerebbe sì un pippone epocale.

Poi nemmeno io impazzisco per i personaggi sballoni a ogni costo, ma la cosa mi dà più fastidio nelle commedie. Ted per esempio, fra bong e sniffate ci marcia alla grande, anche se poi il lfilm è talmente divertente che non mi ha dato fastidio.

Notevolissima la scena che ricordava D-Fens, con

il malato terminale che emerge dalla rampa di scale e ne ridiscende alla fine, sparendo alla vista.