Formula 1 - Febbre della velocità (Ottavio Fabbri, Mario Morra, Oscar Orefici, 1978)

Film del '78
Il film è ampiamente sponsorizzato dalla Parmalat quindi la presenza di Niki Lauda è centrale, essendo il pilota austriaco uomo parmalat all’epoca; toccante l’intervista in cui parla della riabilitazione dopo l’incidente del 76.
Regazzoni viene intervistato per il botto durante le qualifiche a Indy. HJ Stuck (il sosia del figlio di Hulk Hogan) parla dell’incidente di Tom Pryce, quello in cui morì anche il commissario di gara investito dal gallese, di cui fu testimone oculare. Viene intervistato anche Cheever, sul mondo dei kart e dei piloti emergenti, Reutemann nelle veci di nuovo primo pilota Ferrari, Andretti che spiega il motivo per cui continua a correre alla soglia dei 40 anni (ve lo dico io: è completamente pazzo, ha continuato fino a 65…) e molti altri personaggi compresi gli attori americani James Coburn e Gene Hackman.
Il film si rivela un’accozzaglia di parti disomogenee tra loro in quanto i produttori hanno utilizzato l’ottimo materiale Brunswick, altre riprese di corse americane (l’incidente di Savage e di Walther a Indy 73, senza neanche dire il nome dei piloti e che fine hanno fatto), e il loro materiale originale, cercando di evidenziare solo il fattore pericolo-morte-orrore e non la vera passione che le corse scatenano. In realtà il film è una miniera d’oro per l’appassionato di corse, soprattutto per la parte sulla Formula 1, che viene vissuta come work in progress.

visto all’epoca al cinema, mi piacque tantissimo anche se rimasi choccato da alcune immagini (i primissimi piani del corpo senza vita di Pryce, che infatti fu tagliato nei passaggi tv Rai). Fu presentato “nella magia del suono stereo Futursound” e il suo successo in tutto il mondo portò alla realizzazione negli anni successivi di due sequel.
Bellissima la colonna sonora degli Oliver Onions, che custodisco gelosamente.

L’ho rivisto dopo un po’ di tempo e devo dire che la strepitosa, memorabile colonna dei De Angelis dà al film quell’ulteriore patina da mondomovie anomalo che i registi (c’è di mezzo Morra, mica per niente) secondo me stavano perseguendo con pervicacia. In alcune fasi siamo quasi vicini allo snuff, considerato l’insistito uso del ralenti durante le sequenze più drammatiche (il celeberrimo crash di Pryce con annesso investimento del ragazzino con l’estintore, Williamson a Zandvoort 73, Rindt a Monza 70…), ma è l’insieme a restituirci un clima da Anni Ruggenti della Formula 1 che nessun altro film (tantomeno lo pseudosequel POLE POSITION) ha saputo più dare: Forghieri che parla in inglese con Lauda ai box, Andretti alla rincorsa del titolo 78, Chapman che risponde sulla pericolosità delle sue Lotus… Si saltabecca dai GP del 77 a quelli del 78 con troppa disinvoltura e senza mai specificare le date, ma è anche questo montaggio arbitrario che dà al film un fascino particolare. Gli autori si son persi di pochissimo l’incidente mortale di Peterson a Monza, tanto che per “riparare” han girato due anni dopo POLE POSITION in cui gli ultimi 20 minuti son dedicati proprio a quello. Chi sente la nostalgia della magnifica Formula 1 di quegli anni non potrà che innamorarsene.

Infatti come detto è un film a cui sono legatissimo…riguardo a Peterson il film fu proiettato in anteprima alla presenza di molti piloti tra cui proprio lo svedese alla vigilia del G.P. d’ Italia 78

Esatto. L’anteprima “mondiale” di FEBBRE è tra l’altro la scena su cui si apre POLE POSITION, con tanto di intervista a Maurizio Merli e presenza di Ronnie tra gli invitati. Chissà se il giorno dopo, subito dopo l’incidente, a Ronnie (ancora cosciente) siano passate davanti tutte le tremende immagini appena viste nel film di Morra e Orefici. Chissà se è possibile che un simile film abbia potuto in qualche modo condizionare i tragici eventi turbando i pensieri di chi stava per mettersi al volante di una F1. Sarà anche un’eventualità improbabile, ma certo sarebbe da studiare l’impatto che un film così, montato in quel modo, può avere su chi quelle cose le sta per vivere in prima persona. Si vedeva Rindt morire proprio a Monza pochi anni prima, tanto per dirne una; non è che la cosa predisponga al meglio un pilota…

chissà: tieni anche presente che nelle principali città era presentato in Futursound cioè con un audio stereofonico che esaltava gli effetti degli impatti e dei rombi dei motori

Di questo film rammento il trailer, abbastanza sensazionalistico com’era nella tradizione delle produzioni Climati & Morra. Johnny, ricordi se il film è stato rieditato in sala negli anni 80?

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sicuramente non è stato rieditato: forse ricordi i trailer dei successivi Pole position e Turbo time. Formula 1 fu anche trasmesso in tv dalla Rai negli anni 83/84 con un taglio censorio.

Mi sembra però difficile confonderlo col trailer di TURBO TIME, che a quanto ricordo si differenziava parecchio dai due precendenti in cui la F1 occupava una parte ben più importante e del tutto centrale. POLE POSITION, al contrario, è un vero e proprio “sequel”. Non solo perché comincia mostrando la prima “mondiale” del film precedente ma perché ne ricalca in pieno lo spirito (anche se il materiale shock da mostrare era esaurito, incidente di Peterson a parte, e il riproporre di nuovo Zandvoort e Pryce è patetico in ogni senso), le musiche (ma i De Angelis qui cedono) nonché la struttura, che si occupa di due campionati di F1 (79 e 80) mescolandoli di nuovo allegramente.

il trailer di Turbo time però sembrava “bilanciato” come i due precedenti con molta formula 1, cmq escludo con sicurezza una riedizione del primo film.

Non dico certo di no, non avendolo mai visto (il trailer). Però io ricordo che il film lo vidi al cinema (da grande appassionato di F1) e mi deluse non poco: avevano aumentato troppo quelle scene extra-F1 che già in POLE POSITION stavano diventando ingombranti e fuori luogo. Mi sembrava che iniziasse bene ma che poi degenerasse troppo. E’ passato tanto tempo, però. Potrei sbagliarmi

no concordo con te che Turbo time ha poco di formula 1: c’è molto, tanto spazio dedicato a Lucchinelli e solo nella seconda parte dedicata a Villeneuve migliora un po. Di sicuro il peggiore di tre cmq.
In tv è passato una sola volta nell’86/87 a notte fonda su Italia 1.

Formula 1 - Febbre della velocità

Un film di Ottavio Fabbri. Con Sydne Rome, Ugo Tognazzi, Michael York, James Coburn, Gene Hackman. Genere Documentario, colore 101 minuti. - Produzione Italia 1978.

http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=9495

mamma mia che giorno memorabile pure questo ho trovato oggi!!

C’è anche Mario Andretti:cool:
Spettacolo

lo vidi al cinema e rimasi spaventato dalla crudezza di alcune immagini, in particolare quelle di Tom Pryce, che infatti nei due passaggi tv furono tagliate.

C’era già un thread sul film:
http://www.gentedirispetto.com/forum/showthread.php?t=3315

questo e’ un documento storico fondamentale contiene incidenti crudi e drammatici sconvolgenti da rivedere ogni 2/3 anni…

(@Frank_n_Furter occhio come già fatto notare da trinidad c’è un topic di troppo)

lauda e grazzini non gradirono, e come dar loro pienamente torto

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