Da oggi nelle sale l’ultimo film di Marco Risi, un racconto degli ultimi mesi di vita di Giancarlo Siani, giornalista (gironalista-giornalista per usare una sua celebre espressione) napoletano ucciso dalla camorra nel 1985.
film che riporta alla luce la triste storia di Giancarlo Siani, una sorta di Saviano degli anni ottanta ucciso dalla camorra di Torre Annunziata.
Ottimo lavoro dal punto di vista registico, Risi riesce a narrare in maniera perfetta e non melensa le vicende del giornalista campano e riesce a ricreare l’atmosfera che si respirava negli anni 80 in quelle zone. Dalla mitizzazione di Pino Daniele (in quegli anni sulla cresta dell’onda), alla delusione del primo napoli di maradona fino ai disagi e gli imbrogli delle sovvenzioni statali per i terremotati. Buono anche il cast tra i quali spunta il piccolo, ma grande, Ernesto Mahieux.
Marco Risi dedica il film a suo padre Dino, morto pochi giorni prima l’inizio delle riprese
Il film mi è molto piaciuto, bravissimo Libero De Rienzo ed il figlio di Nunzio Gallo (qui all’esordio sul grande schermo!) che interpreta la parte del capo boss camorrista Valentino Gionta e poi se volete approfondire di piu’ la vicenda, vi segnalo il libro “L’abusivo” di Antonio Franchini edito da Marsilio.
Bel film,visto al cinema appena uscito…
Fatta bene la ricostruzione dell’ambientazione e delle atmosfere, eccezion fatta per l’amico di Siani, forse un po’ troppo anni '70 per l’epoca (era il 1985)…un film che riesce a cogliere bene la storia di Siani(bravo Di Rienzo), le situazioni dell’epoca("Pop corn e patatine di Nino D’Angelo a tutto volume, tanto per citare qualcosa), la dolcezza di una persona che, prima di essere un giornalista, era un ragazzo di 26 anni (Vasco Rossi e le sue canzoni), la denuncia socio-politica e via dicendo…
Non è stato un grande successo al botteghino, tanto che ebbe successivamente un premio (non ricordo il nome) per fare in modo che venisse divulgato maggiormente. Nonostante non abbia fatto il botto come film (del resto siamo nell’epoca in cui non si possono fare film così per non danneggiare l’immagine del Paese), è invece un gioiellino, in questa epoca un po’ vuota di contenuti
Visto l’altra sera in dvd, bellissimo film di Marco Risi, che si conferma come il vero erede di certo cinema di “denuncia” di una volta. Riesce a commuovere senza inutili sentimentalismi, con uno stile asciutto e diretto, rappresentando la tragedia di un ragazzo che ha l’unica colpa di voler fare il suo lavoro. Ottima la rappresentazione d’epoca. Assolutamente da vedere.
Si, concordo, è uno di quei film che possono essere usati a scopo didattico, senz’altro.
Ho programmato, per una di queste sere (magari anche questa sera), la visione di Tatanka, altro film nato sulla scia di Gomorra, e anch’esso tratto da un’opera di Saviano. Anche di questo film se ne parla assai bene.