Francesco De Rosa

Sul sito di IMDb ho notato che l’attore Francesco De Rosa interprete ad esempio del marito suicida (Premonizione?) di “Pierino medico della SAUB” o del figlio di Totò di “I soliti ignoti 20 anni dopo” e’ morto suicida nel 2004,qualcuno ne sa di piu’ su questa vicenda?
http://italian.imdb.com/name/nm0211241/

Se n’era parlato a suo tempo, non ricordo se qui o su altri forum a dir poco autorevoli e imperiali.

Purtroppo all’epoca non seguivo nessun forum…

La notizia del suicidio di Rosa, poi ripresa dal web e dalla stampa di settore (“Ciak”, se non ricordo male), credo fosse uscita solo nelle cronache locali de “Il Resto del Carlino”.

Cazzo non lo sapevo!
Poveretto chissà cosa l’ha spinto ad un gesto così estremo?

Non lavorava più quasi per niente, il povero De Rosa. Per motivi inspiegabili, i Vanzina, che pure l’avevano spesso avuto come attore nei loro film, non l’avevano inserito nel cast del sequel di “Febbre di cavallo” (dove il Nostro interpretava, come ricorderete, una parte abbastanza rilevante). Credo che questa sia stata la sua ultima delusione, la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Se è vero come sarà senz’altro vero quello che scrisse il Gratta qualche mese fa, beh i Vanzina scendono di un ulteriore dozzina di gradini nella mia totale disistima come persone e registi

Qui si approccia uno dei più tristi argomenti, spesso colmo di ancor più tristi argomentazioni.

Molti attori - ma non solo - spesso accusano la “macchina-cinema” (gli “amici” registi) di dimenticarsi dei conoscenti in fase di accorpamento dell’organico.
Come se il Cinema dovesse per forza di cose sviluppare un senso di appartenenza o fratellanza. O, meglio ancora, come se si dovesse far carico dei valori della “pietà” cristiana.

Mah…

Un attore - peggio ancora un “caratterista” - non può essere piazzato “ovunque”. Almeno finchè si crede al Cinema come “rappresentazione motivata e professionale di una storia”.

Certo è bello pensarsi con in tasca giusto qualche milione di euro che avanza. Una gran voglia di film da realizzare. Tutti gli amici da piazzare nella produzione…

Avete mai assistito ad un “casting” (certo che per molte produzioni basta una “telefonata” su “consiglio” ma questo, proprio, io non lo dovrei dire)?

Credo di sì.

Avete toccato con mano l’amarezza sui volti di chi non passa?

Ma ancora di più…quando vi pensate a rimuginare sul successo di un attore, avete mai pensato che il suo spazio , spesso enorme, nelle vite degli altri equivale alla miseria, all’oblio, alla scomparsa di tanti altri che ci tentarono?

Non è, a conti fatti, che un mondo molto misero rivestito di tante belle perline.

D’accordo, io l’ambiente non lo conosco…però per il seguito di un film in cui era quasi co-protagonista si poteva anche chiamarlo…hanno ripreso TUTTI tranne chi era già morto (Celi, Carotenuto, la Montagnani)…

Io il caso specifico e le ragioni (o i torti) dei Vanzina non li conosco affatto.

Ma stare nel cast di una produzione non è un “diritto” acquisito dalla nascita.

Poi, è chiaro, l’astio e le ricriminazioni del caso sono più che comprensibili.

Il mondo del lavoro si lascia sempre molti feriti dietro. Quello del Cinema non accetta prigionieri.

Bisognerebbe anche appurare perchè i Vanzina non l’abbiano voluto nel sequel, magari avevano valide ragioni. Non è del tutto vero, comunque, che nel mondo del cinema manchi la generosità: Alessandro Haber, trovandosi senza lavoro, si presentò dai fratelli Avati implorando aiuto. Beh, loro si impietosirono e gli offrirono una parte per il nuovo film che stavano preparando (credo fosse Regalo di Natale). Esistono d’altro canto tanti, troppi voltafaccia: Bobby Rodhes si vide tagliare le gambe da Michele Soavi per il casting de la Chiesa, che originariamente avrebbe dovuto dirigere Lamberto Bava (la parte del prete era stata scritta apposta per Bobby). Poi Soavi si giustificò, e magari aveva pure ragione; però a volte negare lavoro a qualcuno quando tutto sommato uno strappo alla regola si potrebbe fare non è carino (specie se si tratta di un vecchio collega/amico). Pensate a Gassman e alla raccomandazione teatrale ne I mostri: simili pugnalate alla schiena sono tutt’altro che rare nel mondo del lavoro, si tratti di show businness o altro.

Mi sono posto anch’io l’interrogativo riguardo il mistero dell’esclusione di De Rosa dal cast de La Mandrakata… anche perché l’altra sera in tv ho visto De Rosa in SPQR 2000 e 1/2 anni fa, che se non erro è proprio un film dei Vanzina!!! Non ho visto tutto il film cmq assisteva Boldi e De Sica nella cena del processo

premetto che anche io non conosco questo ambiente ma ho l impressione a fuoria di seguire la televisione quello che proprina (poca qualita’)che sia un ambiente molto influenzato da simpatie amicizie e conoscenze cosi puo capitare che un valido attore sparisca dalla circolazione e che uno scamarcio attore monofaccia ne ha sola da cazzo possa essere onnipresente

Io l’ho visto anche in “Piedipiatti”, insieme a Montesano. Praticamente lo facevano lavorare solo loro.

premetto che anche io non conosco questo ambiente ma ho l impressione a fuoria di seguire la televisione quello che proprina (poca qualita’)che sia un ambiente molto influenzato da simpatie amicizie e conoscenze cosi puo capitare che un valido attore sparisca dalla circolazione e che uno scamarcio attore monofaccia ne ha sola da cazzo possa essere onnipresente

Io l’ho visto anche in “Piedipiatti”, insieme a Montesano. Praticamente lo facevano lavorare solo loro.

Poi con i Vanzina ha fatto anche “Banzai”.

Intravisto nella scena dei titoli di testa di [b]Marcia Trionfale[/b] di Bellocchio: è una delle reclute in marcia. Tuttavia il film non risulta nella sua filmografia, né su quella dell’Imdb né su quella di Wikipedia