Fritz Lang e l'Espressionismo tedesco

Dato che un mio post in tema è stato rimosso (nin zo perchè) e che Steed persevera nell’abisso dell’errore, urge appunto/correzione. :emot-eng1
Lang non era espressionista, sebbene i suoi primi film siano stati realizzati nel periodo in cui l’Espressionismo si affermava in Germania. Al contrario di autori come Wiene, che dell’Espressionismo riprendevano il gusto per la deformazione degli ambienti e delle immagini, Lang perseguiva una rappresentazione della realtà quasi ossessiva nel suo rigore geometrico, la sua messa in scena era di una precisone indiscutibile e niente era lasciato al caso. Lo si vede soprattutto nel periodo muto, con Der Mude Tod e Mabuse; ma anche opere sonore come il citato M. Per chi volesse approfondire consiglio di recuperare Paolo Bertetto, autore del saggio Metropolis (Lindau) e profondo conoscitore del cinema tedesco degli anni 20 (nonchè titolare, negli anni 90, di un corso su Fritz Lang all’università di Torino).

No no… ma quale persevarare… non hai letto la mia goodrep di ieri? Lì spiegavo anche i motivi della rimozione del tuo post… avendo corretto era diventato ‘pleonastico’… poi purtroppo devo essermi confuso e ho editato bene il tuo quote ma non il mio post originario :oops:
Si è trattato di un refuso… vuoi che non sappia cos’è l’espressionismo tedesco cinematografico essendo un appassionato del cinema tedesco ed essendomi quasi laureato in cinema all’università? Lo so che Wiene non c’entra nulla con Lang… peraltro io sono un fan di quest’ultimo mentre ‘detesto’ Wiene, benché ne riconosca sicuramente l’importanza storica…

Be’, a me Wiene piace anche se, appunto, era di un’altra scuola. Ma perchè “quasi” laureato? Hai cambiato indirizzo? Comunque, come ti dicevo in privato perfino Wikipedia etichetta Lang come autore espressionista. Allo stesso modo in cui, fino a poco tempo fa, gli studiosi della letteratura italiana raggruppavano sotto la bandiera dell’Ermetismo autori con esperienze poetiche diversissime fra loro e talvolta estraneee all’ispirazione ermetica.

Quasi laureato perché dopo due annualtà su tre ho cambiato indirizzo passando ad arte contemporanea… e non solo per studiare l’espressionismo anche in pittura e scultura :smiley:
Purtroppo molte volte le semplificazioni e le etichette contribuiscono solo a generare tanta confusione sia tra i non addetti che tra gli esperti…così in molti fanno di tutta erba un fascio e piazzano sempre la parola ‘espressionismo’ a caxxo quando citano Lang e Murnau…
cmq questa pratica è frequente in ogni campo… se pensiamo al Caravaggio… per molti sinonimo principe della pittura Barocca ‘tout court’ mentre in realtà si tratta di un pittore profondamente manierista che fonda la pittura ‘moderna’ ponendo le basi per l’arrivo del Barocco.

No no… ma quale persevarare… non hai letto la mia goodrep di ieri? Lì spiegavo anche i motivi della rimozione del tuo post… avendo corretto era diventato ‘pleonastico’… poi purtroppo devo essermi confuso e ho editato bene il tuo quote ma non il mio post originario :oops:
Si è trattato di un refuso… vuoi che non sappia cos’è l’espressionismo tedesco cinematografico essendo un appassionato del cinema tedesco ed essendomi quasi laureato in cinema all’università? Lo so che Wiene non c’entra nulla con Lang… peraltro io sono un fan di quest’ultimo mentre ‘detesto’ Wiene, benché ne riconosca sicuramente l’importanza storica…

Be’, a me Wiene piace anche se, appunto, era di un’altra scuola. Ma perchè “quasi” laureato? Hai cambiato indirizzo? Comunque, come ti dicevo in privato perfino Wikipedia etichetta Lang come autore espressionista. Allo stesso modo in cui, fino a poco tempo fa, gli studiosi della letteratura italiana raggruppavano sotto la bandiera dell’Ermetismo autori con esperienze poetiche diversissime fra loro e talvolta estraneee all’ispirazione ermetica.

Quasi laureato perché dopo due annualtà su tre ho cambiato indirizzo passando ad arte contemporanea… e non solo per studiare l’espressionismo anche in pittura e scultura :smiley:
Purtroppo molte volte le semplificazioni e le etichette contribuiscono solo a generare tanta confusione sia tra i non addetti che tra gli esperti…così in molti fanno di tutta erba un fascio e piazzano sempre la parola ‘espressionismo’ a caxxo quando citano Lang e Murnau…
cmq questa pratica è frequente in ogni campo… se pensiamo al Caravaggio… per molti sinonimo principe della pittura Barocca ‘tout court’ mentre in realtà si tratta di un pittore profondamente manierista che fonda la pittura ‘moderna’ ponendo le basi per l’arrivo del Barocco.

Sfrutto il thread, anche se non ci sono film di Lang nel cofanetto, per segnalare la imminente uscita di un cofanetto Ermitage dedicato al “genere”
http://www.amazon.it/Espressionismo-Tedesco-Dvd-Paul-Wegener/dp/B008UO76JQ/ref=sr_1_1?s=dvd&ie=UTF8&qid=1349200865&sr=1-1

Ovviamente a voler fare i pignoli ci sarebbe da discutere sull’aver inserito un film come “L’angelo azzurro” tra i film “espressionisti”, tuttavia speriamo che stavolta, vista la buona qualità delle uscite Ermitage più recenti, sia l’occasione per avere anche in Italia un’edizione integrale del capolavoro di Von Sternberg. Certo se poi uscisse singolarmente sarebbe meglio dato che gli altri 3 film del cofanetto ce li ho già in edizione Ermitage :smiley:

Bisogna capire se sarà una replica delle edizioni da edicola dei suddetti film. L’angelo azzurro era uscito in versione integrale, ma, non ricordo esattamente, c’era un problema nel comparto audio: o era solo in Italiano ( con in lingua originale + sub sulle parti assenti dalla versione italiana) o era in Tedesco e Italiano, ma senza sottotitoli.
Per gli altri tre film le edizioni erano buone, ne L’ultima Risata c’è addirittura un extra ( cosa rarissima per gli Ermitage), mutuato dall’edizione estera dell’Eureka.

Che bello, allora non sono l’unico a intestardirmi sul fatto che Lang e Murnau, nel complesso, non vanno assolutamente assimilati alla nozione di Espressionismo! Tutte le volte che lo dico mi danno del rompiscatole (se non dell’ignorante). Fra l’altro, se ben ricordo, lo stesso Lang in una sequenza di Mabuse prende abbastanza le distanze da questa corrente, mettendo in scena una specie di mostra espressionista frequentata da snob, definendola esplicitamente “soltanto un bel gioco”.