Visto il 5/4 al BIFFF, film francese che per atmosfere e gore s’inserisce perfettamente nel solco tracciato da Haute Tension. Alcuni ragazzi della banlieu parigina fuggono gli scontri nelle periferie e finiscono nel posto sbagliato. Pur con dei punti inverosimili il film tiene benissimo, e il pubblico del BIFFF l’ha particolarmente apprezzato, con grandi applausi nelle scene più truculente. In tutto il film si respira una bella atmosfera angosciante e malsana (un po’ alla Calvaire) e Frontière(s) il suo obiettivo lo raggiunge: splatter, horror, gore con un po’ di action (per non parlare di una lesbicata) per tanto divertimento. Da vedere.
-Farà molto male- Leggo sulla locandina, che mi sa di horror-splatter violento e bbastardo. La Trama in breve:
In seguito alle mutate condizioni dopo l’elezioni politiche, una gang di delinquenti decide di abbandonare Parigi e di rifugiarsi oltre il confine. Una volta arrivati in Lussemburgo, i fuggiaschi cercano ospitalità in una locanda; i gestori sono dei neo-nazisti che praticano il cannibalismo e, per i ragazzi, non sarà un tranquillo soggiorno…
Locandina (Una delle tante- a quanto pare ovunque tranne in Italia è uscito in DVD):
Dal regista di Hitman.
Forse in settimana una visioncina in prima serata me la faccio…
In giro per la rete se ne parla come di un incrocio fra Hostel e House of 1000 corpses. I giudizi variano, ma l’idea che sia qualcosa di estremamente trucido sembra trovare conferma. Qui a Torino lo danno solo in multisale periferiche come l’UGC di Moncalieri e il Pathè Lingotto.
Visto questa sera. Cosa aggiungere a quanto già scritto da chi mi ha preceduto… Fronties è un film costruito sapientemente, e con una buona dose di furbizia commerciale, “saccheggiando” quà e là dai registi della migliore produzione horror, e riprendendo i fondamentali archetipi del genere, come ha già scritto El topo. Perciò non vi aspettate nulla di nuovo, tutto è già stato raccontato, visto e stravisto.
Ciò non toglie che la visione sia comunque godibile e piacevole per gli amanti del genere. Aggiungo che non mi è dispiaciuta affatto la figura del capofamiglia nazistoide, talmente caricaturale ed esagerata da ricordarmi Chaplin ne Il grande dittatore…
Un paio di giorni fa ascoltavo una recensione radiofonica del film su radio 24 (La rosa purpurea), in cui si discuteva di come il film sia stato lanciato roboantemente come un’opera rivoluzionaria, che introduce radicali novità nel linguaggio cinematografico…oddìo, nulla di tutto questo, naturalmente.
Credo che gli stereotipi fossero voluti, dati gli intenti satirici contro i movimenti xenofobi europei. Per il resto, mi pare ovvio che sia gratuito: sangue e frattaglie son la regola del gioco, anche se l’insieme m’è parso meno idiota dei vari Hostel/Touristas/Squartamituttachebruciodipassion. A parte i sopracitati riferimenti a Non aprite quella porta, ci sono somiglianze anche con i thriller di Peter Walker (la medesima idea della gioventù offerta in olocausto alle forze della Reazione). Trascurabile, ma una visione ci può stare.
Bello di brutto.
Belle atmosfere,musiche e locations.
Tra l’altro con una spesa contenutissima si è realizzato un film valido,serrato,per nulla dispersivo che rischia anche di essere superiore a Hostel , ovviamente IMHO.
Non ho neanche visto tutta questa gratuità nel film.
I personaggi seppur non conosciuti funzionano alla grande, specie Karl e “Il Padre”.
Ottime scene di violenza.
Divertimento assicurato.
Totalmente soddisfatto
Che pur essendoci parecchia violenza (Manifestazioni/Pazzi Nazi Psicopatici coatti o meno) questa non mi sembra gratuita. Comunque non da “Film più gratuito in assoluto”.
Ripeto, IMHO.
Visto ieri sera e piaciuto un totale.Dopo circa un ora di film sembrava tutto finito, poi a sorpresa il proseguo è andato molto bene.
Visionato nella nuova multisala a Parma.
A me è sembrato abbastanza bruttino. Non me ne faccio niente di violenza e sangue ad oltranza se tutta l atmosfera è rovinata da personaggi e situazioni al limite del ridicolo ed un montaggio che in alcune fasi è piu che esasperato dal punto di vista della velocità.
Boh, io come ho già detto l’ho trovato meno idiota di Hostel. Poi non ho capito cosa si aspettasse il pubblico da un film i cui intenti son dichiarati fin dalla locandina, ma tant’è… il montaggio “veloce” a me è parso funzionare, e il finale mi ha divertito. Dimenticabile, ma non così spregevole a mio avviso.
Visto originarimente al BIFFF 2008 dove era in concorso, rivisto qualche sera fa in dvd, mantiene il suo appeal e la tensione insostenibile. Un gruppo di teppistelli francesi scappa da Parigi durante i disordini alle banlieu, ma finisce nel posto sbagliato. Rivisitazione del classico scenario da wrong turn, eppure non ci si aspettava un livello tale di malsanità (per certe atmosfere ricorda Calvaire). Gore in più che abbondanza, non deluderà gli appassionati. Assolutamente da vedere.