Fuga dal call center (2009)

Fuga Dal Call Center racconta la vita e le vicende sentimentali di Gianfranco, giovane precario dei giorni nostri, catapultato dalla gioia di una laurea a pieni voti in vulcanologia direttamente in un call center. Assunto per la sua qualifica accademica “particolare”, Gianfranco vedrà progressivamente allontanarsi i sogni e sarà declassato all’ultimo grado della scala professionale. La fidanzata Marzia, nel frattempo, è costretta a lavorare come centralinista in un telefono erotico per mantenersi agli studi e sostenere le spese della convivenza con Gianfranco. Infatti i nonni, che li hanno cresciuti e con cui vivevano, li hanno improvvisamente spinti all’indipendenza. La vita diventa dura, monotona e soprattutto terribilmente cara! Nessuno, naturalmente, concede un prestito a due giovani precari senza un contratto. Le cose vanno sempre peggio e la depressione - figlia di un lavoro malpagato, poco qualificante e insicuro – li manda in crisi. Sembra veramente di dover elemosinare qualsiasi cosa e ad aggravare la situazione…

Dopo Tutta la vita davanti di Virzì uscito l’anno scorso, ritorna la tematica dei precari nei call center, un tema che incomincia a farsi sentire in modo preponderante nella nostra gerontocrazia sempre più attanagliata dalla crisi prima finanziaria, poi economica e ora lavorativa che vede nel mancato rinnovo dei contratti flessibili l’anello più debole della società italiana.

A quanto ho letto sembra molto più tragico di TLVD.
Un appunto: certo che con 'sti precari dei call center hanno un pò rotto er cazzo, ci sono precari in tanti altri settori e con ben diverse e più pesanti responsabilità di questi, che se la passano male ugualmente.

e soprattutto i callcenteristi non hanno alcuna utilità sociale!

…e la solidarietà proletaria?
O tempora o mores! :swat:

Precaria anche quella.

Un po’ come questo thread, penso…