Gilmore Girls: A Year in the Life (2016, Netflix)

“Gilmore Girls” (“Una mamma per amica” in Italia) è una serie che ho seguito distrattamente e disordinatamente, ma che mi ha sempre abbastanza divertito (e poi ho un debole per Alexis Bledel).
Ho così visto questa reunion in forma di miniserie (4 puntate di circa 90 minuti l’una), prodotta da Warner e distribuita da Netflix, per curiosità, per capire se si possa far risorgere una serie di successo ma che ha fatto il suo tempo.

Le prime due puntate hanno un inizio balbettante e forzato, sembra quasi che i meccanismi si siano arrugginiti e il racconto appare un po’ forzato. Ma poi il tutto si riprende, in entrambe le puntate, e gli sviluppi sono buoni. La terza e la quarta puntata sono poi ottime, con la capacità di sfociare in un finale tanto annunciato quanto imprevisto per il modo brusco in cui arriva.

Si vede che ci sono stati sia un grande lavoro di scrittura che di produzione (con alcune sequenze fantastiche, come quella del folle musical su Stars Hollow o quella in cui Rory passa un’incredibile e avventurosa nottata con Logan e i suoi ricchi e strambi amici), a conferma della qualità che il marchio Netflix, spesso, assicura.