Giorgio Scerbanenco-Annalisa e il passaggio a livello-(Sellerio)

Euro:10
Brossura;169pp
Sellerio Editore;collana “La memoria”

Annalisa è una giovane vedova che si dedica al sesso con esclusiva metodicità, senza entusiasmo o piacere, alla ricerca di un’autenticità impossibile altrove. Tecla e Rosellina, ciascuna per strade diverse, lasciano solo una traccia di sé all’unico uomo che le meritava. Due racconti che illustrano le ragioni filosofiche del genere nero e della sua efficacia spirituale oggi.

Inutile invitarvi all’acquisto di questo autentico gioiello di un inontrastato MAESTRO della letteratura Italiana.

Pubblicato da Sellerio questo breve (74 pagine) romanzo del nostro, scritto nel 1944 e rimasto chiuso in un cassetto prima che una delle figlie dello scrittore decidesse di monetizzare.

E non mi sento di volergliene, alla signora. Vuoi perché nei suoi panni avrei fatto probabilmente la stessa cosa, vuoi perché la lettura mi ha affascinato nonostante un finale brusco e piuttosto deludente.

Qui Scerbanenco usa un linguaggio duro, spesso crudo e che non mi sarei aspettato in un libro italiano del ‘44. E’ anche vero che - come detto - non pensò alla pubblicazione, o comunque non fece dei passi in quel senso. Ma ad impressionare è soprattutto la freddezza assoluta di questa Annalisa, un personaggio inquietante…

Chi altri lo ha letto?

E’ un giallo o di altro genere?

No non è un giallo, è la storia di questa ragazza che vive in una villetta isolata in una valle accanto ad un passaggio a livello… ma è di un cinismo davvero notevole.

Renato ma la raccolta “Racconti Neri” l’hai letta? Se ti piacciono le storie di Scerbanenco non solamente “noir” è sicuramente uno dei suoi titoli più indicati.

Comunque su “Annalisa…” esisteva già un thread, ovviamente aperto da scerbanenco1986 http://www.gentedirispetto.com/forum/showthread.php?11233-Giorgio-Scerbanenco-Annalisa-e-il-passaggio-a-livello-(Sellerio)&highlight=scerbanenco

No ancora mi manca…

Avevo cercato “Scerbanenco” e “Annalisa” ma ovviamente non è saltato fuori un cazzo di niente come al solito.

Chi può, unisca…