Giuditta e Oloferne (F. Cerchio, 1958)

Giovedi, ore 14.00, La7

Regia di Fernando Cerchio
Con Massimo Girotti, Daniela Rocca, Renato Baldini, Enzo Doria,
Enzo Fiermonte
Italia, 1958

Sceneggiatura di Guido Malatesta, G.P. Callegari, F. Cerchio, Damiano Damiani (azz!)
(Fonte: www.cinematografo.it)

lo registrerò, d’altronde non passa spesso in TV, ma la vicenda l’ho sempre trovata invero un po noiosetta

in effetti e’ abbastanza pallosetto e datato…pero’ e’ un titolo abbastanza raro

Come non essere d’accordo con voi?
In effetti la pellicola è abbastanza monotona nella sua linearità, rivelando ben pochi sussulti anche durante l’epico finale. La scelta di inquadrare Giuditta con la testa di Oloferne (qui non serve lo spoiler, no?) in campo lungo non mi sembra felicissima. Anche le scenografie di Scalpo, nonostante il bel technicolor, non mi hanno fatto impazzire.

L’ho registrato, speriamo che il dvdrecorder non mi abbia traditò. Vi dirò, di Cerchio ho visto recentemente Nefertite la regina del Nilo, e debbo dire che l’ho trovato un buon film: vi saprò dire.

Formato corretto 2,35:1 per una pellicola purtroppo con dominante magenta e solo due interruzioni pubblicitarie

Nell’ambiente il buon Cerchio era considerato una sorta di succedaneo di Tanio Boccia (e viceversa).

Mah…oddio…la dominante magenta non m’è risultata così accentuata (sarà che l’ho visto in un televisore a lcd), presenti invece numerosi tagli di fotogramma.

Non è fortissima, ma c’è, specialmente agli inizi. Mi pare che nel corso del film si stemperi.

Cerchio succedaneo di Boccia e viceversa???

Mah…almeno i pochi film di Boccia che ho visto erano divertenti, quelli di Cerchio du’palle…

Di Cerchio, a parte “Il marchio di Kriminal”, e le parodie con Toto’ (divertenti a priori, sopratutto “Toto’ e Cleopatra”) i pochi altri che ho visto (Giuditta e Oloferne, Nefertite regina del Nilo, Per un dollaro di gloria, Col ferro e col fuoco) andavano dal noioso al “correttamente svolto ma niente di piu”

comunque, anche a livello tecnico Cerchio mi sembra leggermente superiore al povero Boccia…sarebbe bello vedere “Segretissimo” per confrontare i due registi.

Comunque se circolava questa voce negli ambienti, vuol dire che un motivo ci sara’ stato…

Penso dipenda molto anche dal tipo (o genere) di film. Il bivio ad esempio è un lavoro davvero pregevole. Peccato che la cinematografia nostrana in quel particolare contesto storico non abbia creduto tantissimo nel noir; fortunatamente autori come Germi, Lattuada, Lizzani etc. ne hanno subito percepito l’importanza dando l’impulso a una riconsiderazione negli anni a venire. Perdonate la digressione.

Sabato, 14/04 - 03:10
La7