Glengarry Glen Ross (Americani) di J. Foley

http://www.imdb.com/title/tt0104348/
http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?sch=26443

Dopo almeno 2 anni in cui stava nello scaffale a prendere polvere sono finalmente riuscito a vedere questo sublime film di James Foley, tratto da una piece teatrale di David Mamet che ne ha curato la sceneggiatura e i dialoghi, incalzanti come un pezzo di bebop e taglienti come un rasoio da barbiere.
Storia di venditori di immobili in bilico tra il successo economico e il dramma del licenziamento. Cast stellare (Al Pacino, Jack Lemmon, Alec Baldwin, Ed Harris, Kevin Spacey, Jonathan Pryce, Alan Arkin) che gareggia in bravura, con Lemmon (semplicemente mostruoso) un gradino sopra gli altri.
Il dvd della Eagle ha un ottimo video e un poderoso DTS per l’italiano. Peccato che un film del genere vada visto TASSATIVAMENTE in inglese, a cui però è riservato solo un tristanzuolo stereo 2.0

Edito il post aggiungendo che ho appena ordinato a prezzo da straccio la sottostante locupletatissima edition:

R1 SE America - (Artisan) Extras:
Disc One

The film (widescreen version)
Selected scene commentary with director James Foley (60:38)
“Magic Time: Tribute To Jack Lemmon” documentary (30:02)

Disc Two

The film (fullscreen version)
Selected scene commentary with actors Alan Arkin and Alec Baldwin, cinematographer Juan Ruiz Anchia and
production designer Jane Musky
“A.B.C.: Always Be Closing” documentary (29:55)
Short Film:

  • “J. Roy: New And Used Furniture” (9:53)
    “Charlie Rose Show” footage (with Charlie Rose and Jack Lemmon) (10:05)
    “Inside The Actor’s Studio” footage (with Kevin Spacey) (2:09)
    Production notes
    7 cast biographies
    11 crew biographies
    4-page booklet
    Subtitles:English and SpanishAspect Ratio:2.35:1Picture Format:Anamorphic TV System:NTSCSoundtrack(s):English DTS 5.1
    English Dolby Digital 5.1
    English Dolby Digital 2.0 Surround
    French Dolby Digital 2.0 SurroundCase type:2-Disc Amaray (Keep) Case

Visto in sala, e poi in vhs (mediocre, della Panarecord) e dvd (in prestito). Cast “collettivo” da applauso, ma a tutt’oggi si impone nella mia memoria la prova incredibile di Baldwin (in un ruolo appositamente scritto per lui, giacchè il suo personaggio è assente nel lavoro teatrale!): pochi minuti in cui domina e giganteggia, fisicamente psicologicamente e recitativamente, tutti gli altri impeccabili attori.
P.S. Pare si sia “ricordato” di avere altrettanta bravura in “The cooler” (del 2003, e per il quale ha ricevuto una candidatura all’Oscar), però il film in questione è ancora totalmente inedito da noi: un grazie ai distributori tutti, e alle tv satellitari…

Dall’omonimo lavoro teatrale di David Alan Mamet…

Mentre tutto GDR si danna l’anima per capire che succede sulla bacheca di Steed, io remo controcorrente e vi parlo un po’ di cinema.

Cinema maschio, ovviamente.

Cinema forte, prepotente, teso, tracotante, dal gran cazzo, che te lo piazza, che ti svanga, che ti s’infila, che te lo mena, che ti dirompe, che ti avvolge un cappio alla sacca dei coglioni, che lega quel cappio al lampadario del salotto buono, e che poi chiama tutte le fighe del circondario e le invita a cena, e tu sei ancora appeso a quel lampadario con 'ste gnocche qua che ti cenano sotto le chiappe, e che poi ti accendono sotto pure dei bei candeloni per fare atmosfera, e che così, appeso per gli zebedei e con le fiamme che ti lambiscono il culo e con tutte quelle fanciulle dalla prugnetta di albicocca che ti mostrano cosce (http://forum.alfemminile.com/forum/f260/__f503_f260-A-coscie-aperte.html#2966) e felicità, allora sì che pensi di esserti guadagnato la tua fetta di Paradiso.

E puoi eiaculare.

Ed in particolare vi parlo di una delle più belle commedie drammatiche viste negli ultimi decenni.

Ed a girarla, nel 1992, è stato Giacomo Foley. Sì, proprio quel lì! Il tipo passato alla storia per i video-clip di Madonna e per quel famigerato “Who’s That Girl” con il quale, ai bei tempi, io innaffiavo tutto e tutti al ritmo di possenti bombardoni-super-upbeat-synth-funk’n’roll-miccia-mix quali “The Gambler” (http://www.youtube.com/watch?v=g65lLNUibGc) ed “Into the Groove”
(http://www.youtube.com/watch?v=CDZ3T5S7sck&feature=related). E questa sì che è roba forte mica quelle cagate da super-mongoloidissimi tipo Judas Priest che si sparava lo Steed prima di andare a caccia di strappone.

Nessunissimo spoiler od anticipazione di sorta. Solo questo: è un film girato in due o tre interni (compreso quello di un’auto), con un cast stellare, dialoghi tipo i-coltelli-del-vendicatore, fotografia “super-cromatica” e movimenti di macchina a “sciarpa-di-piovra”. A parte il compenso per gli attori, il film tutto potrebbe essere costato meno di una di quelle porcherie italiane con le quali vi spazzolate il glande alle vostre riunioni da duri.

Ma questo film, seppur così giovane, è già manuale-di-cinema, trattato di psicologia, pezzo-forte della cultura popolare americana. Cultura americana che lo cita e ri-cita in continuazione. E voi, che vi sparate tutto in lingua “originale”, sicuramente avrete colto suoi rimandi in ogni dove. Io, che notoriamente so sega di americano, sega di anglo & sassone, sega di gaelico, sega di bretone, sega del dialetto della contea di Waterford, sega di common wealth british english ma che invece ieri sera è venuta una mia amica che m’ha fatto proprio una bella sega, io che mi guardo tutto nella mia lingua e pure con i sottotitoli italiani, pure io sono incappato in una sua bella citazione durante un episodio di Californication. Episodio che tentavo di visionarmi in amerlocco spinto dopo sette latte di Redbull, uno spurghino ed un doppio smorza-candela eseguitomi con serafica abilità da Pierluisa.

Io lo vidi per la prima volta proprio all’università, durante gli studi di psicologia. Poi lo vidi una seconda volta a casa di un noto pervertito della Milano-pene (di fatto era un’orgia a baccanale, tutti scopavano tutti ed io ero l’unico che si guardava il film). E poi ancora l’ho visto ieri sera - sul 32 pollici full hd installato sul cruscotto della mia Smart - mentre in tangenziale rispettavo religiosamente i 70.

E’ un film assolutamente cattivissimo. E’ un film talmente cattivo, vero ed assolutamente americano, che, seppur in esso non ci sia nemmeno un pizzico di “azione”, tutto quello che vedrete ed ascolterete farà sembrare omogeneizzato alla cagarella di colombo tutte quelle baldraccate sui mercenari guerrieri muscolosi e rattusi che andate commentando qui.

Questo è un film che vale la pena di vedere in americano MA, se lo vedrete in italiano, sappiate che potrete godere di un doppiaggio che costituisce il valore aggiunto alla visione in originale (Rinaldi, Pedicini, Valli, Nicotra, Giannini etc. sanno parecchio il fatto loro). Un doppiaggio pazzesco.

Questo è un film che semplicemente contiene fra le migliori performance di alcuni dei migliori attori al mondo, colti in un momento di assoluta grazia.

Ed è talmente folle la loro prestazione che, a parte alcuni riconoscimenti ai “singoli”, questo film s’è beccato pure il premio per il miglior attore… all’intero cast!

E puoi eiaculare.

Film bellissimo Marcé, ma c’era già un topic: http://www.gentedirispetto.com/forum/showthread.php?9079

:emot-eng1

Avevo cercato il topic prima inserendo “Americani” come parola chiave (risultato nessun topic) e poi come G. G. Ross (risultato nessun topic). Quindi ero in buona fede.

Ma se mi scassate ancora trasformo 'sta baracca in uno scolo per vergini.

Visto lo scorso w-e, poco da aggiungere oltre a quello già scritto da Marcello, film fondamentale, cast stellare e ai loro massimi, e c’è più violenza qui che nella maggior parte dei film violenti in circolazione. Bellissimo il monologo di Baldwin, ispirato a quello di George C. Scott in Patton. Un film coi controcoglioni, doppi e infiocchettati, grandissimo.

Il film per me è eccezionale. Non risente assolutamente dei difetti tipici delle pellicole tratte da una pièce teatrale… un gran bel cast (Lemmon su tutti) e storia avvincente. Ho preso il dvd tempo fa della Passworld, con sovra-copertina cartonata (tipo lo scudetto 2006 dell’int*r per capirci), lo rivedo sempre volentieri.

ps - ma il titolo originale che significa? Cos’è, un liquore?

Si riferisce ai nomi di due delle agenzie a cui si fa riferimento nel film.

È il nome di due location che loro vendono, Glengarry Highlands e Glen Ross Farms.

:nelson:

Ah ecco, io ricordavo che erano i nomi di due agenzie concorrenti ma mi sa proprio che hai ragione tu anche perché l’hai visto da pochissimo.

Gran film comunque, angosciante e violento come una partita a scacchi.

Preso un paio di giorni fa il br Pulp. Notevole la qualità video, imperfetti i sottotitoli (ancora peggio quelli per il filmato-tributo a Lemmon). Acquisto fondamentale, ad ogni modo, per chi ama il film.
P.S.Ulteriore punto a sfavore: la divisione in solo 8 (?!) capitoli.

Confronto fra br UK (che come l’italiano ha solo 8 capitoli) e la nuova edizione Lionsgate: www.dvdbeaver.com/film4/blu-ray_reviews_60/glengarry_glen_ross_blu-ray.htm