Goduria (Arduino Sacco, 1982)

Venduta. Mi spiace…

1 Mi Piace


Spettacoloso il manifesto!

6 Mi Piace

Avendolo visto ed essendomi divertito mi piacerebbe dire la mia.
Tutto l’incipit è costruito degnamente quasi alla stregua di un film tradizionale, comparse e location appropriate, leggiamo anche il nome di un bar-pizzeria in cui si presenta la protagonista. Eccezionalmente il ruolo spetta a Sandy Samuel, non ne faccio mistero: il rotondo e candido fondoschiena della milanese incastonato fra reggicalze e collant qualche cattivo pensiero me l’ha sempre scatenato. E’ Marina, appena uscita dal carcere, vaga per la città in cerca di un posto dove stare, lo trova a casa di Pauline Teutscher e non avendo avuto rapporti intimi negli ultimi sei mesi ha l’orticaria fra le cosce, così approfittando dell’assenza dell’amica impegnata in cucina a preparare il caffè seduce il suo uomo in salotto. Quando il “malcapitato” capisce di trovarsi fra due fuochi, la compagna e l’ospite, corre a telefonare ad un amico invitandolo a dargli man forte. Nel mentre Marina ci racconta la sua storia, faceva parte di una gang di malviventi che è tutto un programma, “Bambino” - Giuseppe Curia assolutamente in parte in uno dei ruoli della sua vita - era il capo, coadiuvato da un manipolo di imbecilli e semisconosciuti fra cui risaltano “Er Caccola” per l’intitolazione, Mimì Losy per la parlata al massimo grado di insopportabilità e una ignota moretta che si trastulla a gambe spalancate con un fucile (!). Organizzato il colpo del secolo, nell’ordine: svaligiano una villa appartata lasciando il guardiano nelle mani (e nelle fauci è il caso di dire) di Marina, comprano una jeep che finirà distrutta a causa di una guida un po’ troppo sportiva, vengono tirati su da una nobildonna in Mercedes. Che altri non poteva essere che Guia Lauri… la piccola stagionata pantera dalla criniera corvina ha dalla sua tutta la mia simpatia rivestendo costantemente i panni di personaggi che solleticano i miei più bassi istinti, come appunto la matura aristocratica affamata di sesso. Siamo ancora lontanissimi dalle performance olimpioniche della seconda metà degli '80, ad esempio il cono non gelato da leccare viene poco passionalmente impugnato (e stantuffato) con pollice, indice e medio sia da Guia che da Sandy ma entrambe riescono a trasmettere una certa morbosità, insomma stando ai miei canoni risultano ingrifanti. La storia poi non finisce qui, la signora invita il gruppetto in un casolare per poter scatenare un’orgia in cui ci si capisce poco o niente, mondiale però Guia trasformata in donna-torta, difficile eccitarsi tanto quanto trattenere le risate… basta notare dove sono infilate o incollate le candeline! Donna dalle mille sorprese… alla fine dei conti secondo voi chi era? Solo “Bambino” riuscirà a farla franca, il resto della banda finirà dietro le sbarre.
Firmato Dudy Steel, senza nulla togliere al mestiere di Arduino Sacco il film sembrerebbe nascondere neanche tanto velatamente la collaborazione di Mario Siciliano, il che non può che giovargli. Siamo sempre alle solite per carità, prendere o lasciare, si gode e ci si rammarica per tutti i consueti pregi e difetti del pornocinema italiano degli anni d’oro: progettato e concepito quasi come quello tradizionale, senza 'na lira ma con pretese di narrazione rasenti la favola, un pizzico di humor e invenzioni così al di là della comune ragionevolezza da risultare irresistibilmente buffe, cast sovrabbondante, personaggi di contorno adoperati solo nelle scene di raccordo, pornoattori dalla scarsa virilità (Curia invece come di consueto sull’attenti) alle prese con donne di due tipologie, o nel fiore degli anni ma anonime o dal fascino talvolta individuale in quanto non propriamente giovanissime, lontane anni luce dalle bombe sexy d’oltreoceano colle loro sembianze domestiche, reali, quasi raggiungibili per lo spettatore perché alla sua portata, accompagnamento affidato a un pugno di reiterate musichette scacciapensieri che amplificano quella sottile gioiosità che traspare nei passaggi in cui gli stessi attori paiono divertirsi, recitato malino ma non malissimo, bruttino il titolo sempre di sicura presa sul pubblico dell’epoca però superbo il manifesto (vedi sopra). Come dico sempre, da cinquantenne oggi vedo questi film con “altri occhi”, per svagarmi tutto sommato, e stavolta ne è valsa la pena. “Ma tu sei ultras!” mi contesterete… intanto a 'sto giro anche F.G. sulle pagine di Luce rossa quasi quasi lascerebbe approssimativamente trapelare di essersi all’incirca a tratti tutto sommato almeno in parte più o meno divertito, almeno un poco pochino…

8 Mi Piace

Ottima e attenta recensione. Mi par di ricordare che il film inizi con una caffettiera in ebollizione per terminare con il primo piano di una pentola anch’essa in ebollizione.

3 Mi Piace

quando si dice la sottilissima metafora eh?

Ve l’ho detto, una volta nella vita vale la pena di vederlo

1 Mi Piace

…anche due

1 Mi Piace

Forse potrà interessare che le scene in esterni non ambientate a Roma vennero girare dalle parti di Castiglione della Pescaia in provincia di Grosseto. Mi aveva incuriosito la jeep targata, appunto, Grosseto così, mandandogli alcune delle immagini girate in esterni, ho chiesto a un mio amico che abita da quelle parti se riconosceva quei posti e mi ha confermato la cosa.

1 Mi Piace

Sarebbe interessante sapere chi ci fosse stato in realtà dietro la macchina da presa. Nonostante lo pseudonimo sia quello abitualmente utilizzato dall’“Arduino nazionale”, ad avviso di chi scrive penso che la paternità registica, sottolineata da una certa professionalità totalmente estranea al modus operandi sacchiano, sia da ascrivere al regista-produttore Mario Siciliano, titolare della Metheus Film che produsse la pellicola.

1 Mi Piace

Infatti durante la riproduzione del film compare scritto in elettronica il nome della società di produzione di Siciliano anche se storpiata in Matheus.

Curiosa la sequenza iniziale in cui si mostra Regina Coeli: luogo che Curia doveva conoscere abbastanza bene.

1 Mi Piace

Qui c’è il film:

Chiedo inoltre: ci sono siti simili? Dove scaricare porno d’antan?

Grazie.

1 Mi Piace

Vintage erotica forum :top_arrow:

4 Mi Piace

Anche Erogarga è un buon sito.

2 Mi Piace

Secondo me, visto lo stile delle riprese simile a “attenti a quelle due ninfomani”, la regia è piú di Siciliano. Al massimo Sacco sarà andato a prendere i caffè per la troupe, o avrà battuto il ciak

3 Mi Piace

Il bottino consiste in un gruppo di croste, mentre la jeep viene noleggiata, non comprata. Il resto lo spendono in pizzeria.

1 Mi Piace