Godzilla: King of the Monsters (Michael Dougherty, 2019)

Ennesimo film dell’universo Monsterverse: se Skull Island mi aveva acchiappato, se Godzilla l’avevo trovato un discreto omaggio, qui vabbè, dimenticatevi la storia o quant’altro. Non che uno cerchi la logica o una sceneggiatura perfetta, ma qua siamo più dalle parti del gruviera sfizzero. Alla larga, tranne appassionati incalliti.

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Se sono incallito, lo ignoro. Ma nel 2019,reduce dalla visione in sala di due bidoni come “Rocketman” e “X-Men: dark phoenix”, questo film mi parve, a confronto, Kubrick. Parecchie recensioni, soprattutto estere, lo massacravano, ma personalmente non posso, anche con la più gran cattiveria possibile, stroncare un’opera che raduna Godzilla, Mothra, Rodan e Ghidorah!! E meravigliosamente realizzati, con la migliore CGI su piazza. Qui, signori miei, non parla il cinefilo che è in me, ma l’ex ragazzino che godeva e tutt’ora STRAgode, nel vedere i suddetti mostroni in azione. Questione più di cuore che di cervello, insomma. E mi va bene così… :heart::heart_eyes::clinking_glasses:

Io incallito, com’è evidente, lo sono ma non al punto di perdere completamente la capacità di valutare se un prodotto del genere sia un’immondizia o meno.
Secondo me è un prodotto validissimo, direi il migliore della trilogia con Big G. Se lo vedessi esclusivamente con gli occhi del kaijuofilo di vecchia data potrei trovare lacune a bizzeffe, ad iniziare dalla caratterizzazione di Rodan.
Lo trovo invece intrigante e centrato, con una spettacolarità impressionante ed anche una certa liricità come nel sacrificio di Serizawa che ho trovato toccante. Iconica la scena di “me” sulla cima del vulcano che erutta con la croce in primo piano.
Promosso senza riserve.

EDIT: non ho resistito

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