Goldface il fantastico superman (Bitto Albertini, 1967)

http://www.cinematografo.it/bancadati/consultazione/schedafilm.jsp?codice=20996&completa=si

Nella saga degli eroi nostrani in calzamaglia, un posto di tutto rispetto spetta a questa piccola grande pellicola di Bitto Albertini. Ben girato (in Venezuela), scatenato, con un gran ritmo, pieno di idee e di scene d’azione (quelle coi motoscafi sono grandiose). Attilio Severini qui si supera, è al limite delle possibilità umane…
Rispetto ad altre pellicole del medesimo genere, ad esempio i “Superargo” di Nostro o Bianchini, Albertini condisce con molta più ironia, talora al limite del parodistico.
Le scene con Jan Foster Lothar (l’erculeo Kotar, che parla con accento “baluba” e mangia noccioline americane) hanno lo spirito divent’anni prima, nel puro stile dei fumetti del Vittorioso, e, riviste oggi, potrebbero fare inorridire i fautori del politically correct.
Il commento musicale di Umiliani è irresisitibile.
Il trailer è delirio puro, vedere per credere!

Eh, il problema è come poter vedere…visto che conosci bene il film, sai anche qualcosa sulle sue uscite? Vhs, dvd, passaggi tv noti…

In effetti c’è qualche possibilità, a breve, di una sua uscita in DVD.

film molto divertente, si guarda con piacere. purtroppo sono riuscito a reperirne solo una copia con audio in inglese, ma si riesce a seguire bene. spero esca in italiano!!

infine è uscito?

in caso contrario speriamo che esca presto… anche perché preferirei recuperarlo originale :slight_smile:

Al momento, non pervenuto.

Ho avuto modo di visionare un bel mux di questo che era l’unico film di superoi italici del ventennio 60/70 che non avevo visto. Non mi ero approcciato con grosse aspettative visto che in rete non era giudicato benissimo. Inoltre non sono mai stato un grande fan dei Tre Supermen che ha diretto Albertini. Il prodotto invece è assolutamente gradevole, con alcuni picchi di divertimento come la battle royal iniziale con la giornalista tedesca che cerca lo scoop. Per carità, limiti quanti ne volete comprese alcune scene surreali quali il prelevamento al volo con l’aereo della ragazza che viaggia sulla decappottabile.. Nel complesso però è un film girato con artigianale maestria e tutto sommato anche il lato parodistico (che non sopporto in questi film) è accettabile.
Belle le musiche di Piero Umiliani e Franco Pisano. Il secondo poi si autocita nel finale al fulmicotone con lo stesso motivo di Superargo contro Diabolikus (il mio preferito del genere) che a sua volta citava gli analoghi temi dei film di 007.

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Divertente e ben fatto, film che mischia due generi estremamente cari al nostro @Manzotin , ovvero lo spy e il cinema dei luchadores (con la particolarità che qui i lottatori sono venezuelani e non messicani, come ci rivela uno dei cartelli iniziali: “con la partecipazione dei campioni di catch di Caracas”).

Mai noioso né grottesco, il film però esterna tutta la semplicità e l’ingenuità del cinema popolare dell’epoca, che si materializza in un sacco di situazioni che agli occhi dello spettatore d’oggi fanno quantomeno sorridere, mentre immagino che all’epoca non distogliessero per nulla dalla diegesi. Ne elenco giusto tre:

  • Il lottatore Kotar dipinto come un Bingo Bongo che mangia in continuazione noccioline e dice senza sosta stupidate con una marcatissima parlata “africaneggiante” che spesso è quasi incomprensibile (tant’è che un bambino gli chiede “Ma come parli?” e lui risponde “Con un leggero accento baluba!” :sweat_smile: )
  • Durante la finalissima del campionato di catch panamericano (siamo in Sud America) lo speaker reclamizza il Punt e mes :grin:
  • Il cattivo è cattivissimo in modo manicheo, edonista ed egocentrico; parla di sé in terza persona, continua a ripetere “Di Cobra ne nasce uno ogni mille anni!” e la parola d’ordine per entrare nella base segreta è “Il cobra è tutto!”. Questo eccesso oggi risulta risibile, credo che all’epoca caratterizzasse e contestualizzasse in modo puntuale il personaggio.

Film leggero e divertente, consigliato.

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