Gone baby Gone

Una delle sorprese dell’autunno cinematografico statunitense,un noir doloroso e lacerante,percorso da dubbi e dilemmi morali,tratto da un romanzo di Dennis Lehane(come il bellissimo Mystic River eastwoodiano).La storia ruota intorno alla scomparsa di una bambina in un quartiere popolare di Boston,la zia(Amy Madigan) della piccola decide di rivolgersi ad un investigatore privato della zona,Patrick Kenzie(Casey Affleck), e alla sua assistente/compagna, Angie Gennaro(Michelle Monaghan).I due cominceranno un’indagine che si rivelerà un’autentica discesa agli inferi,in mezzo a spacciatori,pedofili e delinquenti di ogni tipo,anche se non tutto è come appare.Ben Affleck,al suo esordio registico in un lungometraggio,si rivela molto più bravo dietro la macchina da presa che non davanti,anche se il film poggia sulle solidissime spalle degli interpreti,il già citato Casey Affleck che bissa l’ottima prova di The assassination of Jesse James,Amy Ryan nella parte della madre tossicodipendente della bambina,Morgan Freeman nel ruolo del capitano di polizia Jack Doyle e un grande Ed Harris nei panni del detective Remy Bressant.

Veramente un bel film, solido, vero e con un Affleck già strepitoso in Assassination of Jesse James che si riconferma ottimo e vincente.
Storia torbida con un finale strastrappalacrime ma non nel senso canonico del termine.
I bambini perdonano.
Stre-pi-to-so.

A dire il vero, il romanzo non m’è parso fra i migliori di Lehane. Dunque dite che il film merita? Il finale del libro m’era parso fin troppo scontato…

A me non è sembrato tanto scontato anzi, mi ha lasciato perplessissimo.
Dubbioso perfino…
E poi il film è veramente da vedere solo per Affleck che qui merita molto.

fatico a comprendere gli apprezzamenti riscossi da questo film, che ho trovato davvero di basso livello sotto tutti i punti di vista, cast, storia, dialoghi, regia e morale della favola (ridicola)

Lo vorrei rivedere, ricordo che all’epoca mi piacque molto e che trovai bellissimo il finale (proprio l’ultimissima scena).
Forse c’era un po’ di miscasting per qualche ruolo, ma il mio ricordo è positivo…

ma quasi ovunque ho letto che questo è un gran film, quindi sicuramente sono io che non l’ho capito
la coppia dei protagonisti detective privati l’ho trovata letteralmente impresentabile

Ecco, sì… I detective erano un po’ improbabili, questo lo ricordo bene…
Però alla fine il film mi colpì e l’ultima scena era davvero riuscita, una cosa che mi sarei aspettato da un regista maturo e non da un esordiente come Affleck.

Molto bello, un film che assolutamente non mi aspettavo da un regista esordiente, tantomeno da Ben Affleck (comunque molto sottovalutato come attore: vedi “In cerca di Amy”…). Certo, poteva essere una “casualità”: bella storia, e soprattutto bel cast (ottimo il “fratellino” Casey, ma quando hai Ed Harris e Morgan Freeman, puoi riprenderli anche se fanno una gara di rutti e scoregge, e viene fuori un film come minimo discreto…), invece “The town” e adesso “Argo” (che andrò a vedere nei prossimi giorni) hanno rivelato una clamorosa “verità”, cioè che il suddetto mr Affleck è un regista di qualità, assolutamente da tenere d’occhio.

A me ha colpito la modestia della regia. Poi certo, disporre di un simile cast equivale a un rete di protezione per un esordiente che oltretutto ha avuto la furbizia di scegliere un soggetto di sicura presa. Mostrare senza filtri nè compiacimento quel che sono i sobborghi popolari di Boston, i loro stracci, è secondo me la qualità migliore del film.