Guerra alla guerra (Giorgio Simonelli e Diego Fabbri, 1948)

Un film del Centro Cattolico Cinematografico, fortemente voluto da Luigi Gedda (medico cattolico e attivista politico, diventato in seguito presidente dell’Azione Cattolica), che narra gli orrori della seconda guerra mondiale seguendo cronologicamente l’operato e gli interventi del Papa Pio XII, dalle giornate immediatamente precedenti l’avvio del conflitto fino alla pace ed al periodo dell’inizio della ricostruzione e della ripartenza.

L’auspicio della pellicola è quello di un mondo in cui la guerra sia dimenticata, superata, rinnegata, in cui gli uomini e le nazioni si adoperino per costruire una duratura convivenza pacifica e serena.

La pellicola racconta le sue tesi grazie ad un commento (ad opera, tra gli altri, di Zavattini), che si costruisce sulla base sia di immagini di repertorio che illustrano i vari momenti della guerra, sia di sequenze di fiction in cui si segue una famiglia tipo italiana in balia delle vicende di quel travagliato momento storico (il marito in guerra e poi prigioniero, la moglie ed i figli vittime dei bombardamenti, la casa distrutta, la marcia verso il campo profughi, lutti familiari…).

Non mancano alcuni spezzoni piuttosto forti nei quali vengono mostrati cadaveri e persone agonizzanti(dopo i conflitti armati, dopo i bombardamenti, dopo lo smantellamento dei campi di sterminio nazisti).

Un film datato e di marcata matrice politica, che però ha il merito di mostrare in modo semplice e concreto le varie fasi del conflitto, semplificando cause e dinamiche geopolitiche per dare voce e spazio al vissuto della popolazione, della gente comune, materializzando in modo efficace le tragedie che l’umanità ha attraversato in quel periodo.

Il film è realizzato da Simonelli e Fabbri; sebbene imdb accrediti alla regia anche Romolo Marcellini, il suo nome non salta fuori da nessuna parte nei titoli del film o nelle fonti ufficiali presenti su ItaliaTaglia.

La pellicola è stata restaurata e proiettata a Venezia nel 2009 nella sezione “Questi fantasmi 2”.

2 Mi Piace