Seguito dell’omonimo film del 1981 dal quale viene di fatto solo ispirato. Teoricamente il link sarebbe rappresentato da un cristallo verde fluorescente che pervade di pura malvagità il minatore che lo scopre e quindi potrebbe essere un frammento del Loc-Nar (qui mai nominato in questa maniera) distrutto da Taarna nel primo film. Boh, sarà…
Non si tratta di un’antologia di racconti ma di una storia unica tratta dal fumetto The Melting Pot, Questo comporta un unico artwork che purtroppo risente delle prime commistioni con la CGI di quel periodo. E’ visivamente gradevole ma freddo avendo perso completamente la connotazione pop dei disegni del primo film. Per rispettare il tag Heavy Metal non mancano scene splatter e di nudo ma, per quanto mi riguarda, piuttosto “asettiche”. A riguardo segnalo una seconda citazione del primo film. Anche in questo caso la donna guerriera di turno si veste con i suoi abiti da battaglia come aveva fatto Taarna ma l’effetto è decisamente diverso.
E il sacro metallo stavolta c’è? Sì, anche cattivo (Voivod, Pantera, ecc.) peccato che le canzoni sono sparse qua e là completamente a caso e più che fomentarmi mi hanno stuprato le orecchie. Infatti ho apprezzato non poco Billy Idol sui titoli di coda.
Alla fine però se avete un ritaglio di tempo non è un film indisponente, si può guardare a patto di non fare confronti con l’originale. In Italia non è mai uscito anche se il doppiaggio per il direct-to-video era stato fatto. Facilmente reperibile in rete con sottotitoli in italiano (con tanto di bestemmia per errata traduzione).