Hitlar (Idris Khan, Pakistan 1986)

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Alla fine della seconda guerra mondiale il figliolo di Hitler scappa via dalla Berlino bombardata dagli alleati

Qualche anno dopo si ritroverà ad angariare e tiranneggiare i poveri contadini di un piccolo villaggio pakistano del Punjab. Soltanto un coraggioso, il nostro eroe Sultan Rahi avrà l’ardore di alzare le armi e ribellarsi…

Un film allucinante che mi sono appena visto su youtube…le immagini prese da internet parlano da sole, un delirio che sembra più serio che involontariamente comico.

Sultan Rahi è stata la stella del cinema action/rurale pakistano degli anni 70-80, dotato di baffoni e volto alla Salvatore Baccaro (evidentemente da quelle parti è simbolo di machismo :D) protagonista di molti bei film tra cui ricordo perlomeno quelli che ho vsto io:

-Maulajut (aka Maula Jat, del 1979. Bellissimo action rurale/feudale, violentissimo, uno dei titoli di maggior successo in Pakistan)
-Aakhri muqabala/Final challenge (del 1977: il primo kung fu action pakistano)
-Ultimatum (un “action” in puro stile indiano degli anni 70)
-Pindiwaal (un altro action del 1976, confusionario e zeppo di balletti interminabili…)

e centinaia di altri titoli (805 film tra il 1956 e il 1995 a quanto pare, ma moltissimi non sono riportati su IMDB !) di cui non so molto…si trovano tutti su youtube senza problemi

ma il capolavoro è proprio questo Hitlar/Hitler…dategli una occhiata:

le immagini parlano da se:

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per una scheda su questo simpatico attore rimando al miglior database di cinema pakistano:

http://mazhar.dk/film/stars/sultanrahi.html

Come altri film pakistani che ho visto (pochi, per fortuna), preparatevi a farvi du’ palle così…tecnica zero, colonna sonora in mono fastidiosissima che fa venire il mal di testa dopo 5 minuti (complice anche le ficcantissime nenie che coprono sempre tutto e non finiscono mai), attori cani e incapaci e soprattutto tanti, tanti balli e canzoni interminabili ad interrompere l’azione ogni 10 minuti…considerando che i film indiani/pakistani degli anni 60/70 duravano mediamente oltre le due ore, spesso e volentieri dalle 2 ore e un quarto fin quasi alle 3 ore (ho visto su youtube un paio di melodrammi pakistani anche più lunghi), sono esperienze che molti forse non riescono a reggere…

Riporto in auge anche questo, visto che oggi il cinema pakistano è tornato di moda…
Interessante contributo di bastardnasum, da cui prendere interessanti spunti…

Mi sembra che il tizio che ammazza il mostro ciclope in Khatarnak sia proprio Sultan Rahi

Mi era sfuggito questo topic, quelle segnalazioni alla Bastardnaso che fanno veramente la differenza, speriamo che dal lontano taiwan sappia consigliarci qualcos’altro all’altezza!

Ebbene si, l’ho visto, 2 ore di delirio totale, un film in pakistano senza sottotitoli è roba da professionisti diciamocelo.
Da quello che ho capito io, Hitler alla fine della guerra sfugge alla sua sorte nascondendosi in un peasino pakistano, mettendo su famiglia e generando quell’abominio di figlio pakistano-ariano, caratterizzato da una ramata e riccioluta capigliatura.

Il DNA non mente, e le sue giornate saranno all’insegna della dittatura e dei soprusi nei confronti dei piccoli paesi di contadini, fino a che non susciterà l’ira del personaggio interpretato da Sultan Rahi (non so il nome), ne conseguirà una lotta senza esclusione di colpi, con coloriti scagnozzi che improvvisano tutti i saluti tranne quello romano (bonus, sulle storie di IG e FB)

Situazioni action di un delirio assoluto, tra cui:

La rissa nel velodromo ciclistico di Lahore, dove senza apparenti ci gira un auto con adesivi di tigri, inseguimenti su sterrato da voltastomaco, un incontro tra i due protagonisti in un casale abbandonato, degno del Colosseo di Bruce Lee.

Ma su tutti, il combattimento della teleferica! Dove alla fine Hitler, scompare accendendosi una sigaretta scompare tipo ninja, per poi rimaterializzarsi sottoforma di manichino dentro una mercedes arrivata dal nulla, lasciando un messaggio in autoradio, stupendo no?

Il tutto intervallato da non troppi, ma interminabili balletti.

Degna di nota la colonna sonora portante, dove di seguito vi riporto il testo, se vi venisse voglia di cantarla:

“Hitler, Hitler, Hitler!”

Da non perdere!

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si, avendolo visto tanti anni fa solo in pakistano stretto, tormentato da una durata spezzaossa e da momenti veramente inutili e grazie al fast forward quando veramente non ce la facevo più, avevo saltato alcuni passaggi fondamentali:

praticamente, si, Hitler riesce a rifugiarsi in Pakistan dove probabilmente dopo poco tira il calzino (il dottor Mengele era in Sudamerica quindi non poteva farci esperimenti per allungargli la vita, a quanto pare…). Insomma, spunta fuori il figlio che probabilmente Zio Foffo ha avuto con qualche contadinella del Punjab alla faccia della salvaguardia della purezza ariana (vabè, quando il “coso” tira, tira, eh… siam fatti mica di legno…) e viene fuori sto riccioluto che ovviamente si chiama “Hitlar” di nome (quindi dovrebbe risultare come Hitlar Hitler, all’anagrafe di Islamabad o Lahore o Karachi…) che ovviamente si rivolge alla gigantografia del padre chiamandolo come “master”: ma d’altra parte anche la mia nonna si rivolgeva al suo babbo dandogli del “Lei” quindi può essere accettabile…

Tutto quello che è inaccettabile sono due ore e mezza di deliri in stretto urdu rigorosamente in mono… ma se si sopravvive, il film è una ganzata imperdibile

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