Frate’, non hai scritto che è talmente alla mano, che si è presentato appena ci siamo avvicinati e ci ha richiesto i nomi durante i saluti… ;D
Roth era in compagnia di due ragazzi, uno dei quali era Riccardo Trombetta (colui che sta girando il film con Merli jr e autore degli extra del DVD di ROma a Mano Armata) che dovrebbe comparire in Hostel II come vittima.
Pubblico anche l’altra foto:
DAL SITO DELL’ANSA
FENECH: TORNO AL CINEMA PER AMORE DI TARANTINO
ROMA - Spiritosa, acuta, ironica, Edwige Fenech - che torna a recitare sul grande schermo, anche se solo per un cameo, in Hostel Part II, il ‘torture horror’ di Eli Roth, dal 22 giugno nelle sale distribuito da Sony Pictures - ha quasi del tutto monopolizzato l’attenzione dei giornalisti, stamattina, alla presentazione del film, insieme al regista della pellicola. "Due anni fa a Venezia, Tarantino mi aveva chiesto se per lui sarei tornata a recitare e io avevo detto subito sì - ha spiegato -. Poi mi è arrivata la proposta di Eli per Hostel Part II (che da Tarantino è prodotto). Mi ha stupito che un ragazzo così giovane (Roth ha 33 anni, ndr) conoscesse così a fondo i miei film e girando è stato delizioso mi gridava ‘sei bravissima’, ‘perfetto!’’ ha detto. “Sono felicissima di essere tornata sul set come attrice, anche se solo per un giorno e mezzo e in un ruolo che richiama un po’ il mio cinema passato perché faccio un’insegnante.- ha spiegato la Fenech - Quello di Quentin e Eli è stato un piccolo atto d’amore nei miei confronti. Il nostro è stato un menage (cinematografico) a trois”. Roth le ha risposto da vero fan: “Sul set le ripetevo semplicemente quello che le ho detto per anni guardandola sullo schermo. Non penso ci siano molte interpreti, soprattutto negli Stati Uniti, capace di esprimersi a livelli tanto alti in generi così diversi. Poi grazie a lei anche Luc Merenda e il regista di Cannibal Holocaust, Ruggero Deodato hanno accettato di apparire in un cameo”. Roth, come Tarantino (il suo idolo), ha un’adorazione per i registi italiani di genere: “Mentre il primo Hostel era legato a modelli orientali, il secondo ha come fonte d’ispirazione proprio alcuni vostri film, da I corpi presentano tracce di violenza carnale di Sergio Martino a L’ultimo treno della notte di Aldo Lado, capaci di spaventare dalla prima inquadratura e in cui erano protagoniste ragazze affascinanti e intelligenti”. In Hostel part 2, infatti, tre giovani studentesse americane in Europa, Beth (Lauren German) Whitney (Bijou Phillips) e Lorna (Heather Matarazzo) sono le malcapitate che finiscono in un’ostello slovacco degli orrori, dove vengono torturate e si ritrovano a lottare per sopravvivere, alimentando il piacere sadico di alcuni ricchi statunitensi. “Ho cercato di fare un film sulla parte peggiore del capitalismo americano. In un anno e mezzo da Hostel, le cose sono peggiorate, e io odio sempre di più Bush e Dick Cheney. C’é ancora la guerra in Iraq e in America si pensa solo a fare soldi e a spenderli, senza fare mai vacanze o occuparsi della propria famiglia” ha detto il regista. Roth spiega che “mentre gli europei, in Hostel 2 sono rappresentati dagli stereotipi che si hanno negli Usa, i personaggi americani sono veritieri al 100%, riflettono il messaggio, che adesso prevale negli Usa e cioé che i soldi ti danno potere di vita o di morte”. E’ previsto anche un Hostel 3? “Assolutamente no, in genere i capitoli tre fanno sempre schifo, dal Padrino a Alien o Mad Max”. Anche Roth, infine, come la Fenech difende Tarantino a proposito delle sue frasi sul cinema italiano: “Credo che la dichiarazione di Quentin, venga dalla sua tristezza per il fatto che il cinema italiano non è più quello di 30 anni fa, quando produceva più pellicole, era più libero, si sperimentavano più generi, e venivano fuori film come Salò di Pasolini ma anche come Cannibal Holocaust e le commedie sexy”.