Hostel 2 (Eli Roth, 2007)

Concordo con Venticello sul fatto che il film vira talmente sul grottesco, specie nel finale da diventare quasi una sorta di scary movie.
E poi diciamocela tutta, il primo di indubbiamente originale aveva almeno l’idea, con tutte le lacune del caso e la prima parte adolescenziale troppo lunga e noiosa ma che preparava allo shock della sorpresa.
Invece il secondo non aggiunge nulla agli interrogativi posti nel primo, semplicemente si limita a svelarne gli intrecci e a mostrare anche se con arguzia, scene splatter troppo fuori tempo massimo.
Molte sono un dejavù di tanti altri film partendo da Hannibal e proseguendo di quel passo.
Poi, da ultimo, mi hanno sinceramente rotto i coglioni sti registi che si dichiarano innamorati del genere italiano, dei nostri registi, dei nostri attori e, alla fine dei cazzi nostri.
Ma che cosa vogliono?
E’ una moda? E’ una paraculata per vendere di più nella nostra patria?
Inseriscono addirittura dei nostri attori nei loro filmetti.
Mavaffanculo va.

Guarda, se c’era una roba precotta e scontata era il primo capitolo. Telefonato e prevedibile dall’inizio alla fine, con un finale “revenge” baracconesco e insulso. Che vuoi salvare, i due-tre squartamenti? Sai che roba, i nostri registi negli anni 70 facevano di meglio. Il secondo come ho detto ha tanta ironia in più, citazionismi e una certa eleganza formale. Io non capisco come faccia tu a preferire il primo, il secondo ero andato a vederlo controvoglia perchè avevo promesso di recensirlo, alla fine è stata una gradevole sorpresa invece. Vabbuò, de gustibus.

Che Roth ami il cinema popolare di una volta lo si era già intuito col suo Cabin Fever, non credo dica certe cose solo per paraculaggine. Poi non capisco perchè tanta ostilità verso i filmakers americani che dichiarano di amare Fulci e Deodato; mica Leone faceva un mistero di adorare John Ford, scusate. A me fa piacere che oramai i nostri prodotti di genere siano stati sdoganati; e non credo che ai nostri attori faccia schifo recitare nei sopracitati filmetti. A dirla tutta, erano molto più schifati i loro divi quando venivano nel Belpaese, di solito perchè erano alla frutta e lavorare coi nostri registi rappresentava l’ultima spiaggia. Io la Golino non la farei recitare manco in Italia, figurati…

Premesso che non ho affatto schifato il primo nè questo, secondo me quello che limita un pò l’effetto degli “Hostel”, nonostante l’ottima imho idea di base e certe scene, è proprio l’ironia.

Se c’era ironia nel primo capitolo, devo dire che lo nascondeva bene. Come avevo già scritto in passato mi sarei aspettato qualcosa di più malsano, invece si è rivelato una baracconata blood & gore. Il secondo non poteva rimediare visto che il copione era il medesimo, almeno l’ironia rende il tutto sopportabile e alla fine mi sono divertito.

visto il primo e naturalmente non potevo fare ameno di vedere il secondo.

il secondo mi e piaciuto un po di piu del primo.

vorrei spezzare una grossa lancia su heather materazzo , secondo me non e affatto racchia , ha un suo fascino particolare , a me mi piace.

e avrei preferito che lei nel film…

non facesse quella brutta fine del insaguinamento , ma ho potuto vedere come sta sotto panni anche se a testa in giu , e devo dire niente male.

Siete una massa di zoticoni, nessuno ha colto la citazione, pari a quella di Deodato:

Capo io l’avevo colta…:wink:

Piuttosto:
Sarebbe interessante discutere circa l’utilizzo innaturale del colore del sangue che Roth e Tarantino utilizzano.
E’ di un rosso artificiale,quasi a voler sottintendere un dichiarato fine artistico privo di qualsiasi tipo di implicazione realistica.
Peculiarità che ho notato venir meno ad esempio nell’horror asiatico.

Secondo voi?

Ma ti pare che mi sarei lasciato sfuggire un riferimento tanto ovvio e perdipiù già sfruttato dal cinema (Jorge Grau docet)? :tuchulcha:cool:

Veramente l’avevo colta anche io SWAT… Aggiungo che ‘La Vestale di Satana’ è uno dei miei film preferiti, penzanpò.

io credevo fosse una velata citazione al Manzotin di Ennio Antonelli.

Boh? Romero odiava quel tipo di sangue finto, tanto in voga negli anni 70. Però ne riconosceva le potenzialità scenografiche (ma il nostro Fulci in Quella villa accanto al cimitero ricorse a trucchi più efficaci, il sangue sembrava nero!). Non credo che Roth volesse evitare un contesto realistico (il lavacro di sangue è davvero impressionante, artificiale o no quando il plasma scorre ti viene la pelle d’oca); ma dato che è un fan del cinema anni 70, non mi stupirei se avesse voluto rispolverare quel tipo di trucchi per ragioni puramente sentimentali.

Io ho visto ieri per la prima volta Hostel e Hostel II, uno di seguito all’altro, in lingua originale.
Non mi sono piaciuti, mi aspettavo molto di più da un “allievo” di Tarantino.
Come produttore mi sa che ha dato solo il permesso ad usare il suo nome perchè non c’è traccia di lui nella stesura dei dialoghi, nella caratterizzazione dei personaggi e nella storia stessa.
Ho notato una grande cura nella fotografia che però è priva di realismo da quanto è curata ed è troppo buia nelle scene cruente.
Meglio il primo o il secondo? voto il secondo perchè più divertente anche se ho trovato molto confusa e poco incisiva la parte delle torture. Mi aspettavo molto più splatter invece:

  • non mi ha fatto tensione, non mi ha fatto paura, non mi ha fatto repulsione. ho fatto fatica a seguire cosa cazzo stava succedendo in quei sotterranei, troppi cancelli aperti, chiusi, poco sangue. La scena del bagno di sangue è bella, ma è quasi forzata. Come se il regista avesse in mente di volerla fare ed inserire a tutti i costi.
    Il fatto è che nemmeno la parte non-horror mi è piaciuta. Molto meglio i veri teen movie. Comunque il contorno del film è meglio nel secondo episodio (l’asta “telematica” tra i vari miliardari, il viaggio in treno, la parte in italia…).

Bella la location, il paese Cesky Krumlov nella repubblica Ceca, vicino all’Austria (e non alla Slovacchia) che è da appuntarsi come visita per un eventuale giretto in europa.

Io ho visto ieri per la prima volta Hostel e Hostel II, uno di seguito all’altro, in lingua originale.
Non mi sono piaciuti, mi aspettavo molto di più da un “allievo” di Tarantino.
Come produttore mi sa che ha dato solo il permesso ad usare il suo nome perchè non c’è traccia di lui nella stesura dei dialoghi, nella caratterizzazione dei personaggi e nella storia stessa.
Ho notato una grande cura nella fotografia che però è priva di realismo da quanto è curata ed è troppo buia nelle scene cruente.
Meglio il primo o il secondo? voto il secondo perchè più divertente anche se ho trovato molto confusa e poco incisiva la parte delle torture. Mi aspettavo molto più splatter invece:

  • non mi ha fatto tensione, non mi ha fatto paura, non mi ha fatto repulsione. ho fatto fatica a seguire cosa cazzo stava succedendo in quei sotterranei, troppi cancelli aperti, chiusi, poco sangue. La scena del bagno di sangue è bella, ma è quasi forzata. Come se il regista avesse in mente di volerla fare ed inserire a tutti i costi.
    Il fatto è che nemmeno la parte non-horror mi è piaciuta. Molto meglio i veri teen movie. Comunque il contorno del film è meglio nel secondo episodio (l’asta “telematica” tra i vari miliardari, il viaggio in treno, la parte in italia…).

Bella la location, il paese Cesky Krumlov nella repubblica Ceca, vicino all’Austria (e non alla Slovacchia) che è da appuntarsi come visita per un eventuale giretto in europa.

Lo vidi a suo tempo al cinema e poi un altra volta in dvd… e, mi bastò… a differenza del primo che mi era piaciuto, in questo non c’ho trovato nulla, se non per la presenza dei camei annunciati… per il resto, l’ho rimosso e notando che è uscito pure un terzo capitolo ma penso solo in dvd, certamente non mi affretterò per vederlo!!! :confused:

//youtu.be/Q6xCdxYNlsk

A distanza di 15 anni, lo reputo un buon film e, assieme a “Fight club”, l’opera più (involontariamente?) marxista che Hollywood ci abbia dato, negli ultimi 50 anni minimo. La scena dell’“asta” mondiale delle ragazze, e lei che alla fine si “compra” la libertà, la dicono più lunga su come va il mondo, di quanto un Maselli o un Moretti, in Italia, abbiano mai fatto. Per tacere di un Salvatores, che quando ce lo scassa con la politica rimane a livello di un fattone da centro sociale (occupato, ca va sans dire) . Meno male che Roth, nel commento audio, si dichiara “conservatore”. Qui, si definiscono tali quei geni della carta (igienica) stampata come Feltri e Borgonovo, per capirci. Nel 2022, siamo messi anche peggio di quello che sembra. Allegria, o popolo… :wink::smiling_imp::-1: