I Baustelle, Cannibal Holocaust e Joe D'Amato.

Qui in ufficio stavamo ascoltando “AMEN”, l’ultimo album dei Baustelle, ad un certo punto faccio caso ad un brano in cui si sentono quei colpi di basso tipici della c.sonora Cannibal Holocaust, ma ancora peggio, a fine canzone c’è un semple di almeno 5/6 sec. preso paro paro dai violini di “Adulteress Punishment” di CH, ma non basta il brano in questione si intitola “Antropophagus”.
Ma i richiami non finiscono qui, in quest’album c’è un pezzo strumentale che sembra uscito da un poliziesco nostrano, in un altro pezzo c’è la collaborazione del maestro Alessandro Alessandroni e ora che ci penso, nel lavoro precedente “LA MALAVITA”, l’album inizia con una intro che ricorda molto la c.sonora di Milano Calibro 9.

C’è un thread sui Baustelle in cui discutevamo appunto il loro legame con il nostrano cinema di genere.
Per il resto,beh,sono grandi.

solo una cosa:
adesso che tutto ciò emerge ancora più chiaramente (ma appunto, anche LAMALAVITA era ricca di “omaggi”, direi anzi ogni loro album) spero non vengano spacciati dai detrattori come dei “fans dell’ultima ora” perché sarebbe un’ingenerosa mistificazione della band.

:wink:

Non è un segreto. I Baustelle hanno dichiarato più volte esplicitamente che sono influenzati molto dalle colonne sonore del cinema di genere italiano, ma non solo, anche francese. Questa cosa io non la vedo negativa, anzi, se fate bene mente locale sul panorama pop-rock alternativo (chiamiamolo così), noterete che di gruppi come i Baustelle non ce ne sono. Sono altamente innovativi quanto originali e per questo da valutare attentamente. Poi chiaro che se il generi che preferite sono altri e più convenzionali, troverete i Negramaro eccezionalmente superlativi e i Baustelle dei meri scopiazzatori/adoratori dei '70.
Per quanto mi riguarda un gruppo alternativo italiano uscito recentemente e poco osservato sono i Teatro degli Orrori. Ma qui si va più sul mio genere prediletto e meno sul vostro.

Difficile dire se ci sia un genere prediletto dai forumisti di GDR, direi anzi che ognuno ha i suoi gusti e che tra tutti mettiamo insieme una compagine decisamente eclettica.

Detto questo, se vuoi parlare del Teatro Degli Orrori ti consiglio (anzi caldeggio) l’apertura di un topic a parte. :wink:

Tornando ai Baustelle, premesso che mi piacciono, definire “originale” la loro proposta musicale secondo me è fuorviante. Possono senza dubbio essere considerati originali rispetto al panorama musicale odierno, questo si, ma a livello più generale le loro sonorità sono senza alcun dubbio - e di certo volutamente - di richiamo. Il disco nuovo è un esempio lampante in tal senso.

Concludo dicendo che a quanto ne so i ragazzi sono clienti fissi del negozio meneghino Bloodbuster, e che la loro passione per il cinema di genere pare essere totalmente sincera ed avere radici in tempi non sospetti.

Forse, hai ragione, dire “originale” non è del tutto azzeccato. Forse lo sarebbe nel senso “originale sicuramente in mezzo alla marmaglia musicale del 2008”. Di certo, apprezzo in loro la decisione di voler fare quello che realmente a loro piace, coscienti che non tutti l’avrebbero capito. Questa si chiama passione genuina e la dimostrano. Per i rifierimenti al cinema io non so nemmeno chi possa avere il dubbio che sia tutta una trovata dell’ultima ora. Chi li ha ascoltati bene sa che non è così. Poi ammetto che quello che suonano i Baustelle non è proprio il mio genere preferito, però certe cose bisogna ammetterle e una volta tanto NON essere di parte come troppo spesso accade.

Il gico dei richiami e omaggi è ben chiaro ai fan del genere, magari meno ad altri. In ogni caso un altra prova a favore della mia tesi che non sono un gruppo per ragazzetti che non colgono neanche la metà dei riferimenti nei testi (basati in larga parte su ricordi di gionentù anni '80), delle musiche, dell’immaginario che cercano di evocare.

Concordo e troverò particolarmente fastidioso vedere orde di “bimbi” che cantano “…Il cranio ti ho mangiato…” senza neanche sapere a cosa si riferisca. Mi vien già da ridere.

ok, possono piacere e i gusti non li discuto.
ma se mi si viene a dire che sono innovativi e che sono musicalmente anticonvenzionali questo non lo accetto. da musicista innanzitutto.
è più innovativo tiziano ferro. e non è una battuta.

mi ritengo in parte d’accordo.
nel senso che anch’io penso che i Baustelle non siano “innovativi” (hanno rielaborato una molteplicità di cose, io da sostenitore ovvio dico che le hanno rielaborate benissimo e in modo sicuramente personale).
anticonvenzionali… beh… io non credo che il loro obiettivo fosse l’anticonvenzionalità ad oltranza.
certo rispetto al panorama musicale italiano brillano e si distinguono, almeno per come la penso io, e credo che per esempio bastano i testi a renderli “preziosi” e molte spanne sopra a tanti altri.

riguardo a Tiziano Ferro… tralasciando la stima che posso avere per un gay che continua a scrivere testi -salvo rarissime eccezioni- destinati (questi sì) alle ragazzine dalla lubrificazione facile (obbedendo senza scrupoli alle imposizioni del mercato, e continuando a recitare una parte che non gli appartiene)… dicevo lasciando perdere la (poca)stima per l’individuo -oh il mio non è un discorso omofobico, anzi, tutto il contrario- musicalmente mettere accanto Baustelle e Ferro mi sembra quantomeno eccessivo.
Ferro innovativo?
bah… io non credo. nel caso, cmq, allora viva la “tradizione”!
viva Baustelle!
:wink:

Innanzitutto io sto parlando di “panorama pop-rock alternativo” (vedi quote sopra) e non mi risulta che Ferro ne faccia parte. Se sai dirmi un paio di nomi italiani appartenenti a quel canale musicale che siano più innovativi (senza eccellere) e fuori dai canoni, io sono pronto a ricredermi. Ovvio che stiamo sempre parlando di musica nel mainstreaming, altrimenti potrei tirati fuori nomi che nemmeno ti immagini, ben più innovativi dei Baustelle.