Regia: Liliana Cavani
Anno 1969
Soggetto e sceneggiatura: Liliana Cavani, Italo Moscati e Fabrizio Onofri
Fotografia: Giulio Albonico
Musica: Ennio Moricone
Interpreti:
Britt Ekland
Pierre Clementi
Tomas Milian
Delia Boccadoro, Marino Masè
Francesco Leonetti
Produzione: Doria Cinematografica San Marco
Durat: 87’
Girato in una metropoli italiana, il film si snoda attraverso le vie, nel metrò, nei tram, nelle piazze, dove giacciono centinaia di cadaveri.
Aria da golpe, surrealista, dove la pena di morte e prevista anche a coloro che osino rimuovere o soltanto toccare i cadaveri.
Eccezionale prova della copia Tomas Milian e Pierre Clementi.
Il film verrà proiettato Giovedì 13 al cinema Trevi a Roma, per la rassaegna “Schermi in fiamme. Il cinema della contestazione”. Introdotto da Liliana Cavani e Italo Moscati.
Ingresso gratuito.
Film particolarissimo, strano e impregnato delle atmosfere sessantottine, ma senza spocchia o buchi narrativi incomprensibili. Le musiche di Morricone sono splendide, così come il pezzo suonato all’interno del manicomio. Tomas Milian, in versione un po’ schizoide, fa impressione e piace molto
Dvd Rarovideo di qualità video a mio avviso sontuosa.
Durata 83’35’’ (ma sulla cover riportano addirittura 95’. La copia dura sostanzialmente come quella trasmessa da mediaset, ci sono 15 secondi in più mi pare…)
Extra: intervista a Liliana Cavani (26’); nel dvd-rom sono presenti 20 fotografie di scena, la sceneggiatura e una selezione di critiche dell’epoca.
Aggiungo che sul sito dell’Anica viene riportata una durata (in metri) di 2734: se non ho fatto male i conti, dovrebbero essere quasi 100 minuti di durata… qualcosa non torna, oppure ho cannato io?
non sono riuscito ad apprezzarlo
diversi momenti di bel cinema ma purtroppo le tematiche trattate mi sono ormai così aliene che la noia mi assale a prescindere
Secondo me il problema di questo film è che è invecchiato molto male.
Ogni cosa che viene rappresentata sembra troppo caricata, esagerata, quasi come se la Cavani volesse sfigurarne la tematica per voler fare un oggetto strano, un film strano, personale, ma che si ferma là dove diventerebbe delirio ( quindi ove ne uscirebbe bene )
In certi punti sembra una pacchianata ed è triste perchè le intenzioni secondo me erano più che buone e Tomas Milian è bravissimo.
Il DVD della Rarovideo è ottimo.